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Tecnologia

A che punto siamo con il progetto 'Human Technopole'

Siamo stati all'ennesima presentazione del progetto per l'ex area Expo, in un teatro di Milano.
La folla trepidante. Foto dell'autore.

Ieri mattina si è tenuto l'incontro "Human Technopole. L'avvio del Progetto" presso il Piccolo Teatro Grassi di Milano per fare il punto sulla fase operativa del polo tecnologico che sorgerà negli spazi lasciati in eredità da Expo del 2015.

Il 16 Settembre è stato emanato il Decreto che sancisce l'avvio dela fase operativa riguardante l'HT. Il polo—progetto di cui vi avevamo già parlato per la polemica sollevata dai dubbi riguardo la sua gestione della Senatrice Elena Cattaneo—dovrebbe dare lavoro a 1470 persone di cui il 75% sono ricercatori. Le areee di sviluppo comprenderanno tre centri specializzati nelle scienze della nutrizione, tre centri dedicati all'analisi dei modelli computazionali dei dati e un centro per elaborare sistemi di innovative detection.

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Sono intervenuti in pompa magna il premier Renzi, il ministro delle Politiche agricole (con delega all'Expo) Maurizio Martina, il direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, Roberto Cingolani, il presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Massimo Inguscio e il rettore del Politecnico di Milano e presidente di Arexpo Spa—la società che si occupa del dopo Expo—Giovanni Azzone. La sala era affollata di giornalisti e rappresentanti delle varie aziende coinvolte. Nella strada antistante il teatro, invece, una variegata folla di curiosi ha atteso invano dietro le transenne il passaggio del Presidente del Consiglio.

L'intervento di Maurizio Martina è stato incentrato sul lavoro già svolto: l'esecutivo ha firmato un decreto per mettere a disposizione 80 milioni di euro da spendere durante la fase iniziale di insediamento dei laboratori, cifra che si aggiunge ai 50 milioni di euro che il governo ha stanziato per entrare in Arexpo.

Il ministro ha parlato anche della prossima legge di Stabilità e della esigenza di definire l'HT come soggetto giuridico, esprimendo il desiderio di poter assistere già a gennaio alla posa del primo mattone del primissimo insediamento.

gravitazeroeu: RT IITalk: Il progetto #HumanTechnopole su repubblicait: pic.twitter.com/7KLPd00iCp https://t.co/Pu7qPmorxC
— LA SCIENZA (@NewsScienza) 22 settembre 2016

Cingolani, invece, ha esposto le tempistiche secondo cui si svolgeranno le fasi successive dell'impresa: l'analisi da parte di un Comitato di controllo, l'organizzazione dell'infrastruttura dal punto di vista logistico, il reclutamento degli chief scientist, dei direttori a livelli apicali e dei profili junior. Il passo ulteriore sarà quello di creare dei network di collaborazione nazionale e internazionale per mettere in atto delle partnership industriali.

Il direttore dell'IIT ha pure sottolineato quale dovrebbe essere il circolo virtuoso in base a cui opererebbe il polo: partire da un archivio di big data prodotti dai pazienti degli ospedali, passando attraverso i laboratori dello HT, per poi finire nei centri di cura associati. I riferimenti vengono anche da altri istituti di genomica, come il Crick Institute di Londra, il Board Institute di Boston e l'istituto Riken di Yokohama, in Giappone.

Immagine via: Presidenza del Consiglio dei Ministri

Dopo questi interventi di carattere più tecnico, Matteo Renzi ha tenuto banco. Il premier, durante la mattinata, aveva già visitato l'Ospedale San Raffaele ed era intervenuto al 110° anniversario di Salini Impregilo. Dopo avere ribadito l'intenzione di proseguire con il progetto Italia 4.0, si è anche complimentato con tutte le forze in campo perché "non è normale mantenere gli impegni con la cadenza che stiamo tenendo" invitandoli ad alzare il livello e a coinvolgere nel progetto solo i migliori professionisti. L'ex sindaco di Firenze ha anche ammonito: la politica dovrà fare un passo indietro perché nessuno si permetta di mettere "naso e becco su chi va chiamato."

Prima di concludere, il premier ha ironizzato sul logo dello Human Technopole, graficamente simile alla "H" di Hillay Clinton dicendo che la "T" sottostante, che potrebbe stare per Trump, è stata inserita per par condicio. Renzi ha salutato tutti sulle note del classico di David Bowie, "Heroes."