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Attualità

Il supercut che indaga negli occhi dei protagonisti dei film di Aronofsky

Se gli occhi sono lo specchio dell’anima, allora Aronofsky è uno dei più grandi mastri vetrai della nostra generazione.
Screencap of Natalie Portman as Erica in Black Swan, via 

Pupil – A Darren Aronofsky Supercut di WarmBakedBread su Vimeo.

Dal suo film di debutto nel 1998, Pi, fino a Noah del 2014, i film di Darren Aronofsky sono stati lodati per il loro contenuto emotivo. Che siano sotto le linee severe della fronte del neuroscenziato di The Fountain, Tom (Hugh Jackman), o oltre le disperate palpebre di Marion Silver (interpretata da Jennifer Connelly), la densa descrizione di Aronofsky degli spettri di emozioni emerge urlando attraverso gli occhi dei suoi personaggi.

Creata da Kunal Patel, a.k.a. utente di Vimeo WarmBakedBread, Pupil è un supercut che guarda alle “varie emozioni che Aronofsky mette in mostra nei suoi 6 film attraverso gli occhi dei suoi personaggi.” Composto da momenti tratti da Pi, Requiem for a Dream (2000), The Fountain (2006), The Wrestler (2008), Black Swan (2010), e Noah, e da una colonna sonora tra le favorite di Aronofsky, Clint Mansell & The Kronos Quartet, la collezione offre un portale dentro i sentimenti universali che rendono i suoi film così commoventi. Se “gli occhi sono lo specchio dell’anima,” allora lasciate che Pupil vi mostri esattamente perché Darren Aronofsky è uno dei più grandi mastri vetrai della nostra generazione.

Screenshot di Rachel Weisz che interpreta Queen Isabella in The Fountain