FYI.

This story is over 5 years old.

crimine

In USA la polizia ha ucciso un uomo dopo avere scambiato una e-cig per una pistola

Secondo quanto riferito dalla polizia di San Diego, Olango avrebbe estratto una sigaretta elettronica dalla tasca per poi puntarla in direzione di un agente.
Decine di dimostranti hanno protestato per la morte di Olango. (AP Photo/Julie Watson)

Alfred Olango era arrivato negli Stati Uniti a 12 anni, quando la sua famiglia aveva lasciato Kampala, in Uganda, per sfuggire alla violenza del regime locale.

Settimana scorsa il 38enne è stato ucciso dalla polizia di El Cajon nel parcheggio di un centro commerciale. La sua "colpa" è stata quella di avere tra le mani una sigarette elettronica, che gli agenti hanno scambiato per una pistola.

L'incidente ha scatenato le proteste dei cittadini che nei giorni successivi si sono radunati nel luogo della sparatoria. Secondo quanto riferito dalla polizia locale, decine di persone hanno bloccato le strade adiacenti, distruggendo i finestrini delle auto parcheggiate e scagliando bottiglie e pietre in direzione degli agenti.

Pubblicità

La morte di Olango ha ulteriormente inasprito le tensioni razziali accese dall'uccisione di uomini di colore per mano delle forze dell'ordine a Cleveland, Tulsa e Charlotte. Episodi sempre seguiti da proteste e rivolte.

I momenti successivi alla morte di Olango sono stati ripresi in diretta streaming da un passante. Si vede la sorella del 38enne visibilmente scossa che piange disperatamente.

La donna aveva precedentemente chiesto assistenza al 911, il numero di emergenza, perché suo fratello "si stava comportando in modo anormale" e si stava mettendo in pericolo buttandosi nel traffico.

Secondo alcune testimonianze fornite dagli amici di Olango, l'uomo potrebbe aver avuto attacco epilettico prima dell'incidente.

Ieri la polizia di El Cajon ha rilasciato il video dell'incidente ripreso dalle telecamere di sorveglianza.

Quando Olango è stato fronteggiato dagli agenti, il 38enne si sarebbe rifiutato diverse volte di rimuovere le mani dalle tasche, dove sembrava che stesse nascondendo un oggetto. Secondo la polizia di El Cajon, quando finalmente ha risposto all'ordine, l'uomo teneva una sigaretta elettronica in una "posizione di tiro."

A quel punto un poliziotto l'ha colpito con il taser, mentre un collega gli ha sparato diversi colpi di pistola.

"L'oggetto che Olango ha estratto dalla sua tasca e puntato in direzione dell'agente è una sigaretta elettronica," ha riferito la polizia in un comunicato stampa. "La sigaretta è formata da un cilindro d'argento… La scatola della sigaretta che [l'uomo] teneva tra le mani misura 10 cm per 5,5 cm per 2,5 cm."

Pubblicità

Leggi anche: Così è morta la 558esima persona uccisa dalla polizia americana nel 2016

Olango aveva precedenti penali ed era già stato in carcere per aver detenuto sostanze stupefacenti, aver guidato sotto l'influenza di droga e aver venduto crack. Inoltre, nel 1998 era stato condannato per aver rubato nella casa di un amico, al quale aveva sottratto un bong e uno stereo.

Steven Oloya aveva conosciuto Olango negli anni Novanta mentre entrambi si trovavano in un campo profughi. Intervistato da NBC News San Diego, l'uomo ha descritto Olango come una persona "amorevole" e "alla mano" che "spesso aiutava gli altri."

Olango, i suoi genitori e i suoi otto fratelli, tutti facente parte del popolo degli Acholi, erano arrivati negli Stati Uniti nel 1991.

Suo padre aveva lavorato per il vecchio governo controllato dagli Acholi e temeva che il nuovo presidente Yoweri Museveni potesse compiere ritorsioni nei loro confronti.

Padre di due bambini, Olango lavorava come cuoco a San Diego e sognava di aprire un suo ristorante in futuro.


Segui VICE News Italia su Twitter, su Telegram e su Facebook