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Cibo

Due birrifici stanno producendo birra fatta con la neve

Dopo questa possiamo dire di averle sentite davvero tutte.
Andrea Strafile
Rome, IT
Foto via Facebook

La birra è una figata. Se avessi la testa per immagazzinare conoscenze di chimica sarebbe il lavoro dei miei sogni. Sostanzialmente per farla servono acqua, malto d’orzo (non sempre) e lievito. Il resto è pura sperimentazione. C’è chi ci mette le ostriche, chi usa vecchio pane da buttare, chi la frutta e chi addirittura il formaggio. L’idea dei due birrifici Little Machine e Edgewater’s Joyride Brewing dal Colorado è stata: vogliamo la birra più fresca che ci sia. “E come facciamo?” “Ehi, siamo in Colorado. Facciamola con la neve” I due microbirrifici stanno unendo le forze per la Collaboration Fest - un evento bellissimo in cui si i birrifici artigianali creano qualcosa insieme - e hanno avuto la brillante trovata di utilizzare per la loro birra luppoli appena colti, visto che è stagione, e neve purissima delle vette statunitensi.

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Immagine via Facebook

Cory Carvatt, che sembra uscito da una serata disco del ’76 (no dico, guardate le fotografie), ha radunato tutti per una scalata in montagna a raccogliere neve da portare al birrificio. La neve viene fatta sciogliere, ne viene aggiunta una piccola percentuale d’acqua e si inizia il magico processo che porta alla birra. I luppoli freschi vengono aggiunti in dry fopping, cioè a mosto freddo per non perdere gli oli essenziali e i profumi che altrimenti svanirebbero in fase di bollitura.

Il risultato è una IPA, ma con un valore IBU pari a zero. Più è alto il valore, più ha componenti amare complesse, quindi la loro dovrebbe essere una IPA dolce, fresca e profumata. Oppure no, chissà, la produzione è iniziata solo questo mercoledì. “È partito tutto dal concetto di ‘fresco” ha detto Mike Dunkly, uno dei birrai, a 9News “Siamo capitati durante la stagione dei luppoli freschi che ci sono da queste parti, il che è sempre fantastico, e ci siamo detti: come facciamo a mettere qualcosa di ancora più fresco dell’acqua con questi che sono appena colti? Beh, usiamo la neve, no?”

Le difficoltà si sono fatte sentire, e non poche. “Quando fai birra possono esserci un sacco di insidie. La prima è stata come trasportare delle botti di neve fresca senza farla sciogliere. Seguita da: 'Non abbiamo idea di come aggiustare il sapore, che facciamo'?”.

Mi mangio le mani perché vorrei tremendamente assaggiarla, ma d’altro canto è bellissimo che certe cose non puoi averle se non vai in pellegrinaggio. “Don’t Eat The Yellow Snow”, diceva Frank Zappa.
No, ma un sorso me lo farei volentieri.

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