Abdinasir Fidow, padre di Minneapolis con sette figli a carico, sa bene che in Minnesota c’è una preoccupante epidemia di morbillo, la peggiore da decenni a questa parte.
Ma malgrado ciò, e malgrado i potenziali pericoli portati dal virus, ha deciso di non vaccinare i suoi figli da morbillo, parotite e rosolia—il cosiddetto vaccino MPR.
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“Ho paura dell’MPR. Non li vaccino,” ci ha spiegato. “Non voglio perdere un altro figlio.”
Il suo primogenito, il quattordicenne Abdullahi, è stato vaccinato più di dieci anni fa. Pochi mesi dopo, stando al racconto del padre, gli sarebbero stati diagnosticati autismo e altre importanti disabilità intellettive.
Contro ogni prova scientifica, Fidow ha quasi subito creduto che la cosa fosse dovuta al vaccino cui suo figlio era stato sottoposto—credenza condivisa anche con altri padri della comunità somala locale.
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Per molti tra loro, infatti, l’autismo nasce soprattutto così. E nasce negli USA.
In tanti non ne avevano mai sentito parlare prima di arrivare in America. Così come molto meno comune era sentir parlare di vaccino anti-morbillo.
Così, per circa dieci anni, sempre meno bambini somali sono stati vaccinati a causa delle paure dei loro genitori, e della propaganda antivaccinista che ha cominciato a espandersi sul territorio.
E ad oggi, il Minnesota ha più casi di morbillo nei primi mesi del 2017 che in tutto il territorio statunitense per l’intero 2016.
L’84 percento di questi casi ha colpito proprio membri della comunità somala locale.
Per VICE News Tonight on HBO, siamo andati in Minnesota per capire qual è la situazione, e quanto è grave.
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Foto: Grab via VICE News Tonight on HBO