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televisione

Forum, nel 2019, ha davvero mandato in onda questo 'caso' sullo stupro

"Risulta dal processo che avevate bevuto, e quindi già..."​​
Carlotta Forum
Screenshot via MediasetPlay.

Quello di ieri poteva essere un altro pomeriggio di caciara televisiva qualunque a Forum, e invece senza accorgersene i telespettatori sono stati ingurgitati da un wormhole e risputati davanti alla corte di Processo per stupro, docu-film del 1979 che per la prima volta mostrava al pubblico della RAI quello che una donna ("Fiorella") doveva affrontare quando denunciava una violenza sessuale. Le insinuazioni, le domande personali, la colpevolizzazione.

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Nel 2019, dicevamo, a Forum si presentano le due litiganti Carlotta e Angela, quest'ultima madre di Carlo. Il caso è il seguente: quando Carlotta aveva 17 anni è stata stuprata da Carlo, allora 18enne. È rimasta incinta e ha partorito Riccardo. La mattina dopo la violenza Carlo si è consegnato alle forze dell'ordine ed è stato in seguito condannato a cinque anni di carcere. Un anno fa ha presentato istanza al tribunale ordinario per il riconoscimento del figlio, riconoscimento che gli è stato concesso insieme alla possibilità di vedere Riccardo una volta al mese. Il motivo del contendere davanti alla giudice-arbitro di Forum Melita Cavallo è che Carlotta non vuole permettere a Carlo o Angela di vedere Riccardo.

La questione principale in sé non è oggetto di discussione perché già risolta dalla sentenza del tribunale ordinario—che ha analizzato il caso e permesso il riconoscimento del bambino—e al di là degli interrogativi 'etici' (chi si può definire 'padre'? Se crediamo nel fatto che le carceri siano luoghi di cambiamento, ci crediamo anche in questo caso?), l'elefante nello studio è l'atteggiamento della giudice Cavallo e della presentatrice Barbara Palombelli.

"Ci sono tantissimi tipi di padri," comincia Barbara Palombelli, spiegando che quello di cui si parlerà nella puntata è in effetti un "padre molto ingombrante". Ora, quando si parla di un padre ingombrante di solito si intende una cosa un po' diversa, no?

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Nel corso della puntata Palombelli farà anche un recap—"tutto parte da due ragazzini che bevono troppo e si lasciano andare"—e delle chiose sulla "violenza fisica che [Carlotta] aveva subito, anche se con Carlo era uscita, aveva bevuto" e sui diritti di questo "bambino particolare, perché nato da una violenza."

In ogni caso, la parte più incredibile comincia con l'ingresso in aula della giudice Cavallo, che subito vuole mettere in chiaro le condizioni in cui è avvenuto lo stupro: nella grande tradizione del "se metti la gonna troppo corta allora poi non lamentarti" esordisce con

"Risulta dal processo che avevate bevuto, e quindi già…"

"Anche lei [Carlotta] aveva partecipato al bere eccessivo e si era recata in quel posto."

Quando erano alle scuole medie Carlotta subiva il bullismo di Carlo, ma dopo alcuni anni nel rivedere la ragazza Carlo si accorge che non è più grassa, non è più occhialuta, e comincia a "corteggiarla", circostanza che madre e giudice non si stancano di sottolineare

Angela: "Lui ti ha corteggiata, era innamorato!"

Giudice: "Per tre mesi l'ha frequentato?"
Carlotta: "No, per tre mesi se l'ho visto l'ho visto in gruppo, lui mi corteggiava, mi ha mandato fiori e lettere. Io non ho mai risposto."
Giudice [sarcastica]: "E certo, nessuno risponde ai fiori."

Giudice: "E allora perché l'ha frequentato?"
Carlotta: "Io non l'ho mai frequentato!"

Angela: "…creatura nata dalla relazione con questa ragazza … nata anche da un atto d'amore, si può dire."

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Una sera i due vanno a una festa in discoteca insieme, ma quando Carlotta si rende conto che Carlo è ubriaco e si sta comportando in modo strano chiede di essere portata a casa. In macchina Carlo cerca di baciarla, viene respinto, la spinge in un campo, la stupra e la abbandona lì. La giudice Cavallo non riesce a capacitarsi del fatto che Carlotta non abbia ancora superato l'accaduto e continui a provare "odio, livore e spregio verso l'uomo che l'ha violentata"

"Adesso lei non sarà sempre vittima, altrimenti questo bambino che ha per madre una madre che si sente ogni giorno vittima, che non ha superato lo stress emotivo…"

"Non è un incubo, lei lo vive come un incubo perché non l'ha superato."

Carlotta: "Lui mi ha rovinato la vita!"
Giudice: "No signora, lei se la sta rovinando. Lei deve reagire a questa sua situazione di prostrazione."

Tutto finisce con urla e parenti che entrano in studio e insultano altri parenti e le loro mancate virtù genitoriali e opinioni del pubblico che in alcuni passaggi risultano le più intelligenti di questa ora e 4 minuti di scempio e un servizio dedicato "a una storia molte simile ma con delle differenze". Angela potrà vedere Riccardo ogni 15 giorni in presenza dei servizi sociali, e in seguito anche Carlo potrà vederlo.

Internet è esploso, chiedendo spiegazioni sulla pagina Facebook di Forum:

E su Twitter

Il Telefono Rosa, chiamato in causa da più parti, si è mobilitato per ottenere risposte:

Al momento, dal programma non sono ancora arrivate delle dichiarazioni ufficiali sull'accaduto.

Ora, ovviamente Forum è un programma televisivo, e questo significa che quello che avviene nella sua 'aula' non ha il valore giuridico di una sentenza—si tratta piuttosto di un lodo arbitrale. I litiganti sono anche figuranti, ovvero attori che mettono in scena la storia d'altri. Quanto importa questo di fronte al fatto che su un programma di fascia prandiale siano andati in onda simili stralci sullo stupro? Non importa un bel niente, soprattutto in un paese dove nei tribunali domande su quanto avevano bevuto le donne e com'erano vestite si sentono ancora per davvero.