Attualità

I momenti più significativi dell'intervista di Harry e Meghan con Oprah Winfrey

La denuncia del razzismo dentro e fuori Buckingham Palace, la critica ai tabloid e i pensieri suicidi di Markle.
Il principe Harry e Meghan Markle
Harry e Meghan durante l'intervista con Oprah Winfrey. Foto di Joe Pugliese

In un’intervista esclusiva con Oprah Winfrey, il principe Harry e Meghan Markle hanno raccontato la sofferenza e il tormento provati nella loro vita a Buckingham Palace.

Lo speciale di due ore è andato in onda a poco più di un anno di distanza dall’annuncio della rinuncia agli incarichi reali. Markle ha parlato da sola per un’ora, descrivendo le difficoltà che ha dovuto affrontare dopo il trasferimento nel Regno Unito, per poi essere raggiunta dal marito.

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Insieme hanno denunciato il comportamento scorretto e intimidatorio da parte dei tabloid, criticato la “doppia morale” di palazzo e la mancanza di supporto da parte della famiglia.

Harry and Meghan speaking with Oprah Winfrey. (PHOTO CREDIT: HARPO PRODUCTIONS / JOE PUGLIESE​)

Harry and Meghan mentre parlano con Oprah Winfrey. Foto di Joe Pugliese / Harpo Productions.

Di seguito abbiamo raccolto i momenti più significativi dell’intervista a Markle e al principe Harry.

Meghan Markle ha pensato al suicidio

In quello che è stato probabilmente il momento più forte della trasmissione, Markle ha rivelato di aver pensato al suicidio. “Non mi andava più di vivere,” ha detto a Oprah. “Si è trattato di un pensiero molto chiaro, reale e spaventoso. Non potevo più essere lasciata da sola.”

Ha detto anche di essersi rivolta ad alcuni funzionari di Buckingham Palace in cerca di aiuto. Questi però l’avrebbero seccamente respinta, con la motivazione che una notizia del genere avrebbe danneggiato la famiglia.

Markle sostiene di aver contattato un amico della principessa Diana per parlarne, ma ha continuato ad avere pensieri cupi e negativi. “Ho sofferto moltissimo. Ho perso mio padre, il mio bambino in un aborto spontaneo, ho quasi perso il mio nome e l’identità, ma rimango ancora in piedi,” ha detto.

La morale “è che c’è sempre un altro aspetto da considerare, e la vita vale comunque la pena di essere vissuta.”

Il razzismo nei confronti di Markle e del figlio Archie

Markle ha ricordato che la sua esperienza nel Regno Unito è stata segnata dal razzismo e della discriminazione, specialmente da parte dei tabloid.

“Non era semplice gossip,” ha detto Meghan a Oprah, “ma vero e proprio razzismo che ha aggravato il livello delle molestie, arrivando fino alle minacce di morte.”

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Meghan Markle e il figlio Archie

Meghan Markle e il figlio Archie. Foto di Henk Kruger / AFP.

Il momento peggiore, ha continuato, è stato quando ha annunciato di essere incinta di Archie. La notizia è stata infatti accompagnata da velenose insinuazione su quanto potesse essere “scura” la carnagione del figlio—insieme al fatto che non avrebbe avuto titoli e dunque nemmeno misure per la sua sicurezza.

Da parte sua Harry ha ammesso di non essersi accorto subito delle implicazioni razziali di certe discussioni sulla moglie, ma che poi non ci ha “messo molto” a farlo. Ha anche aggiunto che la sua famiglia non ha mai parlato di queste cose.

“Siamo stati tutti quanti sotto pressione,” ha detto, “ma la vera differenza l’ha fatta la questione razziale. Non era un attacco solo alla sua persona, ma soprattutto a quello che rappresenta. La mia famiglia, tuttavia, ha una mentalità piuttosto fatalista: è così e basta. Ci sono state varie occasioni in cui potevano esprimere il loro supporto o criticare uscite apertamente razziste, ma nessuno di loro ha mai detto nulla.”

Per Harry, comunque, Meghan è riuscita a “gestire molto bene la faccenda.”

La tossicità dei tabloid britannici

Harry e Meghan sono una presenza fissa nella stampa britannica. Alla donna sono stati riservati migliaia di attacchi in prima pagina, inclusi quelli sulla “mancanza di impegno” nell’assolvere ai doveri di reale e sul mettere volutamente zizzania tra Harry e la sua famiglia.

“Ho lasciato tutto—la mia carriera, la mia vita—perché amo Harry,” ha detto Markle. “Ho scritto lettere su lettere alla famiglia per dimostrare loro quanto fossi ben intenzionata. Nessuno però mi ha insegnato come parlare, come incrociare le gambe o come apparire ‘regale’ – cose che da americana potevo anche non sapere. Ho preso lezioni private perché volevo che fossero fieri di me.”

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Harry è stato piuttosto duro quando ha parlato del suo rapporto con la stampa britannica, considerato anche il trattamento riservato alla principessa Diana e a lui stesso. “Ho fatto molti appelli [ai tabloid], prima da fidanzato, poi da marito e infine da padre, perché non volevo che Meghan passasse quello che ha passato mia mamma.”

Mega, Harry e la Regina Elisabetta

Meghan, Harry e la Regina Elisabetta. Foto di John Stillwell / AFP).

Il principe Harry ha rivelato che la rinuncia degli incarichi reali è stato anche un modo di sottrarsi all’incessante campagna stampa dei tabloid, e che la decisione è stata presa da “entrambi”.

Harry ha dichiarato di averne parlato anche con la regina Elisabetta, che dunque è stata informata per tempo. “Non potrei mai fare una cosa del genere alle spalle di mia nonna,” ha detto, “la rispetto troppo.”

La doppia morale della famiglia reale

Nel corso dell’intervista, i due hanno ripetutamente espresso timori sulla loro sicurezza personale. “Non abbiamo mai lasciato veramente la famiglia,” ha spiegato Markle, “volevamo solo fare un passo indietro”.

Pur riconoscendo di aver sempre vissuto tra il lusso e il privilegio, Harry ha detto di aver ereditato anche i rischi connessi a quella vita e di non aver ricevuto alcun tipo di supporto o comprensione da parte della sua famiglia. Il principe ha anche rivelato che il padre Charles non risponde più alle sue chiamate.  

“Mi dispiace che siamo arrivati a questo punto,” ha detto, “ma ero davvero disperato. Dovevo fare qualcosa per la mia salute mentale, per mia moglie e per mio figlio”.

Il principe Harry ha espresso “compassione” per il padre e il fratello William, che secondo lui sono “intrappolati” in questa vita. “La mia più grande paura è che la storia continui a ripetersi, perché tanto ‘deve andare così’. Vorrei invece che tutti noi imparassimo da quello che è successo in passato.”  

Se tu o qualcuno che conosci ha pensieri suicidi, puoi contattare Telefono Amico al numero gratuito 02 2327 2327, tutti i giorni dalle 10 alle 24.