Da piccolo avevo un’antenna terribile che non mi faceva prendere Italia Uno, ma questo non mi ha impedito di sviluppare una sana passione per lo show migliore della storia della televisione (per otto stagioni, almeno): The Simpsons. Impossibilitato a guardare le terribili, terribili versioni doppiate di Mediaset comprai videocassette, fumetti, gadget e la Guida alla vita di Bart Simpson. Ricordo ancora il mio stupore riguardo al modo in cui la musica veniva usata nella serie: avevo sempre odiato i momenti, nei cartoni animati Disney, in cui tutti improvvisamente decidevano di mettersi a cantare in coro ed eseguire una coreografia impeccabile tutta strizzatine d’occhio e allegria, così come quelli tristissimi in cui il principe/la principessa di turno diventavano Laura Pausini per quattro minuti ricordandoci quanto stavano male, ignari di essere dentro a dei cartoni animati che devono finire bene per forza.
Ad ogni modo: Alf Clausen, l’uomo che ha regalato ai Simpson e alla mia generazione le musiche e/o i testi di capolavori del calibro di “Dr. Zaius“, “The Garbageman Can” e la canzone dei Tagliapietre, è stato licenziato. Erano 27 anni che Clausen gestiva il modo in cui la musica veniva usata nella serie. Lungo la sua carriera è stato nominato a trenta Emmy e ne ha vinti due.
D’altro canto sono quindici anni che i Simpson stanno scivolando verso il baratro della mediocrità: il licenziamento dell’uomo che è riuscito a rendere le parti musicali dello show tanto culturalmente importanti e taglienti quanto tutto ciò che le circondava non serviva sicuramente più. Ricordiamo Alf con il suo pezzo migliore: “See My Vest”, con il Signor Burns come protagonista.
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