Joseph Ouechen fotografie
Tutte le fotografie per gentile concessione di Joseph Ouechen.
Cultura

Fotografie di metallari, punk e strade marocchine

Joseph Ouechen, di Casablanca, ha documentato la piccola scena punk e metal del Marocco.
Daniele Ferriero
traduzione di Daniele Ferriero
Milan, IT

Joseph Ouechen, 36 anni, è un fotografo autodidatta di Casablanca, in Marocco.

Fotografie dalla scena metal di Medellín

Dopo aver creato nel 2010 un blog di fotografia e moda che segnalava i lavori di altri artisti, ha comprato una macchina fotografica e ha dato il via alla sua carriera nel 2013.

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Da allora, è diventato uno dei nomi più in vista della scena di street photography locale.

In particolare, si è focalizzato sui fan della musica metal. Ho parlato con Joseph del suo lavoro.

Il fotografoJoseph Ouechen.

Il fotografo Joseph Ouechen.

VICE: È stato difficile cominciare a fare il fotografo, considerando soprattutto che non hai frequentato una scuola apposita?
Joseph Ouechen: Sono nato a Sidi Moumen, una zona povera di Casablanca, e sono stato espulso al primo anno delle superiori perché non andavo bene a scuola e non mi piaceva studiare. Preferisco imparare le cose da solo, e quindi ho imparato da solo l’arte della fotografia su internet.

Perché eri così interessato a catturare l’anima della scena metal in Marocco?
L’idea mi è venuta nel 2003, quando al festival L’Boulevard di Casablanca ci sono stati degli arresti di persone legate alla scena metal.

Erano stati accusati di essere “adoratori del demonio”. Nessuno di loro lo era, ovviamente, facevano semplicemente metal. Dopodiché ho cominciato ad andare ai festival metal per scattare foto e scoprire questo genere, che non è ancora molto diffuso in Marocco. Mi piace lo stile, i simboli e le parole sui vestiti dei metallari, i loro capelli e gli accessori.

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Metallaro

Cosa mi puoi raccontare del tuo altro progetto, “On the Streets”?
Si tratta di un progetto in corso di lavorazione che esplora e documenta la vita moderna e il quotidiano del Marocco. Cerca di opporsi agli stereotipi sulla società marocchina raccontandone un altro lato.

Credi che esista qualcosa di simile alla “cattiva” fotografia?
Secondo me, una cattiva fotografia è una fotografia artefatta, non spontanea. Nel 2013 sono andato in Egitto per un progetto inteso a documentare le proteste contro Mohamed Morsi, a Piazza Tahrir.

È stata una delle mie prime esperienze come fotogiornalista. Non avevo le capacità e la tecnica. Chiedevo alla gente di mettersi in posa. Alla fine, ho capito che era la maniera sbagliata di porsi e che eventi del genere si meritavano di essere catturati apertamente, con schiettezza e spontaneità. I singoli momenti hanno bisogno di essere catturati, non creati.

Guarda qui le altre fotografie di Joseph Ouechen:

Metallara al festival L'Boulevard
Metallara con maglietta "In metal we trust"
Folla a un concerto metal
Giovane punk in Marocco
Giovane punk
Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"

Fotografia dal progetto "On the Streets"