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Tecnologia

Il sito nucleare più tossico degli Stati Uniti è in emergenza

3.000 operai si stanno mettendo al riparo dopo che è stata dichiarata un'emergenza in un sito nucleare nello stato di Washington.

Nella mattinata di martedì è stata dichiarata un'emergenza in un sito nucleare nello stato di Washington dopo che un tunnel contenente materiale radioattivo è sprofondato. Questa zona dell'enorme complesso di Hanford, conosciuta come 200 East, impiega circa 3.000 operai — A tutti è stato richiesto di trovare riparo nel sito e di evitare di bere o mangiare qualsiasi cosa.

Il tunnel era connesso a una struttura di estrazione di plutonio uranio (PUREX), che ha visto passare attraverso di esso circa il 75 percento del plutonio processato dalle barre di carburante irradiato di Hanford tra il 1956 e il 1972 e tra il 1983 e il 1988. PUREX è connesso a due tunnel attraverso dei binari, che sono utilizzati come opzioni di stoccaggio a lungo termine per i materiali rimossi dalla centrale. Insieme forniscono abbastanza spazio per contenere 48 vagoni, anche se non è stato ancora determinato quanto materiale radioattivo fosse presente nel tunnel nel momento dell'emergenza.

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Le autorità stanno ancora cercando di capire cosa sia andato storto. "Non vi sono conferme di un collasso del tunnel," mi ha spiegato un portavoce dell'Hanford Site al telefono. "Ciò che abbiamo visto e che ci ha portato a dichiarare lo stato di emergenza riguarda una piccola area di terreno sprofondato che copriva il tunnel in questione. Non ci sono prove di rilascio radioattivo o di contaminazione. Tutto lo staff è stato avvisato e al momento l'Hanford Fire Department è in standby."

Secondo alcuni tweet di Susannah Frame, una reporter investigativa per KING 5 News a Washington, l'incidente potrebbe essere il risultato di alcuni lavori in corso nelle vicinanze.

Hanford è stato costruito nel 1943 per processare i materiali radioattivi del segretissimo Manhattan Project. Il plutonio fabbricato sul sito è stato utilizzato per la prima bomba nucleare testata a Trinity, in New Mexico, oltre che per Fat Man, la bomba atomica utilizzata su Nagasaki nel 1945.

La produzione di plutonio a Hanford si è conclusa negli anni '80 e nel 1989 è stato stipulato un accordo tra il Department of Energy e la Environmental Protection Agency per demolire completamente il sito. Come scrive il DOE sul suo sito, "nell'intera struttura del DOE, non vi è sito più complicato da bonificare di quello di Hanford," affermazione che ha in parte a che fare con i "miliardi di galloni di liquido di scarto… generati durante l'era della produzione di plutonio."

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La bonifica di questi scarti liquidi è stata gestita in maniera non esattamente perfetta: sono stati versati nel terreno all'interno di canali o di laghi di contenimento. Questa pratica, ovviamente, ha prodotto dei versamenti non intenzionali che hanno portato a definire informalmente il sito di Hanford come "il posto più tossico negli Stati Uniti" e "la Chernobyl americana"

Il processo di bonifica in corso da decenni ha anche sofferto di tutta una serie di problemi. Giusto l'anno scorso, alcuni giornali locali hanno riportato "una perdita in un grosso serbatoio di contenimento di scorie nucleari" ad Hanford, che alcuni operai hanno definito "catastrofica," anche se il DOE ha detto che la perdita è stata anticipata e le scorie non si sono infiltrate nell'ambiente circostante. La perdita è stata scoperta nel 2011 da un operaio del sito di Hanford, ma il Washington River Protection Solutions, un contractor del DOE responsabile per la gestione dei milioni di litri di scarti di Hanford, ha ignorato le segnalazioni per quasi un anno.

Da quando sono stati avviati i processi di bonifica circa 20 anni fa, diversi studi hanno messo in dubbio la sicurezza degli operai nel sito, dopo che centinaia di essi si sono ammalati dopo essere stati esposti ai gas tossici emessi dai contenitori di stoccaggio del sito. Dopodiché c'è da capire cosa fare con le scorie stoccate ad Hanford. L'anno scorso, una revisione del sito del DOE pensata per contribuire al trattamento delle scorie del sito di Hanford aveva rilevato 500 problemi con il progetto della struttura, che aveva già raccolto diverse critiche per i suoi costi, che superavano i 12 miliardi di dollari, e i continui ritardi accumulati.

L'emergenza di oggi è solo l'ultima disfatta in un processo di bonifica che va avanti ormai da decenni e che punta a demolire uno degli ultimi relitti del baccanale nucleare americano del secolo scorso. Evidenzia le immense difficoltà tecniche ed etiche che il corretto stoccaggio e smaltimento di scorie nucleari implicano, un altro memo per ricordarci che quando si tratta di armi o energia nucleare, non c'è mai un modo facile per gestire le cose.