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Tecnologia

Il governo del Congo ha staccato internet per sedare alcune proteste

Il governo congolese ha ben pensato di sospendere i servizi internet per placare alcune proteste in corso nel paese.
Immagine: Posonskyi Andrey/Shutterstock

A quanto pare il governo della Repubblica del Congo ha impedito l'accesso al principale provider di servizi Internet nazionale nel bel mezzo di una protesta popolare.

Secondo quanto riportato da Dyn, società che monitora la connettività Internet a livello globale, Congo Telecom, o Congotel, lo storico operatore di telefonia fissa, ha smesso di erogare il servizio martedì.

Congotel offline at 7:04UTC as govt orders crackdown on protests in Rep of Congo Dyn ResearchOctober 20, 2015

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L'interruzione è avvenuta proprio dopo il giro di vite ordinato dal governo per placare le manifestazioni svoltesi nella capitale Brazzaville. Molte persone hanno protestato contro un referendum che renderebbe l'attuale presidente eleggibile per un nuovo mandato. Vari report si sono occupati del caso.

Doug Madory, ricercatore presso Dyn, ha spiegato a Motherboard che il paese non è completamente offline: alcuni fornitori facenti affidamento su satelliti sono ancora in funzione ma Airtel Congo, un altro importante ISP, è andato offline lunedì.

Il ricercatore ha aggiunto che la sospensione potrebbe aver colpito una larga fetta della popolazione, dato che Congo Telecom "ha probabilmente la quota di mercato più grande in termini di clienti" all'interno del paese.

"Dal momento che Congo Telecom è l'operatore di rete fissa del paese, è probabile che anche la rete mobile del paese si basi sulle stesse linee fisse," ha spiegato a Motherboard via mail. "L'interruzione potrebbe avere interessato anche i clienti di telefonia mobile che non sono clienti diretti di Congotel."

Questo non è il primo governo che ha fatto ricorso alla sospensione di internet e dei servizi telefonici durante una protesta popolare. Uno dei primi casi del genere si è verificato nel 2011, durante la Primavera Araba in Egitto, quando il governo ha bloccato internet e i servizi di telefonia mobile in un tentativo di arginare le rivolte.

Da allora, altri paesi, come la Siria, hanno ripetutamente oscurato internet e impedito le comunicazioni con telefoni cellulari durante proteste diffuse o situazioni di guerriglia.