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Cibo

In questa pizzeria i dipendenti che bruciano la pizza vengono messi alla gogna

A metà fra lo scherzo e la Lettera Scarlatta
Andrea Strafile
Rome, IT
Foto di Kelly Garbato via Flickr

Sono appena atterrato da Budapest. E dopo tre giorni di foie gras d’oca, goulash alla paprika e cosci d’anatra ricoperti di foie gras d’oca (oh sì, sono un’interessante follia gastronomica), la prima cosa che ho detto è stata: “Datemi subito una pizza, e che sia grande almeno come quel tavolo laggiù”. L’ho praticamente urlato, che tutti sentissero i miei bisogni da italiano.

La prima cosa che ho fatto è stata di chiamare la pizzeria sotto casa, per accertarmi che il forno fosse aperto. Lo era eccome. Vado da loro perché so esattamente che cosa mi daranno da mangiare. Quanto condimento ci sarà, il profumo del basilico e soprattutto la cottura dell’impasto. La pizza bruciata; ecco quello che mi fa davvero infuriare!

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Ecco perché sono in perfetta sintonia con questa pizzeria di Boise, Idaho (Stati Uniti), che ha pensato di mettere alla pubblica gogna i propri dipendenti quando bruciano una pizza in cottura.

Se vi trovaste per caso da queste parti alla ricerca di un lavoro, siate coscienti del fatto che sbagliare la cottura da Pesto’s Pizza significa passeggiare mortificati intorno al locale cinque volte con una simpatica pettorina su cui è scritto a caratteri cubitali: “HO BRUCIATO UNA PIZZA”.

Foto Pesto's Pizza via Facebook

C’è chi si fa dell’ananas come topping una crociata, ma non era ancora capitato che si accendesse un dibattito sulla cottura (sbagliata) di una pizza.

In effetti, come spiega il proprietario Lloyd Parrott, sarebbe molto facile carbonizzarne una, ma ha visto che con questa soluzione a metà tra lo scherzoso e la Lettera Scarlatta, i suoi sottoposti fanno sempre meno quell’errore.

“Qui facciamo tutto a mano, non come la maggior parte delle catene americane, che infilano la pizza in forni automatici da cui escono perfette. Noi abbiamo un forno speciale che arriva a 600 gradi (315 gradi dei nostri) in cui si cuociono per circa 6 minuti. Ma ne basta uno in più per carbonizzare una pizza.” (Qui una pizza carbonizzata)

E ha continuato spiegando che il loro: “è un lavoro molto duro, ma ci piace farlo. Quindi cerchiamo di renderlo più divertente”. Un concetto di divertimento piuttosto medievale, ma contenti loro contenti tutti.

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“Naturalmente tutti quelli che sbagliano pagano, e le pizze le faccio anche io. Quindi se brucio una pizza indosso la maglia come tutti”.

La notizia, che può sembrare banale, ma che se ci pensate bene non lo è affatto, è stata ritenuta così importante che all’ Idaho News, tra i principali canali d’informazione dello Stato, non gli hanno solo dedicato un trafiletto, ma sono andati a fare un vero e proprio servizio al limite della realtà. Vi invito caldamente a vederlo per ricordarvi che, per quanto possiamo sembrare uno strano popolo di bigotti bizzarri, c’è sempre qualcuno che lo è più di noi. Per farvi capire che quest’articolo è abbastanza stupido, ma c’è qualcuno che ne fa addirittura un servizio televisivo e allora fatevi due conti.

Francamente non so come sia possibile non accorgersi che una pizza stia letteralmente carbonizzando dentro il forno, ma mi è venuto da chiedermi: signor Lloyd, un forno magari più arieggiato o che ne so, meno potente? Insomma, se ve lo siete fatti fare apposta e non funziona, potreste cambiare forno invece che vestirvi in modo da essere presi in giro dai vicini. Dico io eh, magari sbaglio.

Mentre voi fate i vostri cinque giri della vergogna io mi ritiro a godermi quella pizza di prima, ormai fredda, ma tanto è bona lo stesso.

Un po' bruciacchiata sotto.
Dio quanto mi sei mancata.

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