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Quattro cose che detesterai della nuova stagione di Game of Thrones

Ci sono almeno quattro motivi per cui so che odierò la nuova stagione di Game of Thrones. Fino a quando, dopo le prime puntate, tornerò a dimenticarmi di questi motivi e ricomincerò ad amare incondizionatamente la serie tv.
Tutte le foto per gentile concessione di HBO.

L'anno scorso, più o meno in questo periodo, qualcuno ha messo online in anticipo i primi quattro episodi della quinta stagione di Game of Thrones. Per assicurarsi che non accadesse di nuovo, il network ha annunciato che per la sesta stagione non invierà anteprime a nessuno. A peggiorare ulteriormente le cose c'è il fatto che George R. R. Martin non sembra avere alcuna fretta di pubblicare un nuovo libro. Il futuro della serie è perciò piuttosto incerto, e girano voci secondo cui la settima sarà l'ultima stagione. Per la prima volta, come critico e come appassionato, non ho idea di cosa potrebbe succedere.

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Nell'attesa della sesta stagione sono stato piuttosto impegnato a guardare e riguardare i trailer man mano che uscivano e farmi largo tra il gossip cercando indizi di come potrebbero evolversi le cose in questa stagione. Ecco, ho qualche cattiva notizia. Ci sono almeno quattro motivi per cui odieremo questa sesta stagione.

Mettiamo subito in chiaro una cosa: io adoro Game of Thrones. Per vari motivi, la serie mi piace anche più dei libri. La qualità della produzione e l'ottimo casting rendono possibile la creazione di storie di potere e violenza sempre nuove e di livello ben superiore a quello a cui il pubblico è abituato. Ecco, il livello cala improvvisamente quando Benioff e Weiss [i creatori della serie] sbagliano qualcosa in fatto di sceneggiatura o regia. Peggio ancora, la componente storica è poco accurata e la serie replica spesso atteggiamenti misogini e razzisti presi dalla società contemporanea e del tutto innecessari alla trama.

Comunque, mancano ormai pochi giorni all'inizio della sesta stagione. Ecco le quattro cose che me la faranno odiare, in ordine di importanza.

A nessuno interessa la storia di Bran Stark

Vi ricordate di Bran Stark? Al momento si trova a nord oltre la barriera, sotto un albero, impegnato a parlare con il Corvo a tre occhi, che in realtà è un uomo anziano che si è fuso con le radici dell'albero. Nei libri a Bran succedono un sacco di cose interessanti, ma si tratta proprio del genere di cose che non rende molto bene sullo schermo. Abbiamo visto tutti quelle scene da film in cui il vecchio mago insegna al giovane eroe come fare le magie. Ecco.

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Theon Greyjoy

Theon non mi è mai piaciuto granché: di base è un personaggio perennemente arrapato che vorrebbe essere un vichingo e ha problemi col padre. C'è una ragione se Martin, che non si è mai tirato indietro di fronte alla possibilità di buttare cento pagine in una sottotrama, ha tagliato corto sulla storia della trasformazione di Theon in Reek. Anche il suo antagonista e aguzzino, Ramsay Bolton, non compare granché: la sua presenza è suggerita più che mostrata. E Ramsay sarà anche crudele, ma non raggiunge la crudeltà di Joffrey. Tutti i cattivi impallidiscono di fronte alla pazzia di quel re bambino dai capelli biondi.

Meereen: il luogo in cui la trama va a morire

Sia nella serie che nei libri, Meereen è il cimitero della trama. La sua funzione è esplicitamente quella di insegnare a Daenerys a comandare, così che sappia farlo una volta conquistato Westeros. In realtà, Meereen mette in scena il nostro razzismo e la nostra abitudine a usare le persone nere come strumenti per far crescere e sviluppare personaggi bianchi. Quando filmi una scena in cui c'è una donna bianca che viene chiamata "madre," portata in trionfo da una folla di mani di persone nere, la cui missione sembra essere quella di portare la civiltà alle popolazioni colonizzate, forse devi ripassare il concetto di "eurocentrismo".

Nella sesta stagione, Daenerys è tornata momentaneamente nelle terre dei Dothraki ma in città rimangono ancora Tyrion, il cui lavoro rimarrà probabilmente quello di bere e sapere le cose, e l'eunuco Varys. Per cui, sono preoccupato per loro. La storia del loro viaggio può rivaleggiare solo con quella di Bronn e Jaime per il premio "miglior strana coppia della quinta stagione" ma appunto, deve continuare a essere un viaggio. Non voglio che rimangano bloccati dentro quella piramide.

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Foto di Macall B. Polay. Foto per gentile concessione di HBO.

Tutta la misoginia

Sì, so cosa mi si controbatterà—il passato in cui si svolge Game of Thrones era un tempo di violenze, anche sessuali. Vero, anche se forse non è molto diverso dalla modernità. La nostra società resta poco a suo agio con le donne al potere, e cerchiamo di venire a capo di questo disagio sia nella realtà che nella finzione. Hilary Clinton riempie i nostri feed, polarizzante e potente, ma arriva al picco della popolarità solo quando è più vulnerabile (durante l'impeachment di Bill Clinton e l'umiliazioni pubblica che ne seguì, quando accettò il ruolo di Segretario di Stato nonostante avesse perso contro Obama, e ancora nell'audizione su Bengasi dello scorso autunno). Di Clinton finzionali è piena la nostra televisione: Claire Underwood in House of Cards, Alicia Florrick in The Good Wife, per non parlare di Madame Secretary, o addirittura di Veep.

La componente fantasy di Game of Thrones sembra accordare agli sceneggiatori la possibilità di mettere in scena un'umiliazione dopo l'altra, cosa che non sarebbe assolutamente possibile in un setting moderno. Sembra che autori e sceneggiatori non vedano altre alternative allo sviluppo delle storie femminili che non siano l'umiliazione, lo stupro e la violenza.

E ora Daenerys, il cui stupro da parte di Drogo Khal nella prima stagione—il rapporto è chiaramente meno consensuale nella serie che nel libro—è di nuovo nelle mani dei Dothraki. Nell'ultimo trailer le vengono strappati gli abiti di dosso.

Nota: nonostante gli stupri ai danni degli uomini siano frequenti, gli sceneggiatori hanno trovato il modo di evitarli (tranne l'evirazione di Theon).

Ma ecco la buona notizia: tutte queste cose che odio della sesta stagione saranno solo piccole parti dei primi episodi, penso, e poi si andrà avanti. Sansa e Theon probabilmente incontreranno gli altri uomini di ferro. Drogon si leverà in volo sulle terre dei Dothraki e la Madre dei Draghi salirà sul suo dorso. Capiremo un sacco di cose interessanti su Jon Snow. I Bolton cadranno. E poi, dato che negli ultimi anni le diverse trame hanno iniziato a convergere, gli estranei e il loro re della Notte si avvicineranno alla Barriera. L'inverno è finalmente arrivato.

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