Le produzioni IDM sperimentali di Jon Hopkins spesso sono composizioni lente e contemplative che si evolvono in paesaggi sonori caotici e distruttivi. Prendete "Open Eye Signal," per esempio: una traccia che nel giro di sei minuti passa da un ronzio ad un'atmosfera catartica, finché non arriva uno stacco tonante a chiudere la canzone. Con questi presupposti, ha perfettamente senso che questo produttore realizzi una sveglia, come parte della serie di sveglie Rob da Bank.
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