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Musica

L’Ultimo Habitat del 2014

Habitat chiude questo pezzo di stagione con il nuovo acquisto di Hessle Audio: Bruce

Habitat è appena ripartito e già sta confermando le belle impressioni lasciate la scorsa stagione. Anzi, la cricca bolognese ha deciso di rilanciare, continuando a offrire delle line up di qualità, assortimenti artistic che è assai difficile trovare altrove, almeno proposti con questa attitudine.
Il piatto forte di sabato 20 dicembre è Bruce, ultimo acquisto della squadra Hessle Audio, figlioccio di Objekt e Pangaea che, proprio come loro, fa un uso intelligente di materiali house, techno, garage e bass per creare qualcosa che non somigli direttamente a nessuna di queste. Dal canto suo, nell’ appena uscito EP Not Stochastic, Bruce ha infilato una passione per gli spazi sonori aperti e pieni di echi dub, attraversati ogni tanto da trapani di groove i un po’ paranoici e un po’ romantici.
Ma si parlava di line up di qualità, e infatti l’altro nome in gioco è quello di Mud Wise, campione italiano di spippoli modulari e autore di un album per Enklav registrato tutto su nastro magnetico.

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Prima che arrivi sabato possiamo trastullarci con questa playlist fatta da Bruce in persona, ovvero le 5 tracce che gli piace di più suonare in questo preciso momento storico. Il luogo è sempre lo stesso e suona come un’affermazione.

Eduardo De La Calle - E2E4 (rave signal re-work)

Non mi è ancora capitato di suonare questa traccia, però non vedo l'ora di provare come si sente su un vero sound system. Ci sono tanti elementi fighi dentro: bassline acide e wonky, synth alla Vangelis e strimpelli di folli sturmenti elettroacustici. Tutte cose che prese singolarmente amo, per cui trovo molto esaltante che contribuiscano tutte insieme alla tensione di questa traccia.

Szare - Volya

È tuttora la mia uscita Idle Hands preferita, il lavoro percussivo passa in maniera asciutta e sciolta tra rullate in 4/4 e accenti 2-step. Oltre a questo, adoro il fatto che usi dei suoni UK garage con una spazialità techno alla tedesca.

Dresvn - Untitled B1

Acido le azzecca tutte e questo particolare disco non lo tolgo quasi mai dalla borsa. Ogni traccia ha forme delicate e calorose. Se suonata al momento giusto, ha un grove che può tenere alta l'intensità e contemporaneamente generare un senso di tranquillità, per dare un momento di riflessione al pubblico.

Cajmere ‎– Lookin' For A Man

Con la sua etichetta Relief, Cajemere ha dato uno sfondo caotico e martellante alla chicago house, per cui tutti i suoi primi lavori sono dei capolavori immortali. La copia che ho è tutta graffiata ma picchia ancora tantissimo.

Schinici Atobe - Butterfly Effect

Quando chiudo un set in questo modo, adoro guardare il pubblico rimasto che se ne va in trance con qualcosa di così bello. Il mistero dell'identità di Atobe rende ancora più interessante la narrativa onirica che è in grado di creare. L'hanno appena ristampato e tutti dovrebbero accattarsene una copia. È perfetta come musica per dire "andate a dormire e fate sogni stupendi".

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