Storia breve di questo articolo: qualche settimana fa il fotografo 25enne Hugo Weber mi ha mandato una mail che cominciava con 'Gentile Signora'.Storia un po' più lunga: le immagini che vedete sono in realtà gli spread della fanzine Milano nella quale Hugo, nato a Parigi ma trasferitosi in giovane età a Milano, ha dato posto alle immagini che ha ossessivamente e senza un fine scattato tra il 2011 e il 2017.
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"Ho cercato di ricreare l'atmosfera che ho vissuto da adolescente," spiega Hugo. "È tutto volontariamente sporco e inusuale: volevo esprimermi attraverso la ricerca di qualcosa di diverso e personale che trasmettesse anche la sensazione di malessere." Per riuscirci, continua, ha mischiato diverse tecniche—fotografia, graffiti, disegni—con l'obiettivo di "materializzare questo senso di appartenenza a un movimento sotterraneo parallelo. ""Quando avevo fatto uscire la prima volta la fanzine un sacco di persone mi chiedevano, 'Ma queste foto sono violente, ma dove le hai fatte?' Era la mia adolescenza ed è anche qualcosa che stavo cercando di mettermi alle spalle: delle foto che avevo sempre scattato, in analogico, non sapevo più che farmene, quindi ho deciso che tanto valeva metterle in un posto fisico."
L'idea era anche quella di fare un omaggio al concetto di piazza come Hugo lo conosceva negli anni dell'adolescenza, sapendo che a goderne di più sarebbero stati quelli ("ora quelli cui giravo stanno nella moda o fanno il rap") che avevano vissuto insieme a lui quelle situazioni. "Nella fanzine ci sono persone che conoscevo e con cui l'intimità c'era già," spiega Hugo, "ma soprattutto con quelle foto ti parlo di me."
Chiuso con questa pubblicazione il "ciclo adolescenziale dei graffiti e le crew," Hugo sta già lavorando a vari altri progetti e cercando di affinare gli strumenti per raccontare storie "non mie, ma loro." Tra i prossimi lavori, una storia fotografico-epistolare con una donna tossicodipendente di Parigi per cui sta cercando di maturare la "consapevolezza giusta," e una serie su Boifava, via/quartiere all'estremo sud di Milano a cui sta lavorando con il fotografo Denny Mollica.
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"Mi faccio sempre ossessionare dalle cose, sui progetti non ci dormo la notte, facevo i graffiti e non ci dormivo la notte nemmeno lì, e secondo me l’ossessione nel cercare sempre la cosa ancora non vista poi emerge nelle foto," spiega della sua attitudine Hugo. "E poi, per me si tratta sempre di imparare."Guarda altre foto della prima fanzine di Hugo qui sotto:
