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Cultura

10 domande che hai sempre voluto fare a una persona asessuale

Sì, ci sono asessuali che fanno sesso, che si masturbano e che vedono porno.
María. Foto per gentile concessione dell'intervistata

María ha 28 anni e, come quella porzione compresa tra l'1 e il 3 percento della popolazione citata in Undestanding asexuality, non prova attrazione sessuale. Non è frigida né infelice, né ha traumi o "avrebbe bisogno di farsi una bella scopata"—tutti commenti che le vengono rivolti più spesso di quanto vorrebbe. María è asessuale.

Nell'adolescenza ha cominciato a notare alcune differenze rispetto alle coetanee. Come quando le amiche parlavano di un tale che trovavano particolarmente bello, mentre lei non aveva nemmeno mai riflettuto sulla possibilità che le piacesse un ragazzo. Se inizialmente aveva pensato di essere omosessuale, dopo essersi resa conto di non provare interesse nemmeno per le ragazze ha riflettuto sull'eventualità della transizione. Del resto, non si era mai sentita nemmeno troppo a suo agio con il ruolo di donna.

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Questo finché una notte, di ritorno da una festa, ha cercato su Google "delle parole che non ricordo" ma che descrivevano perfettamente il suo stato d'animo, e si è imbattuta in AVENes [la rete asessuale spagnola] e in altre persone che, come lei, provavano un'attrazione sessuale minima o nulla. Aveva 24 anni.

Da allora è parte della comunità asessuale spagnola, e fa attivismo per sensibilizzare sull'asessualità. Le abbiamo fatto qualche domanda.

VICE: Ciao María, cosa significa essere asessuale?
María: Significa non provare attrazione sessuale, o avvertirla a bassissima intensità o con scarsa frequenza. Diciamo sempre che ci sono vari tipi di attrazione: quella romantica, quella estetica, quella platonica e quella sessuale, che si riscontra quando il corpo ha certe reazioni a qualcosa che si caratterizza come sessuale. La cosa che accomuna tutti gli asessuali è che non proviamo quest'ultimo tipo di attrazione, ma tra noi siamo molto diversi: ci sono quelli che provano attrazione romantica e ci sono gli aromantici, o asessuali eterosessuali e asessuali omosessuali… a unirci è il non rispondere alle aspettative della società rispetto a ciò che è l'attrazione sessuale.

Anche se non provate attrazione, fate comunque sesso?
Bisogna distinguere tra attrazione sessuale e comportamento sessuale. L'attrazione è l'impulso che provi, quello che ti genera una data persona o una situazione e che nel nostro caso è basso o nullo. Il comportamento è ciò che decidi di fare con questa—per noi, appunto, bassa—attrazione. Il nostro corpo risponde agli stimoli: ci eccitiamo, possiamo raggiungere l'orgasmo e via dicendo. Quindi sì, ci sono persone che sono asessuali e fanno sesso, o perché godono della felicità del partner, o perché pur non provando attrazione sanno che sarà una bella esperienza.

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Ci sono anche asessuali che hanno avuto rapporti per decenni perché non si riconoscevano come tali, o per via della pressione sociale o di determinate condizioni. L'associazione riceve richieste anche da parte di persone sposate, con figli, che magari non sono mai riuscite ad affrontare il tema con il partner o con loro stesse.

Quindi essere sessuali non implica non avere una persona accanto. Ci sono asessuali che stanno con altri asessuali, o con allosessuali (non asessuali)?
Certo. Ci sono asessuali aromantici, come me, che non desiderano né hanno bisogno di avere qualcuno accanto, e altri che non lo sono. In un certo senso, anche il romanticismo, come l'attrazione, è una cosa fortemente imposta dalla società.

Quando si è in una coppia ci sono tanti modi di portare avanti la relazione da asessuali. L'importante è che ci siano consenso e comunicazione—che sono alla base di tutte le relazioni, ma nel caso dell'asessualità lo sono ancora di più.


A proposito di relazioni: 10 domande che hai sempre voluto fare a un poliamorista:


La masturbazione fa parte della vita di un asessuale?
Per alcuni sì e per altri no, come per le persone che non sono asessuali. Puoi non provare attrazione ma avere una libido. Parliamo di orientamento sessuale, e la asessualità è uno di questi, perché si intende orientamento dell'attrazione umana, e in genere gli asessuali non la indirizzano verso nessuno. Ma la libido esiste. Conosco asessuali che sotto periodo di esami si masturbano perché farlo li rilassa, o ragazze che lo fanno quando hanno le mestruazioni perché dicono che le aiuta a placare i dolori mestruali.

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E i porno?
Anche quelli. Molti asessuali consumano pornografia e hanno determinate fantasie. L'erotismo è qualcosa di culturale, un'altra cosa ancora che ci è stata inculcata. Non è la stessa cosa, ma se sto guardando un film—e anche se nel mio vissuto personale sesso e amore non sono collegati—e ci sono due personaggi che si amano, io voglio che stiano insieme e che vadano a letto insieme. Non so perché mi succeda, me lo chiedo anche io, ma succede. Al tempo stesso ci sono stati film o porno che mi hanno eccitata, ma quando queste cose si verificano poi nella vita reale non mi portano al sesso.

Immagino che asessuali donne e uomini siano vittime di pregiudizi diversi.
Sì, anche se come asessuali abbiamo una forte presenza non binaria, l'oppressione è binaria. I maschi asessuali devono convivere con l'idea della mascolinità, con chi li accusa di essere "poco uomini" o con chi è convinto siano omosessuali che non sono disposti a riconoscerlo a loro stessi. Molte ragazze invece vengono accusate di essere dei maschiacci, o magari frigide o acide—andando così a rafforzare determinati pregiudizi associati alla donna.

Come reagiscono di solito gli altri quando dici di essere asessuale?
Per molti è una forma di castità, anche se non c'entra assolutamente niente. Chi si astiene dal sesso per una questione di castità prova attrazione ma decide di non avere rapporti. Altri invece minimizzano, dicono che è una fase o che crescendo e maturando le cose cambieranno. O che "non hai ancora trovato quello giusto."

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Mi sono anche sentita dire che in realtà sono gli altri che non vogliono stare con me. Sai, a una delle prime attiviste asessuali in Spagna dicevano che era troppo bella per essere davvero asessuale. In generale, comunque, è una cosa che suscita tanta incredulità.

Ti sembra di essere trattata diversamente quando fai presente di essere asessuale?
Per tanti non cambia niente, fortunatamente, ma in alcuni casi dirlo ti esclude dalle dinamiche di una serata fuori, perché smetti automaticamente di essere un'opzione tra le ragazze con cui potresti finire a letto. Ma mi è anche successo di diventare una specie di feticcio sessuale. Una volta ero con un'amica e una conoscente, e quando quest'ultima è venuta a sapere che ero asessuale ha iniziato a tempestarmi di domande, per poi confessarmi che avrebbe voluto fare sesso con me. Senza che ci fosse stata la minima tensione sessuale o altro.

C'è chi si fissa e vuole convincerci a tutti i costi a farci sperimentare il piacere.

Tu sei aromantica e asessuale, ok. Ma ti è mai capitato di mostrare affetto per non creare confusione, o non sei nemmeno una persona particolarmente affettuosa?
Ho avuto varie fasi. Già a 17 anni sapevo che c'erano dinamiche sessuali in cui non sarei voluta entrare—anche se non conoscevo ancora la parola asessuale. Sapevo di non voler fare sesso, quindi sono diventata una persona fredda, che non dava baci né abbracci e conservava sempre un certo distacco, il tutto per non creare fraintendimenti. Perché quando lo fai sai già che arriverà il momento in cui l'altra persona si aspetterà qualcosa da te.

Ma crescendo capisci che non è tutto così estremo e al tempo stesso ti costruisci delle difese. Quando ho capito di essere asessuale ho iniziato a lavorare su me stessa e ora, quando conosco qualcuno un po' più approfonditamente, parlo del mio orientamento.

È strano vivere in una società ipersessualizzata quando non provi attrazione sessuale?
Sono abituata, diciamo. Ma guardando indietro ci sono stati dei momenti, soprattutto quando non sapevo di essere asessuale, in cui mi relazionavo diversamente agli stimoli sessuali a cui siamo normalmente sottoposti. Ricordo per esempio di alcune amiche che parlavano di un ragazzo in pantaloncini e di essere cosciente che a me quella vista non suscitava nulla.

Mi succede anche coi film, nei casi di rapporti che arrivano così, dal nulla. Mi trovo sempre a chiedermi il perché. Succede anche con le pubblicità, me ne viene in mente una di uno smacchiatore in cui due amoreggiano su un fornello. Ecco, quelle cose mi lasciano decisamente perplessa.