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Droga

La polizia colombiana ha sequestrato una quantità inimmaginabile di cocaina

La merce del sequestro record apparteneva agli Urabeños, il più grande e temuto cartello colombiano, conosciuto anche come Clan Usuga.
Foto della Polizia Colombiana via EPA

Due giorni fa, la polizia colombiana ha sequestrato 8.8 tonnellate di cocaina dai trafficanti di droga: secondo il governo locale, si tratta della più grande confisca di tutti i tempi.

La merce apparteneva agli Urabeños, il più grande e temuto cartello colombiano, conosciuto anche come Clan Usuga.

Le autorità hanno detto che la droga - 1.7 tonnellate della quale erano già impacchettate e pronte per essere esportate - è stata trovata in un nascondiglio sotterraneo sotto una piantagione di banane, appena fuori dalla città di Turbo, vicino al confine con Panama.

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Il Ministro della difesa ha pubblicato un video su Twitter, domenica sera, in cui si può vedere il gigantesco 'bottino' dell'operazione: mattoncini confezionati di cocaina, del valore stimato di 240 milioni di dollari, disposti sul terreno.

Tre sospettati sono stati fermati e tre sono fuggiti nel corso del raid, ha detto la polizia. Il presidente del paese, Juan Manuel Santos, ha espresso le sue congratulazioni agli ufficiali coinvolti nell'operazione.

"L'operazione Turbo ha portato al sequestro della più grande quantità [di droga] nella nostra storia," ha scritto. "Un colpo durissimo ai criminali."

Gli Urabeños, aggressivi e in espansione, sono diffusi in tutta la regione, e attivi soprattutto nella regione nord-occidentale dell'Urabà. L'area è un punto nevralgico del traffico di droga, poiché permette l'accesso sia all'Oceano Atlantico che al Pacifico.

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Dovrebbero esserci dei collegamenti tra il gruppo e il cartello messicano di Sinaloa. Le associazioni per i diritti umani credono inoltre che alcuni agenti delle forze dell'ordine siano stati implicati nell'operazione.

Il governo sostiene di aver arrestato più di 6.700 esponenti del gruppo negli ultimi cinque anni. Una ricompensa di 5 milioni di dollari è stata offerta dagli Stati Uniti per qualsiasi informazione che conduca all'arresto del loro leader, Dario Antonio Usuga, conosciuto come 'Otoniel'.

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Secondo le stime del governo colombiano, negli Urabeños ci dovrebbero essere 2.000 membri attivi.

All'inizio del mese le forze colombiane hanno dato nuovo slancio alle operazioni repressive contro il narcotraffico nella regione dell'Urabá. Il governo ha autorizzato l'uso dell'esercito contro gli Urabeños, che ora vengono colpiti anche da incursioni aeree. Gli stessi provvedimenti sono stati presi anche contro altri due gruppi meno noti: i Los Pelusos e i Los Puntilleros. Dodici persone sono morte lo scorso novembre in seguito a un attacco aereo su un presunto campo degli Urabeños.

Alcuni gruppi di monitoraggio hanno sottolineato i pericoli dell'iniziativa. A detta loro, in questo modo le organizzazioni criminali vengono legittimate e si rischia di colpire anche le popolazioni civili innocenti.

I festeggiamenti smisurati del governo dopo l'ultimo sequestro sono simbolici di quanto esso si stia impegnando per sradicare gli Urabeños. La portata storica di questa operazione è stata però messa in discussione.

Il ministro della difesa colombiano, Luis Carlos Villegas, ha dichiarato che in mare aperto potrebbero essere avvenuti sequestri più importanti di quello dello scorso weekend. Nell'aprile del 2014 sono state sequestrate sette tonnellate di cocaina dirette in Europa nascoste in un container nel porto di Cartagena.

Il maggior produttore di foglia di coca al mondo, la Colombia fabbrica 487 tonnellate di cocaina all'anno secondo i dati dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine. L'anno scorso le autorità colombiane hanno sequestrato 252 tonnellate di droga.

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