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I banditi armati del Madagascar

Il fotografo James Patrick ha passato una giornata con una banda di malaso, i ladri di bestiame che terrorizzano il Madagascar.
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Nelle vaste e vuote compagne del Madagascar, i banditi rapinano e uccidono nell'impunità. Armati di asce, fucili da caccia e Kalashnikov, i gruppi di banditi prendono di mira le mandrie di zebù che sono quel che resta della ricchezza della regione. La frequenza e la violenza di questi attacchi è aumentata negli ultimi anni e mentre il numero degli animali diminuiva, il valore della vita umana scendeva allo stesso modo. I banditi sono disprezzati e temuti in tutto il paese e io volevo scoprire se questa reputazione è meritata.

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Sia l'economia che la cultura delle tribù di pastori che vivono nella savana ruotano intorno al bestiame. Qui i piccoli furti di zebù non sono un fenomeno nuovo ma decenni di conflitti, assenza di opportunità e una domanda crescente di carne hanno dato vita a una nuova generazione di ladri di bestiame professionisti—i malaso.

Le roccaforti dei malaso si trovano nelle pianure del sud e dell'ovest dell'isola, che coprono un'area grande come la Gran Bretagna. Questi briganti, che operano in piccole bande spostandosi a piedi, attaccano villaggi isolati e scompaiono nella savana con il bestiame rubato. L'assenza di infrastrutture impedisce qualsiasi tipo di riposta da parte della gendarmerie e le milizie locali sono l'unica linea di difesa possibile per gli allevatori.

In Madagascar è così difficile far rispettare la legge che un terzo dell'isola è stato designato "zona rossa"—cioè un'area esplicitamente fuori dal controllo della polizia. Per i milioni di persone che vivono in questa zona rossa, l'esistenza è fatta di continua incertezza.

Lavorando nel sudovest del Madagascar per due anni, ero ormai abituato al rumore degli spari che si sentivano durante i raid dei banditi. Avevo visto le ferite sulla pelle delle vittime, ascoltato le leggende su invincibili banditi e osservato con i miei occhi la paura e la devastazione causata da questo conflitto. Ma non avevo mai incontrato gli uomini responsabili.

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Appena sono entrato nella "zona rossa" ho incontrato un pastore che guidava una mandria di zebù nella direzione opposta. Era diretto al mercato del bestiame di Ihosy, dove baratterà il prestigio sociale e l'eredità familiare rappresentata dai suoi animali con del denaro. Sperava che questo gli avrebbe permesso di vivere un po' più al sicuro dagli uomini che volevo di incontrare.

Conciato come un guerriero post-apocalittico, il capo malaso sulla destra è arrivato sul luogo dell'incontro accompagnato da un gruppo di banditi. Parlava con un accetto molto marcato. Non mi ha nemmeno degnato di uno sguardo mentre cercavo di spiegargli come mai gli sarebbe convenuto farmi sentire la sua campana in una narrativa che lo dipingeva come un cattivo.

Gli ho regalato del rum e la situazione è migliorata. Mi ha dato il permesso di accompagnare la banda al loro accampamento nella savana. Senza strade, abbiamo attraversato la savana a piedi con i fucili in spalla. Ho fatto fatica a tenere al passo.

L'accampamento dei banditi non era una fortezza su una montagna ma solo qualche riparo di fortuna sotto un albero. Tra un furto di bestiame e l'altro i malaso vivono qui con le mogli e i figli. Prima dell'alba accendono dei fuochi e poco dopo cominciano a cacciare e a portare le mandrie al pascolo. I pomeriggi sono pigri, i banditi dormono sul calcio dei loro fucili, le coppie si tatuano a vicenda con l'acido elle batterie, i messaggeri portano al capo messaggi provenienti dalle frontiere del suo territorio. La notte gli uomini bevono liquore artigianale e sparano agli alberi per divertimento.

La posizione di capo non è mai sicura. Prima del capo attuale ce ne sono stati molti altri, caduti per mano di assassini o ammutinati. Il capo mantiene l'ordine attraverso la disciplina e governa col pugno di ferro. La slealtà è punita con la morte. Una parola fuori posto causa una pubblica umiliazione. Questo giovane bandito si è macchiato di un crimine minore e per questo è stato umiliato con la confisca del fucile.

Dopo un raid riuscito, un malaso ricarica le cartucce di fucile usate. Le munizioni sono costose e i banditi riusano ogni cartuccia anche cinque volte, ricaricandola con il piombo che estraggono dalle vecchie batterie delle auto e la polvere nera che comprano al mercato nero, fatta di nitrato di potassio, carbone e cacca secca di zebù.

Il figlio di un malaso gioca con la sua zappa mentre porta al pascolo il bestiame. Parlava solo di come avrebbe voluto dimostrarsi degno di portare un'arma e di come avrebbe voluto seguire suo padre e i suoi fratelli nei furti di bestiame.

Ho posato con alcuni malaso prima che partissero per un furto di bestiame. L'obiettivo era a tre giorni di cammino verso nord. Se il raid avesse avuto successo il viaggio di ritorno avrebbero dovuto farlo. di corsa, senza fermarsi mai e portandosi dietro una mandria di zebù. Ho chiesto loro se potevo accompagnarli ma mi hanno detto di no. Senza discussioni. Non ce l'avrei fatta a tenere il loro passo.

Alla partenza del gruppo, ho augurato loro buona fortuna. Ci ho messo un attimo a realizzare che così facendo mi stavo augurando che riuscissero a compiere il furto e gli omicidi che andavano a fare. Quanto poco mi ci è voluto per farmi sedurre dalla loro psopettiva? Loro sono i cattivi, gli assassini, i ladri, ma anche degli opportunisti che hanno il coraggio e la forza di prosperare in terre ignorate dal mondo.

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