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Anonymous

La polizia ha identificato il membro di Anonymous che si era inventato un attacco a Firenze

A incastrare X, un 29enne di Aosta, sono stati un video e un’intervista nella quale forniva i dettagli della finta operazione.
Foto di PhiRequiem/Wikimedia Commons

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Il componente di Anonymous che lo scorso dicembre si era vantato di aver impedito un attentato dell'autoproclamato Stato Islamico (IS) a Firenze è stato denunciato questa mattina.

A incastrare X - nome col quale era noto tra i membri del collettivo di hacker - sono stati un video e un'intervista nella quale il 29enne di Aosta forniva i dettagli della finta operazione.

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"Un anon francese si è intrufolato in un account Isis che usava una password del cavolo 'alahakbar123' e ha beccato una conversazione su un obiettivo italiano nella quale si diceva 'colpiremo'," aveva rivelato X a Repubblica. "A quel punto è scattata la manovra preventiva con il blocco dell'accesso per l'autore originario."

Il video pubblicato dall'hacker precisava poi che il presunto attacco era stato sventato grazie ad operazione sotto copertura. I membri di Anonymous, secondo quanto riportava la rivendicazione video, si sarebbero inventati l'esistenza di una talpa all'interno di IS pronta a comunicare la data dell'attentato alle autorità italiane.

All'inizio del 2016 Anonymous Italia aveva preso le distanze dalle dichiarazioni di X con un comunicato su Facebook in cui sottolineava "il suo disappunto e distacco totale in merito alle dichiarazioni rilasciate da un membro di nome X."

Le indagini della Polizia Postale non hanno riscontrato elementi che potessero confermare la segnalazione di un ipotetico attacco sventato.

Il lavoro degli investigatori ha portato invece all'identificazione dell'autore dell'operazione a cui ora viene contestato il reato di associazione a delinquere finalizzata all'accesso abusivo e al danneggiamento di sistemi informatici.

Come riferisce l'ANSA, dall'abitazione del giovane perquisita nei giorni scorsi è stato sequestrato numeroso materiale informatico. Dall'analisi dei documenti raccolti gli investigatori sperano di poter individuare altri presunti partecipanti alla "bufala natalizia."

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X è ritenuto inoltre dalla polizia il fondatore del canale OpParis, lanciato per identificare profili Twitter appartenenti a personaggi legati agli attentatori di Parigi.

Leggi anche: Come sta andando la "guerra" di Anonymous contro lo Stato Islamico


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Foto di PhiRequiem rilaciata su licenza Creative Commons