FYI.

This story is over 5 years old.

Stuff

Ho partecipato a un'orgia in realtà virtuale

Una vera orgia, filmata a 360 gradi, in cui persone nude spuntano da ogni dove guardando dritto verso di te. Non so se si tratta del futuro del sesso, sicuramente è un'esperienza sessuale intensa che non prevede rischi di gravidanze o cuori spezzati.

Tutte le immagini via

Viens! Questo post è tratto da Broadly

"Appoggia i piedi a terra. Non toccare il visore. E respira." L'esperienza durerà solo 12 minuti, mi viene detto. Ma 12 minuti è un sacco di tempo quando ti trovi nel mezzo di un'orgia in realtà virtuale.

Dove devo guardare? Ogni volta che muovo la testa, corpi nudi spuntano da una nuvola fluttuante. Mi guardano; stanno tutti scopando. La sedia girevole su cui sono seduta rotea su se stessa, e dentro il visore il mondo si capovolge. Adesso ci sono persone sopra e sotto di me. Mi sorridono. Tengo le mani ben ferme. Provo a respirare. Provo ad assumere un'espressione neutrale, di piacere senza entusiasmo, in caso mi stiano guardando. Dodici minuti sono tanti…

Pubblicità

Questa è la mia prima esperienza sessuale in realtà virtuale: una vera orgia filmata a 360 gradi ha luogo intorno a me, nel mondo virtuale, e io ci sono in mezzo. Io mi sto comportando da egoista: sono l'unica che riceve senza muovere un dito. Posso guardare, ma non posso toccare nessuno, tranne me stessa.

"Stai tranquilla e non aver paura. È semplicissimo," mi dice sorridendo Carl Guynette, che mi guida in quest'esperienza. Ha lunghi dreadlock che gli cadono sul viso e diversi piercing. È il co-fondatore di SpheresVR e l'uomo dietro il porno in realtà virtuale Viens! (dal francese, "Vieni") che sto guardando.

Non fatevi influenzare dai dreadlock—Guynette è stato descritto come un "brillante creativo del mondo della tecnologia" ed è stato invitato quest'anno al World VR Forum per tenere l'intervento conclusivo, nel corso del quale ha parlato del ruolo della realtà virtuale nel futuro della coscienza. I film da lui prodotti sono stati selezionati sia al Sundance che a Cannes. Refuge, un documentario di spirito giornalistico che tratta dell'attuale crisi dei migranti ed è stato girato a 360 gradi a Lesbo, è molto toccante.

Ha anche una visione molto chiara di quelli che possono essere i benefici della realtà virtuale. "Dobbiamo cominciare a pensare a come vorremmo che fosse la realtà se non fossimo vincolati al nostro corpo e alla fisica," mi dice. "Con la realtà virtuale ci muoviamo a tutti gli effetti in uno spazio mentale. Avremo la possibilità di viaggiare dentro la mente di una persona proprio come oggi ci spostiamo in casa sua. Il teletrasporto virtuale su Tinder sarà una realtà già nel giro dei prossimi due anni."

Pubblicità

Diretto dal regista Michel Reilhac e girato da Guyenette, Viens! è stato prodotto con l'ausilio di 14 videocamere, un sistema di registrazione sonora a più canali, e molti attori specializzati in sesso tantrico radunati in un magazzino di Parigi. Ma non si tratta di un film porno. Come ha spiegato Reilhac a Cannes, dove il film è stato selezionato ufficialmente nella categoria della realtà virtuale—all'esordio—è un esperimento volto a trasformare e "mettere alla prova i confini dell'intimità, della presenza e dell'empatia."

Mi sento trasformata? È stata innegabilmente un'esperienza molto intensa, e certamente non è come guardare un porno. Ma i film in realtà virtuale a 360 gradi non sono film. Non c'è una narrativa che dia un senso le immagini. Se il prodotto è ben fatto, per il tuo cervello quello non è un film ma un'esperienza reale, fisica ed emotiva.

Slyvia Xueni Pan, professoressa di informatica alla Goldsmiths di Londra, ha recentemente spiegato al Virtual Futures Forum che la realtà virtuale scatena nel cervello umano due sensazioni, quella di essere veramente in un luogo e l'illusione della plausibilità. Insomma, il cervello pensa veramente di trovarsi lì. "Se le situazioni e le cose che succedono nella realtà virtuale sono correlate a te e hanno un 'contatto diretto' con te," ha detto nel suo intervento, "la tua reazione a quegli eventi è uguale a quella che avresti se fossero veri."

Pubblicità

Dato che i personaggi di Viens! sono ripresi in modo da guardare direttamente lo spettatore, il mio cervello è convinto non semplicemente di assistere a un'orgia, ma di parteciparvi, anche se in modo un po' distaccato. I loro sorrisi mi fanno sorridere a mia volta, nonostante il tentativo di mantenere un'espressione neutrale.

Per quanto riguarda l'illusione della plausibilità, significa che il mio cervello è portato a immagazzinare questa esperienza tra quelle realmente accadute. Significa che la prossima volta che parteciperò a una vera orgia, magari potrò ripensare a questa esperienza per gestire meglio la situazione. Non soltanto così si può velocizzare l'apprendimento—ma questo apre anche le porte a un sacco di nuove sperimentazioni sessuali. "Qualsiasi tipo di feticismo può essere portato all'estremo," dice Guyenette. "La realtà virtuale è una narrazione che ha a che fare con il cambiamento di percezione, con la sfida—siamo i pionieri della coscienza."

È questo il futuro del sesso? Non mi sono neanche spogliata. Ma un problema enorme—per me, ma mi piace pensare che lo sia anche per le altre persone—è il dolore che deriva dall'incapacità di separare il sesso dall'intimità, il desiderio dall'amore. Durante il rapporto e subito dopo, il cervello rilascia ossitocina, che ti fa sentire felice, amato, e legato alla persona che hai vicino.

Mia madre mi ha sempre detto di stare attenta a non rimanere incinta, ma non ha mai saputo come evitarmi di soffrire per amore. Il sesso virtuale può servire a bypassare il disagio della mattina dopo, quando i tuoi impulsi d'affetto verso l'altra persona si scontrano con la metà del letto vuota accanto a te.

L'intimità virtuale può renderci più forti? È emotivamente meno rischiosa? Film come Viens! ti entrano fisicamente nel cervello e ti trascinano in un vero viaggio del sesso senza che tu debba fare un passo. E senza il rischio di gravidanza. Sesso, realtà, vita: tutto sta cambiando, approfittane. Come dice Guyenette, "Qui c'è un'esperienza e qui c'è il tuo biglietto per provarla. Hai solo un giro di giostra a disposizione. Cerca di non far male a nessuno. Si parte."

Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: