FYI.

This story is over 5 years old.

calcio

Come parlare di calcio quando non sai niente di calcio

Un paio di trucchi per te, neo-appassionato che non vuole farsi infamare dagli amici che passano le ore a guardare i video di tattica su YouTube.
L'autore, che non è interista, mentre cerca di carpire segreti sul calcio da Mauro Icardi.

Scenario: dovete imparare una lingua, mettiamo l’inglese. Vi affidereste a una persona che lo ha cominciato a studiare da qualche anno, ha un accento degno di Rutelli e mette con orgoglio nel CV “Gita scolastica a Malta”? Se la risposta è “sì, ovviamente,” 1) rivalutate i vostri standard di fiducia nei confronti della gente e 2) l’inglese è il calcio, io sono quel tipo e vi do il benvenuto a questa guida per "parlare di pallone se non sai niente di pallone."

Pubblicità

Qua trovate una serie di consigli che—da persona che si è avvicinata al calcio in età adulta—mi hanno aiutato a orientarmi nei turbinii di riferimenti, tecnicismi e ironie di chi ha una conoscenza più che buona di ciò che è successo sui campi d’Europa e del mondo negli ultimi trent’anni.

Resta sempre aggiornato

Ci sono molti modi per restare aggiornati, e spesso una ricerca Google è sufficiente. Ma usare app come LiveScore o Forza, che presentano in tempo reale i risultati di qualsiasi partita in qualsiasi momento, ha i suoi vantaggi.

Aprirlo è come ripassare prima di un esame, ma senza l’esame dopo—in più, è un modo per allenare la mente a ricordare nomi di squadre, marcatori dei campionati d'Europa e, se proprio vi sentite anti-nostalgici, del mondo intero. E se da un lato è assolutamente ok uscirsene con commenti su quanto Milinkovic-Savic sia uno dei centrocampisti più forti della Serie A, volete mettere il senso di condivisione che potete evocare dicendo “Oh raga, sapete chi ha segnato all’Huddersfield? CHOUPO-MOUTING!” (qui sotto mentre fa i numeri nel suo garage foderato di auto di lusso).

Consiglio inoltre di seguire qualche squadra in giro per il mondo che trovate particolarmente interessante per qualsiasi motivo, e usarla per arricchire il vostro campionario di storie e aneddoti. Tipo, negli ultimi anni io mi sono appassionato molto alla parabola del Leyton Orient, acquistato dall’imprenditore italiano Francesco Becchetti e passato per undici cambi di allenatore, un reality show fallito e una delirante serie di scandali. Ogni volta che apro LiveScore vado a vedere come sono messi ora che giocano nella serie per non professionisti: spesso la risposta è “male”, e trovo gioia nel constatare la bellezza del potenziale distruttivo di un singolo.

Pubblicità

Conversation starters consigliati:
“Raga vi ricordate quanti punti ha di distacco il Bayern sulla seconda?”
“Certo che la Eredivisie è sempre combattuta.”
“Ma avete visto che bomba i nomi delle squadre della Indian Super League / Premier Kenyota / Ligue 1 tunisina?”

Rivaluta le tue origini e segui la squadra della tua città

Quando mi chiedono cosa tifi, di solito rispondo: “Non tifo niente, in realtà”. E quando succede vengo guardato spesso in maniera sorpresa, come se mi stessi perdendo completamente la componente emotiva e passionale del calcio.

Probabilmente è vero, dato che dal punto di vista di un tifoso sono un controsenso vivente. Possiedo dei pantaloncini della Juventus, regalo di un amico juventino. Ho in camera una maglietta dell’Inter, frutto di un’intervista con Icardi. Sono in un gruppo di Whatsapp chiamato “Cuori rossoneri”. Se quest’anno il Napoli vincesse lo scudetto sarei felice, ma anche se la Lazio arrivasse in zona Champions e l’Atalanta riuscisse a riqualificarsi per l’Europa League.

Ma la squadra della propria città, soprattutto se non è una grande, è un porto sicuro che permette a chiunque di prendere parte al gioco identitario in cui, ogni settimana, le tifoserie si impegnano. Poter parlare della Cremonese, la squadra della mia città, significa scatenare ricordi e aneddoti: come quella volta che sconfiggemmo il Derby County a Wembley e vincemmo la Coppa Anglo-Italiana, o quando il grande Michelangelo Rampulla fu il primo portiere a segnare su azione in Serie A. E funziona.

Pubblicità

Conversation starters consigliati:
“Hai mai fatto una trasferta? Deve essere un’esperienza incredibile.”
“Ma com’è la situazione nella vostra curva?”

Scegli i meme giusti

Non è detto che le persone con cui parlate di calcio condividano il vostro senso dell’ironia, e in base ai meme che condividete potrebbero finire spaccate in due dal ridere o guardarvi come un tenero incapace. Andiamo a vedere un paio di esempi tratti da questa pagina che mi fa ridere molto.

Questo è un meme per tutta la famiglia. Innanzitutto è sul Milan, e chiunque abbia seguito il calcio in Italia si emoziona a vedere assieme Beckham, Pirlo e Ronaldinho. Ma se Calciatori Brutti potrebbe postare la foto così com’è in un momento di stanca del Milan di Gattuso, questo meme, presentato senza alcuna caption, ci appiccica sopra Fabio Borini (che, ricordiamo, ha infranto qualsiasi record atletico della storia del Milan) scontornato malissimo. E lo fa in un momento di grande forma della squadra e di Borini stesso, paragonato ironicamente ai grandi nomi che hanno fatto la storia del Milan.

Questo meme invece è più rischioso. I vostro amici seguono la Premier e sanno chi è Willian? Ascoltano Kendrick Lamar? Seguono minimamente la Marvel? Allora tutto a posto. Altrimenti potreste dovervi trovare a cercare su Google “afrofuturismo” e a spiegare a gente a cui non frega niente della rappresentazione della comunità africana post-diaspora nei media americani perché questa immagine vi fa ridere.

Pubblicità

Conversation starters consigliati:
“Certo che a livello ironico in Italia stiamo messi malissimo.”
“Gioco: quanti dei vostri amici hanno messo like a Chiamarsi Bomber?”
“Wenger, lol!”

Fatti un’idea aggiornata di tattica e statistiche

Questo è il punto su cui mi sento ancora più indietro, ma ho imparato che fa molto bene mostrarsi volenterosi. Voi portate avanti la conversazione con dubbi e domande, mentre il vostro interlocutore si affeziona e vi immagina già mentre snocciolate a memoria le azioni più memorabili di Olanda-Argentina del ‘74, vi innamorate del gioco di Nagelsmann e vi infervorate partecipando al dibattito risultati vs. estetica attorno alle pratiche di Mourinho.

Ci sono poi delle relative piccolezze che ho trovato particolarmente utili. Sapere cosa sono gli Expected Goals, per esempio, mette in una posizione di vantaggio, posizionandovi allo stesso livello di chi passa le giornate a cercare di capire se il Liverpool stia overperformando.

Inoltre, trovo sia molto utile seguire gli account Twitter di Opta, che offrono un costante flusso di statistiche e curiosità perfette per cominciare conversazioni.

Conversation starters consigliati:
“Ma mi spiegate bene il gioco di Sampaoli/Nagelsmann/Bielsa?”
“Quand’è che morirà il kick and run, in Inghilterra? Mai, eh?”

Resta aggiornato sull’hype, almeno per il campionato italiano

Nessuno si aspetta davvero che seguiate con attenzione i giovani talenti che sparigliano le leghe europee in attesa di ricevere offerte milionarie dalla Premier League. II mio consiglio è comunque di stare molto attenti almeno ai nomi che vengono affiancati a squadre come il Manchester City, così che quando qualcuno nominerà le parole “Aymeric Laporte” possiate pensare almeno ai concetti “difensore”, “Athletic Bilbao” ed “è costato un sacco di soldi”.

Sapere attorno a quali nomi si sta sviluppando l’idea di “giovane promessa”, almeno nel vostro campionato di riferimento, è il minimo che possiate fare. Quindi preparatevi a parlare di Barella, Conti, Spinazzola, Kean, Cristante e compagnia bella.

Conversation starters consigliati:
“Certo che Pellegri al Monaco per così tanti soldi a soli sedici anni è pazzesco.”
“Ce ne ha messo eh, Guardiola, a mettere Zinchenko titolare.”
“Vinicius Junior è un pacco? Chiedo a voi che sicuramente ne sapete di più.”

Per altri consigli (o per dargli consigli), segui Elia su Instagram.