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Tecnologia

Fai il pieno di urina nel tuo robot

I robot del futuro saranno alimentati da un cuore pompa-piscio e, nella migliore delle ipotesi, faranno rifornimento attingendo direttamente dai cessi pubblici.
Immagine: Sean McMenemy on Flickr.

Anche i robot hanno un cuore. O almeno dovrebbero averlo, come sostiene un gruppo di ricercatori di Bristol. In cerca di una nuova pompa del carburante per i loro robot, Peter Walters e quattro colleghi si sono rivolti alla biologia, e hanno trovato una soluzione piuttosto creativa, presentata sulla rivista Bioinspiration and Biomimetics.

Si tratta di dotare i robot di un meccanismo che funzioni in modo simile al cuore umano, solo che invece di far circolare il sangue nelle vene, pompa nei circuiti dell'automa—tenetevi forte—dell'urina.

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I ricercatori hanno costruito questo attuatore con un materiale composto da nickel e titanio (NiTi), chiamato lega a memoria di forma. “Le fibre in NiTi usate per il cuore artificiale dei nostri robot funzionano come muscoli, e si contraggono se riscaldati con la corrente elettrica,” spiega Walters. “Questa contrazione comprime il cuore meccanico e dà il via al pompaggio del carburante.”

Non solo la pompa si comporta come un vero e proprio organo biologico, ma funziona anche con un fluido biologico, cioè il piscio. Un ottimo carburante per i robot, come è stato già provato. “Ha il vantaggio di essere una ricca e copiosa fonte di energia,” dice Walters. “Inoltre è più facile da pompare e far circolare rispetto alle biomasse, che di solito sono più viscose.”

I primi robot a ricevere questo cuore artificiale saranno gli EcoBots, una categoria di macchine considerate energeticamente autosufficienti. Come spiega Walters, questo significa che il robot “deve essere in grado di immagazzinare l'energia di cui necessita dall'ambiente circostante, senza il bisogno di un intervento esterno e senza l'apporto delle convenzionali fonti di energia.”

A quanto dice lo studio, la scelta dell'urina come carburante consentirebbe all'EcoBot di funzionare come una “piattaforma di rilevazione ambientale nei contesti urbani.” Potrebbe infatti sfruttare dei luridi bagni pubblici per fare rifornimento, anche senza l'aiuto di un uomo.

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Tra l'altro, i componenti della strumentazione robotica ricordano un po' un cesso, come potete vedere nell'immagine sottostante, che mostra il cuore artificiale mentre pompa un po' di piscio.

Fonte immagine: Centre for Fine Print Research and Bristol Robotics Laboratory.

Fino a oggi, i modelli di EcoBot funzionavano con pompe del carburante alimentate dai comuni motori elettrici. Ma il cuore artificiale costruito da Walters offre numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali.

Innanzitutto è un'opzione più semplice—un meccanismo di pompaggio basato su fibre muscolari artificiali invece che su sofisticate componenti meccaniche. Secondo, i sistemi attualmente in uso spesso si bloccano, mentre, all'interno dell'attuatore, il fetido liquido può posizionarsi sul fondo senza ostacolare il funzionamento del congegno. Ad ogni modo, il meccanismo è ancora in fase di sviluppo e necessita di ulteriori miglioramenti per poter superare i motori elettrici in termini di efficienza.

Quindi, sarà questo cuore artificiale pompa-piscio a far muovere il nostro futuro dominatore robotico? Walters spera di no. “È difficile prevedere o controllare l'applicazione delle nuove tecnologie sul lungo periodo,” dice. “Comunque, noi speriamo che i futuri robot autosufficienti vengano utilizzati per scopi utili all'uomo, come il monitoraggio ambientale, non per scopi bellici o dannosi.”