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installazioni interattive

SkyLights è l'installazione interattiva dove puoi disegnare lo spazio

Il collettivo NaiveLaser e lo studio Virtulabs combinano luce e materialità, sperimentando con i confini della percezione.

Il 3 Giugno 2017 alla Fabbrica del vapore a Milano è stata inaugurata l'installazione interattiva Sky Lights nell'ambito dei Digital Design Days + OFFF.

Il progetto realizzato dagli artisti Ana Herruzo e Sorob Louie nasce come una collaborazione tra gli studi Naive Laser e VirtuLabs. Progettata per il festival, l'installazione è stata pensata per coprire tutto il soffitto della parte di ingresso del festival e crea la possibilità per il pubblico di dipingere quello spazio con luci laser.

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Il dispositivo è formato da un grande schermo trasparente e due proiettori laser uno di fronte all'altro, posti alle estremità architettoniche dell'ingresso. Il fumo generato artificialmente da una macchina, infine, riempie lo spazio dando una connotazione immersiva all'esperienza e rendendo tangibili le luci laser.

Gli spettatori vengono incoraggiati ad interagire con l'installazione potendo decidere la forma ed i colori dei laser tramite dei pre-set posti su uno schermo touch. Il pubblico in questo modo interviene direttamente sul design e sulla configurazione dello spazio.

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"Crediamo che l'interattività sia una strategia chiave per connettere il pubblico con l'ambiente che lo circonda," raccontano gli artisti a Creators. "Noi forniamo un mezzo attraverso il quale il pubblico può disegnare, interagire e cambiare a suo piacimento lo spazio che abita in quel momento, vogliamo rendere più consapevoli dello spazio circostante e rinforzare la connessione con esso."

L'installazione è un tipico laser-show, ma le animazioni e gli effetti visivi sono tutti originali e sono stati create interamente dai due studi usando il software Touch Designer.
Il feedback è immediato, non appena il fruitore sceglie il suo effetto ed il colore, lo spazio sovrastante si disegna e si modifica di conseguenza.
Il tutto viene catturato da una fotocamera a 360 gradi e la foto viene mandata via mail all'utente per usarla sui social media.

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Il lavoro pone l'attenzione sulla connessione tra tecnologia, design e fruitore che è attualissima.
Tramite l'interfaccia programmata dagli artisti ciascun fruitore diventa designer "crediamo che ogni creazione interattiva, come ogni forma d'arte, è influenzata dalla società ed ha un impatto a sua volta sulla società quando viene esplorata," aggiungono.
"Molte volte c'è una disconnessione tra il design che progetta lo spazio e le persone che lo abitano, vogliamo provare ad azzerare questa distanza, è qualcosa su cui lavoriamo da tanto e che è nel background del nostro lavoro."

Guarda una serie di effetti visivi ed animazioni create dagli utenti:

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Hanno collaborato al progetto anche Sepehr Laal, Filippo Spieza, Anton Heestand, Mohammad Sakeeb e The Meeting Lab. L'attrezzatura laser è stata fornita da Laser Entertainment.
Guarda altri lavori di Ana Herruzo qui e del suo studio Naive Laser , di Sorob Louie qui e del suo studio VirtuLabs.