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Cibo

Il Regno Unito sta spingendo per bandire i pesticidi che uccidono le api

Forse lo avrete già sentito: le api stanno morendo

Le api stanno morendo, lo sapete. E il governo del Regno Unito vuole fare qualcosa al riguardo, soprattutto vietando i pesticidi conosciuti come neonicotinoidi che saranno sicuramente ottimi per il business agricolo, ma lo sono decisamente meno per le povere api.

Stando a una ricerca citata in un comunicato stampa del Dipartimento dell'Ambiente, Cibo e degli affari Agricoli (DEFRA), le 1.500 specie di impollinatori volanti britannici hanno un valore monetario che varia fra le 400-680 milioni di sterline l'anno per la produttività agricola. Con questo beneficio economico, non ci sorprende che il governo voglia intervenire per proteggere i nostri amici neri e gialli.

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"Sono sempre stato chiaro, mi farò sempre guidare dalla scienza su questo", parla così nel comunicato stampa il Segretario dell'Ambiente Britannico Michael Gove, "Le evidenze parlano chiaro, e mostrano quanto i rischi dei pesticidi neonicotinoidi sull'ambiente siano più alti di quanto preventivato, in particolare per le api e altri impollinatori che giocano un ruolo chiave nell'industria alimentare da 100 miliardi di sterline".

E come risultato, Gove ha dichiarato che il governo implementerà nuove restrizioni su questo tipo di pesticidi, e che continuerà su questo percorso anche post Brexit "Ho esposto la nostra visione di un "Brexit Green" in cui gli standard ambientali non solo sono mantenuti, ma migliorati".

L'Unione Europea ha stretto sui neonicotinoidi dal 2013, e il loro utilizzo è già vietato in una varietà di colture, anche se possono ancora essere legalmente utilizzati "per trattare la barbabietola da zucchero e come trattamenti di sementi per i cereali invernali.”

Nell'ambito di una recente proposta della Commissione europea, il governo britannico potrebbe autorizzare l'uso per emergenza di questi pesticidi, si afferma nel comunicato stampa, anche se DEFRA comunica: "Lo faremmo solo in circostanze eccezionali dove esiste una reale necessità per i prodotti e il rischio per le api e altri impollinatori è basso". Chiaramente, il governo britannico non tratta l'argomento molto alla leggera.

Stando al The Guardian, la decisione del governo si è basata in parte sulle scoperte della Commissione sui Pesticidi del Regno Unito, che ha concluso, insieme ad altre cose, che "l'esposizione al neonicotinoide in alcune circostanze può avere effetti negativi sulla salute delle api".

Mentre questa sembra essere una buona notizia per le api, non lo è - immediatamente - per gli agricoltori, dato che dovranno interrompere il loro sistema basato sui pesticidi. "Gli agricoltori sono informati del ruolo chiave delle api nella produzione di cibo, e hanno dato una grande mano per presalvarle", afferma Il consulente scientifico Chris Hartfield, dell'agricoltura dell'Unione Nazionale, indicando un gap nella reale comprensione sui danni o meno all'ambiente dei neonicotinoidi.

E mentre gli esseri umani continuano a discutere sulla validità dei dati scientifici sui pericoli dei neonicotinoidi, l'orologio fa tic tac per le api.