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Perché l’Italia non riesce a risolvere il suo problema coi parcheggiatori abusivi

Nei giorni scorsi il sindaco di Palermo ha proposto il carcere per chi svolge abusivamente l'attività di parcheggiatore. Ma è giusto? O sarebbe una pena troppo severa?
Foto di Valerio Bassan/VICE News

Nei giorni scorsi il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha inviato a Camera e Senato una proposta di legge che contempla un deterrente particolarmente efficace per i parcheggiatori abusivi: il carcere.

Secondo la proposta, chi fosse sorpreso in flagranza di reato rischierebbe da sei mesi a un anno di detenzione, fino a tre anni se nell'attività fossero coinvolti anche dei minorenni.

Stando alla normativa attuale, essere sorpresi a fare il parcheggiatole abusivo costituisce semplicemente un illecito amministrativo, la cui sanzione prevista consiste in una multa da 765 a 3.076 euro — per un business che solo nella città di Palermo vale circa 6 milioni di euro l'anno.

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Quello dei parcheggiatori abusivi è un problema che riguarda moltissime città italiane: dal Nord al Sud non è difficile imbattersi in presunti parcheggiatori che chiedono un pagamento in cambio del 'controllo' della vettura.

Pasquale Mauriello è un programmatore di Napoli che qualche anno fa ha fondato - insieme a Fingerlinks Srl - un sito per mappare, tramite segnalazioni, gli abusivi nella sua città. Con il passaparola il progetto si è espanso ed è nata un'applicazione, in partnership con il Comune di Napoli.

Anche se è difficile che i soggetti in questione finiscano veramente in prigione, spiega a VICE News, il progetto di Orlando è importate per fornire più strumenti alle autorità che li combattono.

"In passato, il fenomeno è stato preso sottogamba, si pensava facesse parte dell'arte di arrangiarsi. Poi il problema è diventato sempre più grosso."

"In alcuni casi sembra addirittura esserci la connivenza delle istituzioni: a Napoli certe volte non si capisce perché questi soggetti continuino a operare, anche se le istituzioni e le forze di polizia sanno chi sono. Spesso, si trovano proprio fuori dalla Questura e delle caserme dei carabinieri."

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Spesso a peggiorare la situazione c'è il fatto che le sanzioni - anche le più pesanti - sono praticamente prive di effetto: molti dei parcheggiatori, infatti, risultano nullatenenti e la multa, non venendo pagata, viene iscritta direttamente a bilancio del comune di riferimento.

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A Palermo, il sindaco Orlando ha parlato di un vero e proprio controllo organizzato del territorio. Per questo motivo, ha disposto che i nominativi di tutte le persone sanzionate in passato fossero inviati in Procura e in Questura, in modo da controllare se tra di loro ci fosse qualcuno affiliato a qualche organizzazione criminale.

In effetti il modus operandi utilizzato dai parcheggiatori ha molto del metodo mafioso: dal modo in cui il territorio è suddiviso in specifici presidi, alle richieste di denaro che si configurano come vere e proprie estorsioni, spesso accompagnate da minacce.

È stata una sentenza del 12 maggio 2009 a equiparare la richiesta di denaro dai parcheggiatori abusivi al reato di tentata estorsione.

Naturalmente, la proposta di legge del sindaco Orlando ha suscitato un acceso dibattito: molte persone considerano i parcheggiatori come qualcuno che si è 'inventato un lavoro' in mancanza di un'occupazione, e che quindi la detenzione sembra una pena eccessiva.

"In alcuni casi sono persone che lo fanno perché è un piccolo espediente," spiega Pasquale. "Ma nelle grandi città, come Palermo, Napoli, Catania, bisogna chiedere un vero e proprio permesso per lavorare come parcheggiatore alla criminalità organizzata, a cui poi bisogna dare una percentuale. In alcuni casi c'è il sospetto che la percentuale vada alle istituzioni."

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La soluzione al problema è banale: i cittadini devono rifiutarsi di pagare e segnalare alle autorità i soggetti che chiedono loro denaro per la presunta 'custodia' del mezzo parcheggiato.

Anche se, allo stato attuale delle cose, gli automobilisti sono scoraggiati dalle forze di polizia stesse.

"Io, da automobilista, dovrei denunciare un parcheggiatore abusivo e andare a testimoniare, portare avanti una denuncia; mentre questa persona, dopo qualche ora è di nuovo per strada," conclude Pasquale.


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