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Musica

Con questa strofa su "High Street", Skepta ha iniziato la sua rinascita

Ecco perché questo pezzo di Blood Orange del 2013 è stato una pietra miliare per l'MC londinese.
Ryan Bassil
London, GB
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT

L'altra sera stavo tornando a casa a piedi sotto la pioggia - cuffie sulle orecchie, cappuccio alzato - quando ho deciso di ascoltare “High Street”, una canzone dell'album Cupid Deluxe di Blood Orange, feat. Skepta. Visto che Dev Hynes ha un certo talento per le atmosfere evocative, questa traccia mi ha sempre fatto sentire in un certo modo. Ha a che fare con il camminare per le strade della città di notte, l'acqua sul marciapiede che penetra nelle scarpe da ginnastica, il silenzio interrotto soltanto, di tanto in tanto, da un autobus che apre le porte a una fermata. Come Burial, Hynes crea un'atmosfera di solitudine in cui allo stesso tempo ci si sente circondati.

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Anche se sono passati quattro anni dall'uscita di “High Street”, la traccia resta tanto subdola quanto immortale. Questo è un motivo per cui ci penso quando torno a casa da solo la sera. L'altro è che “High Street” contiene una delle migliori (e sottovalutate) strofe di Skepta che – in un modo o nell'altro - è stata parte integrante della sua reinvenzione.

Per una strana coincidenza, il ritornello della traccia - “Sembra che pensi di essere solo / E che nulla potrà mai cambiare" – sembra si applichi a Skepta più che mai. Quindi, visto che l'intera canzone potrebbe essere dimenticata - sconosciuta, addirittura - da quelli che sono saliti sul carrozzone soltanto negli ultimi anni, ecco un paio di motivi per cui "High Street" è un pezzo rap di prima qualità e una traccia fondamentale nella carriera di Skepta.

È in un album di Blood Orange. Blood Orange!

Devo aggiungere altro? Come il grindie - un terrificante genere musicale nato nei primi anni Zero in cui MC grime collaboravano con band indie (vedi: Lethal Bizzle e Babyshambles) – sulla carta sarebbe dovuto essere un disastro. Il fatto che non lo sia è attribuibile a un atto divino, a un bellissimo disturbo del Matrix o… non so, al talento?

Ha anticipato “That’s Not Me”

Ogni volta che penso alla rinascita grime e in particolare a Skepta, "High Street" è la traccia che preannuncia tutto. Arriva nel periodo di transizione dopo Blacklisted e prima di "That's Not Me", dà un'atmosfera realistica e quasi priva di ego a quell'anno fondamentale per Skepta. Per darvi un'idea di dove si trovasse a livello critico durante questo periodo (soprattutto fuori dalla scena grime), quando ho visto Blood Orange suonare al 100 Club di Londra Skepta è entrato nel locale da solo, zaino in spalla, si è fatto spazio tra la folla, ha cantato la sua strofa e poi se n'è andato ripassando in mezzo al pubblico - e nessuno lo ha degnato di uno sguardo.

I versi sono capitoli della vita di Skepta. N.1: vivere e respirare.

Il primo verso della canzone, “Silenzio nella mia zona", è una lezione magistrale su come dipingere una scena usando meno parole possibili. Sei subito lì: la pioggia, l'asfalto bagnato che riluce sotto la fioca luce dei lampioni. Skepta passa a parlare dei suoi primi anni, delle vesciche sulle dita procurate dal troppo Sega Megadrive, di Micheal Jackson in TV. Sua madre è incazzata perché non porta a casa soldi ma per qualche motivo riesce a comprarsi tre grammi e mezzo di erba. Scene semplici in cui ci si può immedesimare.

N.2: le prime mosse nella musica

“Ero sulla 279 / cercavo di mostrare al mondo le mie canzoni / ispirato dalla strada, mi sono innamorato dei beat / non ho mai avuto tempo per una ragazza", rappa Skepta, facendo riferimento alla linea del bus che passa dal suo quartiere, Tottenham, e quella passione e determinazione iniziali che continuiamo a ritrovare nella sua musica. Parla della prima volta che è stato in radio e del fatto che non riusciva a crederci.

È facile scrivere sinceramente di questa cosa, perché ne parla sinceramente lui stesso sul disco. E non c'è nulla di male nella sincerità, a parte l'idea che non è fico comportarsi così - specialmente nel rap - il che è esattamente il motivo per cui "High Street" è una traccia fondamentale nella carriera di Skepta.

L'unificazione delle zone di Londra

Qualche tempo fa Londra era un posto dove, realisticamente, c'erano alcune zone in cui la gente non andava o con cui non interagiva. Mettiamo tu fossi di Hackney (Londra est), magari non ti saresti sentito a tuo agio ad andare a Brixton (Londra sud). Per i lettori più vecchi o che abitano a Londra sembrerà una cosa ovvia ma per i più giovani, i nuovi bambini del grime sparsi in tutto il mondo, penso valga la pena evidenziare che durante la canzone Skepta continua a citare ogni area, unificandole tutte in una sola canzone con la formula "questa è per i miei G nel [North/South/East/West] side”.

Quando Blood Orange ha suonato questa canzone al Field Day festival attorno al 2014, ha fatto salire Skepta sul palco di nuovo. Sentire queste parole risuonare nei quattro angoli di Victoria Park, vedere Skepta sul main stage – penso che indossasse una maglietta da calcio dell'Inghilterra, ma non trovo video online - è stato un momento indimenticabile. Un avvenimento chiave, lo si respirava nell'aria. Oggi, se ci ripenso, lo considero l'inizio dell'inizio — quando Skepta imboccò la strada che lo portò a vincere quel Mercury Award, esibirsi alla O2 Arena e, in generale, come dice in quella canzone, farlo per sua mamma e suo papà.

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