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Musica

Mick Jagger non si ricorda di aver scritto la sua autobiografia

75.000 parole, ma niente. Che dire, erano gli anni Ottanta!

Che vita ha vissuto Mick Jagger! Essere il frontman dei Rolling Stones significa aver fatto almeno dieci giri del mondo con Keith Richards a dietro, il che ha creato certamente qualche situazione interessante da raccontare. E sembra che negli anni Ottanta a Mick fosse venuto il bisogno di metterle tutte su carta, finché poteva. Il risultato fu un manoscritto di 75.000 parole in cui raccontava la sua vita, che diede alla casa editrice John Blake. Ma quando Blake contattò Jagger per parlare della pubblicazione del libro, in quella che potrebbe essere la mossa più 'Mick Jagger, Rocktar' di tutti i tempi, lui rispose che non si ricordava di averlo scritto. Solo 75.000 parole. Niente, in confronto alla coca e alle feste. La notizia è stata riportata dal Telegraph (per tutti voi che non potete sfondare il paywall del Times): il giornale spiega che l'autobiografia sarebbe dovuta essere pubblicata con una nuova prefazione di Jahher. Il piano è stato poi abbandonato, e ora Mick ha deciso che il libro non vedrà mai la luce del giorno. Ad ogni modo, la sua casa editrice ha parlato di alcune delle rivelazioni di Jagger in un articolo uscito sullo Spectator. La più bella è la seguente: Mick ha comprato Stargroves, la sua megavilla nell'Hampshire, completamente fatto di LSD perché rock and roll, baby. Non c'è niente di più rock che acquistare un immobile.  Blake fa inoltre notare che il manoscritto "mostra un Mick più tranquillo e vigile della sua caricatura reale," e anche se probabilmente il timbro di accettazione di Mick non arriverà mai, restiamo nella speranza di poterci mettere le mani sopra, un giorno.  (Immagine via Wikimedia Commons) Segui Noisey su Facebook e Twitter.

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