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Guarda un 15enne affrontare come si deve un gruppo di neofascisti a Torre Maura

“Dovete annà sempre contro la minoranza, e a me non sta bene.”
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
Schermata 2019-04-04 alle 14

In queste ore sui fatti di Torre Maura, oltre a i video di cassonetti incendiati e panini calpestati nelle proteste per l’arrivo di alcune famiglie rom in un centro di accoglienza del quartiere romano, sta circolando un video un po’ diverso. Per farla breve: si vede un ragazzo che con un fare oratorio misto a dialetto romano, un pizzico di captatio benevolentiae iniziale e un cappuccio in testa, polverizza in poco più di tre minuti i militanti di CasaPound che si stavano prendendo i “meriti” di quanto successo in zona nelle ultime 48 ore.

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Il video inizia con un primo esponente che, affiancato da un secondo e accerchiato da un po’ di gente, dice che “tutti sono d’accordo” nel non volere il centro di accoglienza e 70 rom.

“Io so’ de Torre Maura e non so’ d’accordo,” esordisce secco il ragazzo, secondo cui Casapound sta giocando sulla disperazione della gente per fare “i propri interessi,” aggiungendo che non è che “tutta Torre Maura è scesa per 70 persone.”

Il ragazzo—che dice di avere 15 anni—spiega che la narrazione di Casapound è faziosa: “Per me il problema non è chi mi svaligia casa, per me il problema è che mi svaligiano casa,” dice. “Adesso 'sto fatto che se mi svaligia casa un rom, tutti gli dovente annà contro, poi quando è un italiano [fate finta di nulla]…" “Dovete annà sempre contro la minoranza, e me non me sta bene,” commenta nel video (qui in versione integrale).

A quel punto, in difficoltà, l’esponente di Cpi gli chiede: “Ti sembrano una minoranza i rom?” Il ragazzo gli fa notare che, guarda un po', gli italiani sono molti di più—dato che se prendiamo gli ultimi dati ufficiali i rom in tutta Italia sono circa 180mila, di cui solo circa 26mila nei campi. Ma la questione per il ragazzo è molto più ampia, e prescinde dall'etnia, perché, “Nessuno deve essere lasciato dietro, né rom, né italiani, né qualsiasi altro tipo di persona."

Mentre la discussione si fa più accesa, un uomo, che dice di avere 52 anni, si avvicina al ragazzo. Gli dice che quando ancora doveva nascere “a Torre Maura si lasciavano le chiavi attaccate nella porta di casa” e che sua moglie adesso deve uscire presto di casa per andare a lavoro perché “il comune non ci dà nessun servizio."

E il ragazzo, giustamente gli chiede: “e che è, colpa dei rom?”