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I microbi dei laghi dell’Antartide potrebbero farci scoprire forme di vita extraterrestre

Alcuni ricercatori hanno scoperto l'esistenza di forme di vita nei laghi sub-glaciali dell'Antartide, che potrebbero rivelare indizi sul passato nascosto del nostro pianeta — e sulla potenziale presenza di vita su altri pianeti.
Foto di Dean Lewins/EPA

I laghi nascosti sotto il ghiaccio antartico, spessi decine di chilometri e vecchi milioni di anni, pullulano di creature che gli scienziati non sono ancora riusciti a identificare.

In seguito alla recente scoperta di un lago "sub-glaciale" - nel quale potrebbe trovarsi il canyon più grande del mondo - ci si chiede ora se le gelide acque del Polo Sud contengano indizi utili a capire se in condizioni ambientali simili possa esserci vita su altri pianeti.

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Per esempio, gli scienziati ritengono che sotto lo strato di ghiaccio di Europa, una delle lune del pianeta Giove, si trovino dei laghi che potrebbero ospitare forme di vita.

"Fino a dieci o 20 anni fa, nessuno avrebbe pensato di poter trovare organismi su un pianeta ghiacciato," afferma Scott Rogers, biologo della Bowling Green State University, che ha scoperto nuovi batteri e altri microbi in alcuni campioni di un lago ghiacciato in Antartide.

"Si pensava che fosse impossibile che organismi del genere potessero sopravvivere in determinate condizioni," prosegue Rogers. "Ora sappiamo che non è così. Gli organismi possono vivere nell'acqua fredda e alcuni persino nel ghiaccio."

Recentemente, attraverso dati satellitari e osservazioni radar, un gruppo di scienziati britannici ha scoperto un canyon che - in base ai calcoli - sarebbe lungo quasi 100 chilometri e profondo 800 metri.

Si tratta di una formazione geologica paragonabile al Grand Canyon. Il team ha annunciato la scoperta all'inizio del 2016, e durante una recente riunione della European Geosciences Union a Vienna ha fornito ulteriori dettagli sulla possibile presenza di un gigantesco lago all'interno del canyon.

Se esistesse davvero, questo nuovo lago potrebbe fornire un'ampia panoramica sulle forme di vita che non solo sopravvivono, ma addirittura prosperano, in condizioni estreme.

'Non sappiamo ancora di cosa si tratti.'

Rogers ha scoperto circa 3.400 forme di vita nei campioni estratti dai 3,2 chilometri di ghiaccio che ricoprono il lago Vostok, che - con i suoi 241 chilometri di lunghezza e 60 chilometri di ampiezza - è il più grande lago sub-glaciale.

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"Non siamo in grado di identificarne almeno metà," ha detto Rogers. "Sospettiamo che per la gran parte si tratti di virus. L'altra metà invece è stata identificata. Abbiamo trovato migliaia di organismi sconosciuti."

Le creature nel lago vivono senza luce solare. Rogers crede che a dar loro sostentamento siano il calore e le sostanze chimiche delle sorgenti termiche sul fondale del lago.

Dal momento che il lago Vostok è stato coperto da 3,2 chilometri di ghiaccio per 15 milioni di anni, gli organismi trovati da Rogers potrebbero essersi evoluti quasi senza interagire con il mondo esterno, sebbene il biologo sospetti che nel corso dei secoli si siano mescolati con le correnti d'acqua.

Rogers, per esempio, non sa se uno dei tre campioni recuperati dai cilindri di ghiaccio provenienti dal fondale del lago Vostok sia stato scoperto prima. Li ha messi tutti e tre in coltura e, nonostante abbia preso precauzioni, non ha pensato che i microbi potessero essere pericolosi.

"Non sappiamo ancora di cosa si tratti," ha detto Rogers. "Sappiamo solo che lo abbiamo coltivato in laboratorio. Era un batterio. Ma dal momento che nessuno di noi si è sentito male non penso che fosse un patogeno. In ogni caso manteniamo prudenza".

Tra i batteri che ha trovato ce ne sono anche alcuni che vivono solo nell'intestino dei pesci e nei molluschi bivalvi, come le vongole e i mitili. "Abbiamo dedotto che laggiù devono esserci dei pesci", ha affermato.

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In ogni caso il lavoro di Rogers ha suscitato alcuni dubbi, poiché il biologo ha ottenuto i cilindri di ghiaccio da scienziati russi che perforando il fondale potrebbero aver contaminato i campioni. Ma il biologo sostiene che i campioni in suo possesso provengano da ghiaccio che non è stato contaminato.

"Ci sono alcune strane storie al riguardo," afferma Mahlon Kennicutt, professore emerito di oceanografia alla Texas A&M University. "Molte persone ritengono che non ci sia nulla oltre ai microbi [nei circa 400 laghi sub-glaciali dell'Antartide]."

Ma è fuori discussione che i laghi pullulino di forme di vita. Scienziati che hanno prelevato campioni di acqua dal lago Whillans in Antartide hanno trovato 130.000 cellule in ogni millilitro di acqua lacustre, una concentrazione che - secondo il giornale Nature - si avvicina a quella dell'acqua oceanica. I ricercatori hanno poi scoperto che il lago contiene circa 4.000 specie di batteri e di altri piccoli organismi.

I laghi sub-glaciali potrebbero essere molto utili per studiare la potenziale presenza di vita su altri corpi celesti. Inoltre - a detta di James Haynes, scienziato ambientale al College di Brockport della State University of New York - potrebbero anche fornire tracce importanti di come la vita si è evoluta durante la Preistoria.

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L'Antartide un tempo era parte di una massa continentale che includeva l'Australia e il Sud America. I marsupiali sono emigrati in Australia attraverso l'Antartide, oggi - sulla zone di terra che affiorano in Antartide - gli scienziati hanno trovato fossili che suggeriscono che il continente un tempo fosse un'area tropicale.

Qualunque cosa si trovi all'intero di questi laghi puri e isolati, fossero anche solo dei microbi, ci permette di intravedere un passato che molti credevano perduto per sempre.

"Per due miliardi di anni le uniche forme di vita sul pianeta sono state i batteri," afferma Haynes. "Queste creature sono sopravvissute a lungo. Sono davvero toste."

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