Il Veneto è il paradiso della pizza. E  questo locale ad Arzignano me lo ha confermato
Foto per gentile concessione di Olivieri1882

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Cibo

Il Veneto è il paradiso della pizza. E questo locale ad Arzignano me lo ha confermato

La pizzeria all'interno di Elementary 1882 ad Arzignano, provincia di Vicenza, è una mecca per gli amanti dei lievitati.

Incredibile ma vero, ultimamente scrivo sempre del posto da cui sono scappata sette anni fa per andare a cercar fortuna lontana dal mio amato baccalà; forse è proprio lui a richiamarmi, questa volta sulla pizza.

Ma andiamo con ordine; una settimana fa sono tornata in Veneto - i miei parenti abitano lì - non vado spesso ma mia nonna compiva gli anni proprio quel weekend. Il giorno prima di finire a mangiare 10 portate e una torta imbottita di panna e crema, e vedere nonna e parenti stecchiti per l’alcol, sono andata da Elementary 1882 ad Arzignano, in provincia di Vicenza.

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foto dell'autrice.

Anna, la mia amica che mi ha accompagnato perché io non ho la patente e senza nella provincia veneta sei spacciata, è sfrecciata sulla statale di montagna superando a tutta velocità trattori e Fiat Panda, mentre ascoltavamo una playlist bipolare che spaziava da Liberato a “Sul ponte de Basan” un canto vicentino, giusto per calarci nel mood della pizza veneta, che già di per sè suona strano, e che da qualche tempo ha assunto toni di un vero e proprio dissing contro Napoli.

In Veneto, siamo cresciuti a suon di pizze mal lievitate, cosparse di mozzarella venduta in blocchi, che ti fanno svegliare la notte in preda alla sete.

Ancora adesso nel paese dove vivo l’offerta è questa o poco si discosta, tanto che ultimamente faccio un po’ (o meglio che gli fanno altri per me) di chilometri per trovarne una di buona.

Da oggi dovrò fare appena 30 km (Schio-Arzignano) per raggiungere una buona pizza e non solo.

Elementary 1882 è infatti uno spazio dove puoi fare colazione, pranzo, merenda, cena, insomma tutti i pasti che vuoi; per tipi come me è una sorta di paese dei balocchi.

foto per gentile concessione di Olivieri1882.

La famiglia Olivieri inaugura il locale alla fine del 2016, l’idea, mi raccontano, è nata dalla nuova generazione; ognuno trova un suo spazio per esprimersi, per esempio la parte dedicata ai lievitati è gestita da Nicola Olivieri.

La piccola azienda a conduzione famigliare nasce come panetteria nel 1882.

Foto per gentile concessione di Olivieri1882.

Nicola, mi fa assaggiare il panettone e quasi vorrei che fosse di nuovo Natale.

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Ma veniamo all’argomento che già dal titolo vi aveva fatto salivare, la pizza.

In Veneto, siamo cresciuti a suon di pizze mal lievitate, cosparse di mozzarella venduta in blocchi, che ti fanno svegliare la notte in preda alla sete. Almeno prima che aprissero locali come quelli di Simone Padoan (I Tigli) o Renato Bosco (Saporè), che hanno iniziato a far parlare della cosiddetta pizza veneta in Italia. Una pizza diversa da quella napoletana o romana, da molti definita gourmet, ma che andrebbe semplicemente definita come contemporanea.

Francesca Parisi, moglie di Andrea Olivieri, mi dice che è stato difficile convince i clienti a scegliere una pizza così diversa dal solito e così curata come quella che propongono, così mi mostra che all’interno del menù c’è una sorta di vademecum della loro pizza: per l’impasto addio farine raffinate, solo farine integrali italiane macinate a pietra, 48 ore di lievitazione, croccante fuori e morbida dentro. Salutate anche il sale che vi ha fatto passare notti insonni.

Per quanto riguarda le pizze, il menù è breve, appena 13 tipologie, con i migliori prodotti che offre l'Italia da nord a sud, oltre a delle proposte di stagione; scelgo di assaggiare quest'ultime, una con asparagi, bacon croccante e maionese, e non potevo che mangiare quella con baccalà mantecato, patate e cipolla caramellata. Ogni condimento ha un elemento un po’ più sapido che si bilancia con l’impasto senza sale.

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Pizza con baccalà mantecato, cipolle caramellate e patate. Foto dell'autrice.

Pizza asparagi, bacon croccante e maionese. Foto dell'autrice.

Le pizze le trovate solo nel menù serale, mentre a pranzo, oltre a primi, secondi e insalate, ci sono i padellini, che ricordano la pizza al tegamino (o al padellino, appunto) torinese; l’impasto viene cotto all’interno di una teglia, e dopo la cottura risulta piccolina, alta, croccante fuori e all’interno soffice come una focaccia. Vengono condite con formaggi più grassi del classico Fiordilatte, come Burrata o formaggi veneti come Asiago o Morlacco.

Pizza in padellino asparagi, germogli di rapa rossa e Morlacco. Foto dell'autrice.

Il gelato è una delle mie più grandi passioni e qui puoi scegliere di prendere un gelato al bancone, oppure una delle coppe gelato, ma non immaginate il menù che si trova nei bar del lungomare in Riviera. Sfogliando le pagine si percepisce la volontà di reinventare anche le classiche coppe; per esempio al posto di una brioche siciliana viene proposta una brioche del nord Italia, la veneziana, farcita con gelato Fiordilatte caramello e mandorle.

Foto dell'autrice.

I lievitati, non c'è che dire, sono proprio nel DNA della famiglia Olivieri.

Tornata a casa, nonostante la generosa degustazione, non mi sento appesantita. Molto bene, sono pronta ad affrontare il pranzo di famiglia per il compleanno della nonna.

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