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Le banche francesi hanno così paura dei manifestanti da ricorrere alle barricate

Negli ultimi mesi la Francia è stata percorsa da violenti proteste animate dalla legge sul lavoro, portando le banche del centro di Rennes a prendere precauzioni.
Foto di Martin Bertrand

Negli ultimi mesi la Francia è stata percorsa da violenti proteste, animate dalla famigerata loi travail — la nuova legge sul lavoro ritenuta una perdita di potere contrattuale e di diritti per i lavoratori. Il movimento è stato particolarmente sentito a Rennes, dove i manifestanti hanno dato fuoco a macchine e attaccato banche e palazzi governativi.

Ho scattato queste foto nelle ultime tre settimane attorno a piazza Charles De Gaulle, nel centro cittadino. Raffigurano tutte un tipo di 'precauzione' tipico delle banche, di questi tempi: barricarsi, per prevenire atti di vandalismo da parte di folle inferocite. La verità è che gli scontri con la polizia sono stati così forti che un'iniziativa del genere sembra quasi ingiustificabile — in fin dei conti, sulle vetrine, non c'è finito nient'altro che un po' di vernice. Però, a vederle così impacchettate, mi viene sempre di immaginare stiano nascondendo qualcosa.

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Ho visto praticamente tutte le manifestazioni dei mesi scorsi, e parlato spesso con i manifestanti: "I media stanno ingigantendo un paio di vetrine rotte, ignorando totalmente il numero di vite distrutte dalle banche," mi ha detto l'altro giorno uno di loro. Penso riassuma la situazione piuttosto bene.

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