FYI.

This story is over 5 years old.

Design

Un viaggio nel tempo attraverso la tipografia urbana

Vernacular Typography cataloga le insegne di una volta e la loro bellezza malinconica.
Immagini per gentile concessione di Molly Woodward

Prima che l’era dei cartelli tutti uguali sorgesse, le insegne che accoglievano le persone dentro i negozi e negli edifici erano uniche nel loro genere in ogni parte del mondo. Cogliendo il segnale di un’arte destinata a svanire, la grafica e designer Molly Woodward ha creato il sito Vernacular Typography, per archiviare la preziosa segnaletica spesso impregnata di storia e cultura locale.

Il sito di Woodward ha finora catalogato e diviso per categorie oltre 10,000 immagini di insegne da tutto il mondo. Una sezione è dedicata alla categoria, “Post No Bills” (“vietata l’affissione”), per mostrare la varietà che c’è anche nei cartelli contro i cartelli.

Pubblicità

“Le insegne una volta erano realizzate da artigiani e costrutturi; il loro lavoro era radicato nel contesto visivo di un posto,” ha detto Woodward a The Creators Project. “Sembra che di giorno in giorno i luoghi che una volta rappresentavano una comunità siano sostituiti da catene multinazionali che non partecipano alla cultura e alla storia locale.”

Woodward, che ha collezionato immagini di insegne uniche per anni prima di iniziare il progetto, lega la sua passione a un discorso di identità collettiva: “il vernacular lettering e altre forme di comunicazione urbana riescono in qualche modo a preservare un senso di appartenenza e di cultura locale, e funzionano come segnali di un’identità regionale. Diventano i simboli della nostra eredità e quando questi simboli scompaiono, il nostro senso di appartenenza e di chi siamo si affievolisce.”

Di seguito, alcune delle insegne preferite da Molly Woodward, dal sito Vernacular Typography:

Vernacular Typography è un progetto sponsorizzato da Artspire, un programma della NYFA. Per saperne di più, andate qui.