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Ecco quanto sono assurde le conseguenze della crisi delle carte Pokémon

Le carte Pokémon con cui giocavi da bambino ora valgono un sacco di soldi, ma autenticarle sta diventando sempre più complicato.
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Immagine: Jason Koebler.

È possibile che abbiate sentito dire che la pandemia ha portato in auge le carte Pokémon: chiuse in casa per lunghi periodi, le persone sono andate in cerca di nuovi hobby, ne hanno riscoperti di antichi e hanno frugato negli armadi a caccia di vecchie carte da collezione. Risultato: il mercato delle carte Pokémon sta esplodendo.

Di nuovo, probabilmente lo sapevate già. Ma ho bisogno di spiegarvi quanto la situazione sia davvero fuori controllo qui negli Stati Uniti. Perché non è solo il ritorno di una moda: il nuovo boom ha ridotto in ginocchio molteplici grandi aziende di tutto rispetto, ha spinto catene di negozi a valutare di chiamare la polizia e portato all’esaurimento o all’inflazione totale di qualsiasi cosa vagamente legata all’hobby del collezionismo di carte. Non è come pensate, è peggio.

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Io lo so, perché colleziono carte Pokémon da quando ero bambino. Frequentavo i tornei settimanali nel negozio vicino casa. Ho partecipato a un torneo nazionale sponsorizzato da Nintendo nel 1999. E solo a quel torneo ho vinto una serie di carte che ora valgono migliaia di dollari. A dieci anni avevo un Charizard prima edizione, una delle carte più ricercate al momento. L’ho venduta su eBay quando ne avevo 11, per 150 dollari. Al tempo, erano un sacco di soldi.

Nel 2021, una copia di quella carta è stata venduta per oltre 300.000 dollari. Come molte altre persone, ho passato mesi a vagliare le mie vecchie carte, individuando quelle di valore, e vendendole su eBay. Ho fatto già più di 3000 dollari. Ho venduto un Eevee prima edizione, una delle carte più comuni del set Jungle del 1999, per 40 dollari. Ho venduto un Magikarp prima edizione, il Pokémon più inutile della storia, per 70 dollari.

Un buon modo per conoscere i prezzi effettivi di vendita delle carte Pokémon è controllare la sezione '“articoli venduti” di eBay.

Sono cifre anche abbastanza elevate, ma in fondo non così strane per il mondo del collezionismo in sé. Ho conservato queste carte pensando proprio “un giorno potrebbero valere qualcosa.” Quel giorno è arrivato.

A essere strano, però, è ciò che sta succedendo nel mercato delle carte autenticate.

Come autenticare le carte Pokémon per venderle

Esiste un’intera industria il cui unico scopo è autenticare e determinare le condizioni di una carta, di un fumetto, di un oggetto storico legato al mondo dello sport. Per Pokémon, Magic e figurine sportive, gli scrutinatori considerano l’allineamento di stampa, i colori, i bordi e le condizioni generali dell’oggetto, assegnando un punteggio da 1 a 10. Graffi, pieghe, segni di penna, errori di stampa ecc, sono tutte cose che condizionano il voto.

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La valutazione viene fatta in speciali condizioni di luce e usando lenti di ingrandimento. È un lavoro molto serio. Una volta che una carta è stata valutata, non è solo considerata autentica, ma anche accertata da un professionista, che, nel caso di un 10, ha determinato che quell’oggetto è l’esemplare perfetto di una carta realizzata in tiratura limitata.

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Prezzi di alcune carte valutate e certificate da PSA che sono state vendute a un'asta. Immagine: PSA

Ottenere un buon voto condiziona fortemente il prezzo di quella carta sul mercato secondario. Un Charizard prima edizione olografico senza valutazione professionale vale qualche migliaio di dollari. La stessa carta con valutazione 10, come dicevo, è stata venduta a 300.000 dollari. Per le carte meno rare, c’è comunque differenza. Una carta che vendi a 10 dollari ne vale 200 o più, se autenticata. Ci sono decine di carte Pokémon che possono valere tra le centinaia e le migliaia di dollari se ottengono un 8, un 9 o un 10 di valutazione.

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Le carte Pokémon più vecchie sono spesso danneggiate perché sono state letteralmente il gioco preferito di una generazione, progettato per essere mescolato, distribuito e maneggiato all’infinito, su qualsiasi superficie. Questo significa che c’è un grosso incentivo a farsi valutare le carte in buone condizioni, perché sono relativamente poche.

Nel corso dei primi mesi del 2021, man mano che le persone ripescavano da cassetti e cantine le loro vecchie carte, crescevano anche le tre principali aziende che da tempo si occupano di autenticarle negli Stati Uniti: Professional Sports Authenticator (PSA), Certified Guaranty Company (CGC), and Beckett Grading Services (BGS). Col ritorno delle carte Pokémon, ognuna di queste realtà è stata sopraffatta dalle richieste al punto che, da fuori, sembra che si reggano in piedi per miracolo (considerate che non sono solo i Pokémon a essere resuscitati, ma anche le figurine sportive, le carte Magic e di Yu-gi-oh!).

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PSA, il servizio più popolare, ha pubblicato liste d’attesa di oltre dieci mesi, ma i collezionisti dicono di aver aspettato anche più di un anno per farsi autenticare determinate carte. I tempi di attesa di BGS sono di “circa nove mesi.” CGC sostiene che i suoi tempi siano “di 144 giorni lavorativi.” Ma non finisce qui.

Sia PSA che CGC hanno pubblicato post e aggiornamenti sempre più allarmanti sullo stato dell’industria dell’autenticazione. Tutte e tre le aziende sembrano guadagnare un sacco di soldi comunque, nonostante non riescano a tenere il passo con le richieste. A marzo 2021, Joe Orlando, CEO di PSA, ha scritto: “Oggi, in una sola settimana, PSA riceve più carte (oltre 500.000) di quante ne ricevevamo ogni tre mesi.”

Quanto costa autenticare le carte Pokémon: l’esempio USA

Poco tempo dopo, Steve Sloan, presidente di PSA, ha annunciato che l’azienda avrebbe smesso temporaneamente di accettare carte da valutare a meno che i collezionisti non avessero pagato 300 dollari a carta per il servizio “Super Express2 o 600 dollari a carta per il servizio “Walk Through”. Inoltre, aggiungeva che l’azienda avrebbe comprato un nuovo magazzino e che era alla disperata ricerca di nuovo personale.

“Il volume di ordini ricevuti a inizio marzo ha alterato completamente la nostra capacità di erogare servizi,” ha scritto Sloan.

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CGC, nel frattempo, ha annunciato di aver rilevato “una crescita straordinaria nelle richieste dei loro servizi di certificazione esperti e imparziali,” e che di conseguenza avevano assunto 70 nuovi impiegati in tre mesi, comprato “altri 2000 metri quadrati di spazio, implementato programmi di aggiornamento professionale, introdotto figure di consulenza e lavorato migliaia di ore di straordinario.” Ha anche dichiarato di star investendo in “tecnologia all’avanguardia, tra cui IA, robotica, software avanzati e altro ancora,” e che avrebbe dato un bonus di 1000 dollari a ogni nuovo impiegato appena arrivato, per incentivare le persone a fare richiesta.

A maggio 2021, CGC ha annunciato di voler portare quello stesso bonus a 2.500 dollari e di “star cercando decine di impiegati da assumere subito… per quasi tutte le posizioni.” Infine, ha avvisato che il prezzo per i servizi di valutazione base sarebbe aumentato sostanzialmente e stabilito una deadline entro cui inviare le carte per scampare all’aumento.

La deadline ha ovviamente causato un altro picco di invii e, a quanto pare, anche di problemi tecnici al sito dell’azienda. I forum di CGC al momento straripano di persone molto arrabbiate che non sono riuscite a rispettare la scadenza. Io personalmente ho inviato qualche decina di carte a CGC a febbraio, prima di rendermi conto di quanto stesse diventando allucinante la situazione. C’è voluto più di un mese prima che l’azienda mi avvisasse solo di aver ricevuto il mio pacco. Non hanno ancora iniziato il processo di valutazione. Per un collezionista, questo significa prendere gli oggetti di maggior valore in suo possesso (se vuoi farti certificare una carta è perché sai che dopo varrà migliaia di dollari), impacchettarli e spedirli essenzialmente dentro un buco nero, senza sapere quando torneranno.

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“Sapere che abbiamo mandato le nostre carte e che in teoria sono state consegnate ma non abbiamo alcuna conferma ufficiale è snervante,” scrive una persona sul forum di CGC. “Ed è ingiusto.”

“Mi chiedo che fine abbia fatto la mia roba :(,” scrive un’altra persona.

CGC, PSA e BGS non hanno risposto alle nostre richieste di commento.

Nel frattempo, i prezzi dei materiali che servono a chi colleziona carte, come le bustine di plastica o gli album per conservarle e i contenitori più tecnici necessari per inviarle a chi le certifica non sono mai stati così alti. Un collezionista che conosco ha iniziato a comprare raccoglitori su siti cinesi e a rivendere quelli su eBay anziché le carte Pokémon. Davanti a Target, una catena di grandi magazzini, ci sono code tutti i venerdì mattina, in occasione di nuove uscite di carte, e i negozi stanno considerando di coinvolgere la polizia per impedire alle persone di piantare le tende nel parcheggio di notte.

Questo per dire, sì, le carte Pokémon sono di nuovo di moda. Ma non è così semplice. La popolarità di queste e altre carte da collezione sta portando a una situazione in cui centinaia di persone lavorano “migliaia di ore di straordinario” e le aziende offrono bonus massicci ai nuovi assunti per tenere testa alle richieste—e comunque non ce la fanno.

“Siamo molto emozionati per il futuro, non solo della nostra azienda, ma dell’intera industria,” scrive Orlando nel suo blog. “Dovreste esserlo anche voi.”