Chi sono gli italiani nel business della cannabis
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La guida di VICE alla cannabis in Italia

Chi sono gli italiani nel business della cannabis

Siamo andati al 4.20 Hemp Fest, la prima fiera internazionale sulla Canapa a Milano.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT

Questo articolo fa parte dell'edizione 2018 della Guida di VICE alla cannabis in Italia: da chi la assume a scopo terapeutico a chi la commercializza o ci investe, e da chi la "fuma e basta" a chi si batte perché fumarla non sia l'unica cosa per cui tutti la conoscono. Vai qui per leggere gli altri contenuti della serie.

Per farsi un'idea della rapidissima espansione del mercato della cannabis in Italia basta pensare a questo dato: tre anni fa, alla sua prima edizione, il 4.20 Hemp Fest di Milano contava su 2.000 metri quadri di location e una quindicina di stand. Oggi i metri quadri della fiera di settore (tenutasi dal 13 al 15 aprile scorso) sono 8.000, e gli espositori un centinaio, provenienti da tutta Europa e principalmente da Italia, Svizzera e Olanda.

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A spiegarmelo è l'organizzatore Marco Russo, 29 anni. Fondatore di Sir Canapa, il "primo Hemp Shop d’Italia," Marco è l'ultima persona con cui parlo sabato, dopo un pomeriggio passato tra gli stand di attività legate alla canapa industriale, prodotti a base di CBD, articoli grow e da giardinaggio, titolari di negozi di semi e accessori vari. "Sensibilizzazione" e "valorizzazione della canapa sotto tutti i punti di vista" sono alcuni dei concetti che tornano con più frequenza nella conversazione con Marco, che aspira a trasformare l'Hemp Fest in un punto di riferimento internazionale sul traino dell'interesse per la pianta riscosso non solo tra i comuni mortali, ma anche e soprattutto nel settore industriale e commerciale.

E sono proprio i rappresentanti di queste due ultime realtà quelli che ho deciso di intervistare e fotografare alla fiera, per fare un ritratto del business della cannabis in Italia nel 2018.

Le parole che trovate qui sotto appartengono alle persone fotografate, tranne ove diversamente specificato. Tutta la cannabis che vedete è invece legale, ovvero con un tenore di THC inferiore ai limiti di legge e venduta a scopo tecnico.

“Con AVEMARIJA importiamo canapa dalla Svizzera. Abbiamo base a Taranto, e da lì distribuiamo sia ai grossisti che a chi vende al dettaglio. Anche se giovani—abbiamo aperto da meno di un anno—siamo già presenti in 54 punti vendita in tutta Italia.

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A chi mantiene il nostro marchio (non siamo un franchising, quindi chi vende può scegliere di apporre il proprio) curiamo le confezioni da collezione da uno, cinque e dieci grammi. Qui esposte trovi le nostre varietà di infiorescenza: la Lemon Haze dal profumo pungente e un po’ agrumata, la Cheese dal gusto speziato e deciso, e la NYC Diesel dal sapore agrodolce.”

“Harmony è un’azienda [ britannica] che produce liquidi al CBD per sigarette elettroniche, siamo stati i primi in Europa. Usiamo il CBD al posto della nicotina: un’alternativa secondo noi migliore, perché non tossica. Puntiamo tutto sugli aromi, utilizzando estratti di terpeni—molecole aromatiche—che combinati tra loro ricreano famose varietà di marijuana, come ad esempio Mango Kush, Lemon Haze e OG Kush. I prezzi dei liquidi partono dagli 8 euro e variano a seconda della concentrazione di CBD.”

Come mi spiega Stefano, 39 anni, uno dei titolari di MyJoint, “la nostra azienda è nata a Milano nel 2017, dopo 15 anni di esperienza all’estero. Produciamo e coltiviamo i nostri prodotti interamente in Italia in 5.000 metri quadri indoor, ma anche in serre e all’esterno. Abbiamo in programma di aprire entro la fine di quest’anno circa 200 negozi in tutta Italia, dove venderemo sia le nostre varietà di infiorescenze, sia prodotti alimentari e legati alla cosmesi di alta qualità.”

“Con Weedy Point proponiamo un franchising, al cui interno trovi un distributore automatico con una selezione di infiorescenze distribuite nel territorio italiano e che abbiamo testato per garantire un certo standard qualitativo. Il prezzo del negozio parte da 9.990 per un fondo di circa 10/15 mq, è automatico e quindi non ha bisogno di personale. Tra una decina di giorni aprirà il primo spazio a Firenze in zona Campo di Marte, e in programma abbiamo altre aperture.”

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“Con Cannabidiol Distribution siamo partiti otto mesi fa con la distribuzione di infiorescenze certificate e da quattro abbiamo iniziato anche con la produzione per garantire la qualità del prodotto. Nello specifico produciamo in Piemonte, e abbiamo sede legale a Torino. Coi nostri prodotti ci riferiamo non ai privati, ma a tabacchi, erboristerie e in generale a chi ha partita IVA. Qui potete vedere la Milan Sour, dall’odore molto forte e pizzicato, la Felina, con gran belle cime, e la Turin Master, che ha un odore un po’ più morbido e visivamente è la più bella.”

“Sir Canapa," mi dice Marco, fondatore, "è nato nel 2015 ed è stato il primo Hemp Shop d'Italia. È dedicato alla vendita di articoli in canapa o a essa collegati—alimenti e bevande, cosmetica, tessuti, semi, stistemi grow, prodotti per salute e benessere. Trattiamo quindi l’argomento della canapa in tutte le sue sfaccettature, non solo come negozio ma anche come progetto, per far conoscere gli usi e benefici della pianta al di là dell'aspetto ludico/ricreativo. L’acronimo Sir sta per Sativa-indica-ruderalis.

Quello che hai notato è il Volcano, un vaporizzatore che serve a inalare la cannabis [per scopi terapeutici]. In generale il vaporizzatore ti permette di navigare a temperature che vanno dai 180 ai 220 gradi, evitare la combustione e quindi assimilare al 90 percento la cannabis e le sue proprietà.”

Fabio, responsabile Cannashock, si presenta così: “Abbiamo iniziato a importare i prodotti olandesi di Cannashock da gennaio 2018. Freschi e artigianali, sono tutti alimenti con estratto di cannabis senza THC e alcuni con CBD, con effetti rilassanti. Abbiamo cookies, muffin, zucchero filato, pop corn, energy drink, gomme da masticare."

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“City Seeds Bank è un’azienda di Amsterdam nata un po’ più di tre anni fa; in Italia esiste da due anni e la sua sede si trova a Lecce. Vendiamo tantissimi accessori per fumatori, bong, calzini, semi da collezione di cannabis, prodotti alimentari—lecca-lecca, brownies, cookies e altri al gusto di cannabis ma con zero THC. Uno dei nostri punti di forza è sicuramente l'estetica: abbiamo cose abbastanza distintive, che disegniamo noi e che ci rendono immediatamente riconoscibili."

Arturo, 31 anni, lavora per Legal Delivery (che non è tra gli espositori della Hemp Fest, ma è presente attraverso alcuni suoi rappresentanti per farsi pubblicità).

“Lavoro per Legal Delivery, che in pratica è il Just Eat della cannabis legale a Milano. Al momento abbiamo 22 driver, ma il nostro obiettivo è di espanderci in altre città, e presto sbarcheremo a Roma e Genova. Il nostro sito è dedicato alla cannabis legale e ai prodotti collegati. Tu fai l’ordine da casa tua, e in 30 minuti arriva.”

Uno dei fondatori di CBD Milano. E olio al CBD da collezione.

“Ci chiamiamo Milano CBD, siamo appena nati e questa è la nostra primissima fiera. Il 3 maggio apriremo il nostro negozio in Porta Romana. Vendiamo, tra le altre cose, filtri in ceramica, liquidi per sigarette elettroniche, infiorescenze da collezione e olio al CBD.”

Come mi spiega uno dei titolari, “Hempmotive è nata il 15 dicembre 2017, ha sede a Milano e i suoi magazzini sono a Buccinasco. Abbiamo una linea di sette prodotti di fiori di canapa ad alto contenuto di CBD, di cui due fissi che produciamo noi a Sondrio e Abbiategrasso—la Orange Steam e l’Ultra Violet. Non abbiamo tanti clienti diretti, ma tanti rivenditori tra grow shop e tabaccai. Vorremmo arrivare a esportare in Spagna, Austria, Germania e Austria per portare un po' di made in Italy.”

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