Salute

Cos’è il gaslighting e come combatterlo

Il gaslighting è un abuso emotivo che ti fa dubitare di ciò che senti, di ciò che ricordi e della realtà che ti circonda—ecco come riconoscerlo.
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT
Cos’è il gaslighting e come combatterlo
Illustrazione: @xxtinalee

Sono le 20:30, sei a casa di una tua amica a smaltire i postumi di una sbronza e lei sta cercando di convincerti che preferisci una pizza al takeaway cinese. “Smettila di farmi gaslighting!” esclami, e tutti i presenti scoppiano a ridere. Chiunque abbia investito una parte delle proprie doti nel cercare di far ridere su internet (cioè tutti noi) conosce questo tipo di battuta. Estendere il significato del gaslighting—termine psicologico che la psicologa e analista comportamentale Laurie Singer ha definito “quando una persona cerca di far mettere in dubbio a un’altra la sua percezione della realtà”—è diventato, nel bene e nel male, un comune espediente comico.  

Pubblicità

La spinta a scherzare su questo argomento così serio deriva dalla diffusa cattiva abitudine di usare il termine gaslighting nelle circostanze sbagliate su internet e, quindi, memificare un tipo di comportamento che tipicamente viene messo in atto volontariamente all’interno di un ciclo di abuso. Si inserisce in una lunga e spregevole tradizione di termini tecnici di ambito psicologico che vengono usati male online (vedi: chiamare gli influencer “narcisisti patologici”) e si trova sulla linea di confine tra il diffondere informazioni sul fenomeno e provocare confusione sul suo effettivo significato. Per chiarire la questione, abbiamo preparato un approfondimento su che cos’è il gaslighting, che cosa non è e come affrontarlo quando succede.

Cos’è il gaslighting?

Il termine in sé deriva da un’opera teatrale intitolata Gas Light, andata in scena per la prima volta nel 1938, che ha avuto due adattamenti cinematografici (il più famoso è il remake del 1944 Gaslight, con Charles Boyer e Ingrid Bergman, per i lettori che amano i quiz da pub). In ogni versione, il marito convince la moglie che sia impazzita dicendole che determinati accadimenti sono solo nella sua immaginazione, mentre avvengono sul serio—tra cui il fatto che le luci a gas di casa si affievoliscano, da cui il titolo.

Pubblicità

Come dice Singer nella frase riportata poco sopra, il gaslighting è una forma di manipolazione che cerca di influenzare il modo in cui un’altra persona percepisce il mondo che la circonda. Lo si mette in atto principalmente tramite comunicazione verbale, spingendo la vittima a mettere in dubbio le proprie sensazioni e la propria memoria. 

Via email, il coach di relazioni interpersonali e psicologo John Kenny spiega che si tratta, fondamentalmente, di una questione di controllo. “Il gaslighting è una forma di abuso emotivo o mentale e avviene quando una persona ti spinge a mettere in discussione i tuoi stessi pensieri, azioni ed emozioni allo scopo di stabilire un controllo su di te e sulla vostra relazione,” dice. “La persona vuole che tu non ti fidi di te stesso o stessa in modo da sembrare che abbia sempre ragione e da poter agire come vuole vicino a te.”

Singer fornisce questo piccolo esempio di gaslighting: immagina un genitore che pensa che il figlio mangi troppo e vuole che mangi meno. Il figlio dice di avere fame e il genitore risponde: “Impossibile, hai appena mangiato,” anche se sono passate più di tre ore dall’ultimo pasto.

Un genitore può mettere in atto un comportamento simile senza accorgersene, ma si tratterebbe comunque di gaslighting. In questa situazione, non starebbe soltanto controllando il cibo che il figlio consuma, ma starebbe controllando la percezione della fame da parte del figlio e influenzando il suo rapporto con il cibo.

Pubblicità

Cosa non è il gaslighting

Anche se il gaslighting è una forma di abuso emotivo, non ogni abuso emotivo rientra nella categoria del gaslighting. Essendo il gaslighting uno specifico comportamento usato da una persona contro un’altra, è semplicistico chiamare ogni forma di controllo gaslighting. Sarà anche divertente ridere degli iper-diagnosticatori cronici online, ma non facciamo un bel servizio alle vittime di abuso continuando a confondere ciò che questo termine vuol dire e ciò che non vuol dire.

“Ignorare l’opinione di un’altra persona, attaccarla direttamente con insulti, assumere una postura minacciosa o abusarne fisicamente” non sono comportamenti che fanno parte del gaslighting, puntualizza Singer parlando con VICE. “Il gaslighting è più una continua e sistematica strategia per cambiare la prospettiva o le sensazioni di una persona in modo che diventi malleabile e dipendente dall’altra. Chi fa gaslighting manomette a suo vantaggio l’autostima e il punto di vista dell’altra persona.”

Kenny aggiunge: “Può sembrare gaslighting quando una persona cerca di farti assumere il proprio punto di vista o vuole che tu ti comporti in un certo modo e ti mette pressione. In questo caso non si tratta di gaslighting a meno che non avvenga tutto il tempo e in maniera subdola.” Sottolinea l’importanza di prestare attenzione a questo tipo di coercizione e stabilire se si tratta di un atto singolo o schema di comportamento—è questa la differenza cruciale tra una tecnica di persuasione aggressiva e il gaslighting.

Pubblicità

In breve: non si subisce gaslighting solo per un determinato momento. Si tratta di una continua negazione di ciò che tu vedi come realtà.

Cinque segni che una persona ti sta facendo gaslighting

Kenny ha una lista rapida ed esaustiva di segni a cui prestare attenzione se credi che una persona ti stia facendo gaslighting:

  • Non ascolta mai la tua opinione 
  • Ti dice sempre che hai torto
  • Ti trovi sempre a chiedere scusa
  • Metti sempre in dubbio ciò che pensi
  • Conti sull’altra persona perché prenda decisioni al tuo posto

Se queste frasi sono tutte vere nella tua relazione, c’è una probabilità alta che tu stia subendo gaslighting.

Quando una persona—partner, amico o parente—ti spinge a pensare che i tuoi ricordi di determinati avvenimenti siano falsi, è un segno di gaslighting. L’obiettivo di chi fa gaslighting è cambiare il tuo modo di pensarti e percepirti, e farti vedere i tuoi pensieri e ricordi come “sbagliati” è il modo più efficace per ottenere questo risultato. Può andare da una cosa semplice come dirti che la sera prima hai bevuto all’eccesso e creato imbarazzo, anche se tu ricordi di aver bevuto il giusto e di aver riso e scherzato come tutti, fino a raccontare in modo deliberatamente falso una lite accusandoti di aver lanciato insulti che non hai mai pronunciato. Questi piccoli atti di rappresentazione fuorviante si accumulano fino a creare un assunto base che l’altra persona ha sempre ragione mentre tu hai sempre torto.

Pubblicità

Un’altra tattica a cui prestare attenzione è quando l’altra persona minimizza costantemente i tuoi sentimenti. Singer avverte di prestare attenzione a chi “sottovaluta o decontestualizza costantemente le tue emozioni.” E aggiunge: “Può manifestarsi sotto forma di ‘sei troppo sensibile’ o ‘stavo scherzando’ o ‘calma, non è niente di grave’.” Facendoti sentire come se avessi avuto una reazione spropositata, la persona che fa gaslighting è in grado controllare i tuoi sentimenti nei suoi confronti.

Una naturale conseguenza di questo controllo delle emozioni e dei ricordi è il trasferimento di colpa, altro segnale di gaslighting. Da dire in continuazione che si hanno reazioni spropositate ad accusare di voler ferire il passo è breve. Se una persona che ti fa gaslighting ti accusa di volerle fare male quando ti ribelli ai suoi comportamenti, c’è anche caso che stia proiettando la sua stessa paura di realizzare di stare perpetrando un abuso—in ogni caso ciò rafforza la tua sfiducia in te, di cui poi potrà approfittare.

Cosa fare se subisci gaslighting

Una volta che hai capito di stare subendo gaslighting, cerca di distanziarti dalla situazione e di parlare con altre persone di ciò che sta succedendo. Se possibile, taglia del tutto i ponti con questa persona. Singer e Kenny consigliano di rivolgersi a uno specialista di salute mentale per ricevere l’aiuto adeguato. Se non puoi permettertelo, esistono sportelli di ascolto, ONLUS e consultori gratuiti pronti ad aiutarti. Non sei sola / non sei solo, basterà un po’ aiuto e un po’ d’impegno per tornare a essere la persona forte e sicura che sei sempre stata.