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Mykki Blanco parla di misoginia culturale nei confronti dei trans uomini

La rapper queer punta il dito verso la fetta di società che ignora volutamente le narrative e le esigenze di certe frange della comunità transgender.

Ultimamente, nella cultura pop, un sacco di riflettori stanno venendo puntati su icone come Caitlyn Jenner, Laverne Cox, e Andreja Pejic e tutto ciò ha spinto qualcuno ad affermare che viviamo un "momento transgender." Ma per la rapper e performer Mykki Blanco, questa nuova ondata di visibilità trans manca di una componente fondamentale: l'inclusione degli uomini transgender.

In uno stato pubblicato pochi giorni fa su Facebook, Blanco sosteneva che "la gente non vuole ancora riconoscere la narrativa trans di una donna che diventa uomo." "La gran parte dell'attuale ondata di attivismo transgender e visibilità in questo senso, si occupa solo del percorso uomo-donna," spiega Blanco, facendo anche caso a come i media e l'opinione pubblica si siano fissati su una narrativa "da brutto anatroccolo a splendido cigno", che accetta gli stereotipi di come le donne dovrebbero essere/apparire. Questo spesso porta a ignorare o azzerare le voci dei trans uomini, dice Blanco, che in questo modo dispongono di dialettiche meno assimilabili e rivendibili alla società conservatrice, rispetto alle donne.

"Stiamo diffondendo e imparando le dinamiche di pensiero dei trans uomini che diventano donne, mentre le donne che attuano il processo inverso rimangono in minoranza, l'angolino buio della comunità queer," conclude Blanco. "Questa è una forma di misoginia culturale, secondo me, per quanto insensata possa essere." Qua c'è il pensiero completo di Blanco, e state sul pezzo che domani esce la compilation C-ORE, per la nuova label Dogfood.

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