Musica

Il gangsta rapper che è diventato un ebreo ortodosso

Siamo andati a Gerusalemme a conoscere Nissim Black, che da piccolo spacciava a Detroit e adesso si è trasferito nella Terra Promessa per diventare il re del rap ebraico.

Nel nuovo episodio di Gangsta Rap International siamo andati a Gerusalemme, che non è solo il posto dove è nato Gesù Cristo ma anche la città di Nissim Black. "E chi è?", direte voi. E ve lo chiedete perché non siete ebrei ortodossi, altrimenti il suo nome vi farebbe venire le palpitazioni al cuore.

Nissim è nato a Detroit da una famiglia di spacciatori. Sua mamma era tossicodipendente e lui cominciò presto a condurre una vita da gangster. Con il nome d'arte D.Black, cominciò ad avere successo con il rap. Poi, però, cambiò qualcosa nella sua vita. Prese la decisione di mollare la vita di strada, convertirsi all'ebraismo ortodosso e spostare la sua famiglia in Israele. Ma perché doveva smettere di rappare?

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E così oggi Nissim rappa di Dio e della sua esperienza di vita, e la gente lo adora. "Quando ti svegli nel quartiere, senti l'odore della morte ogni giorno", ci ha detto ricordando il suo passato, "Il rap è una forma bellissima, ma l'abbiamo usata per essere violenti con le donne, vendere droga, promuovere le gang".

Indipendentemente da quello che credete, la sua storia è super interessante: un gangsta rapper americano, ebreo ortodosso, che vive in una città contesa da Palestina e Israele dove tensione e violenza continuano a essere tristemente parte della vita quotidiana dei suoi abitanti. Siamo quindi andati a conoscerlo e a passare un po' di tempo con lui a Gerusalemme. Il video integrale è qua sopra.

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