“Sul dancefloor tutti sono uguali”, diceva un grande cartellone su cui si posavano gli occhi di tutti quelli che entravano nella sala principale di Lingotto Fiere, a Torino, per l’edizione 2018 di Club to Club. “A Drop Of Love”, una goccia d’amore, c’era scritto dall’altro lato, sul palco di ABSOLUT che si rispecchiava in quello principale. Sebbene la conversazione sull’evento sia stata quasi monopolizzata dall’epocale esibizione di Aphex Twin, il contorno del ghigno malefico di Richard D. James è stato più sfaccettato e fluido che mai. Oltre alle performance degli artisti all’interno del festival, infatti, un hotel lì vicino è diventato una sorta di backstage aperto in cui la linea di demarcazione tra spettatore e performer si è fatta invisibile.
L’ABSOLUT Symposium, che si è tenuto in concomitanza con il festival da giovedì a domenica, ha ospitato una serie di incontri tra addetti ai lavori e artisti aperti al pubblico. E così è stato possibile prepararsi alla serata con un’intervista agli Equiknoxx, o un talk con il network di lavoratrici dell’industria musicale shesaid:so, o un’installazione di luci e suoni memorabile a cura degli studenti dello IED. “Freedom of expression” e “All genders are equal” sono stati gli statement con cui ABSOLUT e il festival hanno spiegato l’approccio del Symposium, specchio della line-up del festival.
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Oltre allo spazio principale del Symposium, cioè il foyer dell’albergo, c’era anche la possibilità di esplorare l’albergo in cerca di quattro secret room esclusive in cui ascoltare musica, sorseggiare un drink e interagire con ambienti in cui era facile perdersi: luci che reagivano ai rumori, schermi che distorcevano le figure che si trovavano di fronte, videogame a cui giocare con il proprio corpo. Qua sotto trovate delle fotografie scattate durante l’evento, a cura di Costantino Bedin, per riviverlo se avete avuto la fortuna di esserci o farvi venire la voglia di esplorarlo l’anno prossimo.