Marco Torello Rollero (Foto via GDF)
- È stato estradato dal Marocco Marco Torello Rollero, detto "il ciccione," uno dei più importanti narcotrafficanti italiani. Da dicembre 2013 era stato inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi d'Italia.
Con 35 anni di carriera criminale alle spalle e una certa "notorietà" anche all'estero, negli ultimi anni era legato a diverse cosche della 'ndrangheta, da cui però è sempre rimasto in qualche modo indipendente. In passato ha prestato i suoi servizi anche a cosa nostra, operando come una sorta di "freelance" del traffico di droga.L'ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP di Roma Roberto Saulino a gennaio 2015, e ripresa da Il Sole-24 Ore, spiega come il gruppo facente capo a Rollero "[organizzasse] spedizioni di stupefacenti in Italia, svolgendo funzioni di intermediazione, occasionalmente provvedendo anche al finanziamento delle operazioni… Le spese del trasporto in Italia e l'organizzazione della distribuzione sul territorio [erano] appannaggio del gruppo, così come la raccolta di denaro dai grossisti."In particolare, la cocaina proveniente dal Sud America e l'hashish in arrivo dall'Africa arrivavano poi a destinazione presso alcune cosche mafiose di San Luca, cuore della 'ndrangheta in Calabria, come i Giorgi alias "Cicero" e i Mammoliti alias "Fischiante."Secondo un comunicato stampa della Guardia di Finanza, Rollero riusciva a far arrivare in Italia dal Marocco circa 1.000 chili di stupefacenti a settimana.Rollero era stato arrestato a Rabat il 13 aprile del 2015 dopo cinque anni di latitanza dalla Polizia giudiziaria marocchina, grazie alle indicazioni della Guardia di Finanza, dell'Interpol e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga.
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