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Macro

Come fare soldi in webcam dormendo

YouNow permette agli utenti di trasmettere in streaming da casa propria, facendosi pagare dai fan per dormire, cantare o non fare assolutamente niente. Ho provato a capire come funziona.

La schermata iniziale di YouNow.

Questo post fa parte di Macro, la nostra serie su economia, lavoro e finanza personale in collaborazione con Hello bank!

Dormire è una cosa molto bella e appagante, e potrebbe essere meglio di così solo se si guadagnassero dei soldi per farlo. Settimana scorsa ho scoperto che da qualche parte su internet qualcuno ci è riuscito per davvero, e che si sta facendo pagare per dormire, o parlare, o ballare, o mangiare, o sbuffare dalla noia. In streaming.

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Da un po' di tempo infatti ha cominciato a circolare il nome di Younow.com, una piattaforma che permette di trasmettere in broadcasting qualsiasi cosa e ricevere feedback immediati. Lanciata nel 2011 come applicazione solo desktop molto simile ai più noti Meerkat e Periscope, YouNow permette agli utenti di inviare e ricevere pagamenti solo dall'ottobre 2014, ed è l'unico sito a sfondo non-sessuale a farlo nella sua categoria. Attualmente trasmette in media circa 50mila ore di diretta al giorno, con una media di 150mila broadcast quotidiani.

Guadagnare da un live streaming su YouNow è relativamente semplice: per poter ricevere dei soldi nella propria tip jar bisogna chiedere al sito di diventare partner, promettere di registrare un minimo di due streaming alla settimana e garantire almeno 500 viewer di media––cosa non impossibile, dato che la diretta del mio ventilatore in funzione è riuscita a collezionare una manciata di visualizzazioni, scalando la classifica della categoria #alternative.

A quel punto l'utente avrà a propria disposizione un salvadanaio nel quale i visitatori potranno depositare delle mance in bar––una moneta virtuale alla quale corrisponde un valore reale con un cambio favorevole a YouNow––acquistabili per una cifra che va dai 99 centesimi ai 49 dollari. E per quanto possa sembrare impossibile, a quanto pare la gente sta pagando seriamente dell'altra gente per qualsiasi cosa: solo nello scorso mese sul sito sarebbero circolati dagli 1,5 ai 2 milioni di dollari in tip.

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Qualche giorno fa, per esempio, Bloomberg Business ha riportato l'esperienza di Abuhamhed, che da un giorno all'altro si è ritrovato quasi 150.000 fan e qualche soldo in più grazie a una piattaforma di cui ignorava l'esistenza fino a poco prima. "Penso che fare lo younower possa diventare un lavoro a tempo pieno," spiega adesso: in 45 minuti di broadcasting riesce a fare in media più di 1000 dollari, e per remunerare la messa in onda di cose sfacciatamente inutili e naturali come––appunto––dormire.

#sleepingsquad è infatti uno dei tanti canali tra i quali si può scegliere. Aprendo uno di questi broadcast può capitare di trovare uno streaming che dura da sette ore con una persona che si rigira nel letto, un centinaio di spettatori contemporanei e una serie inestinguibile di "Cuuuute" e "Dai parla nel sonno fai qualcosaa" nei commenti. Quando chiedo dopo un po' perché tutti stessimo guardando quel video, la risposta è quasi unanime: "Per farci dei nuovi fan": ogni profilo infatti può essere "seguito" come su Twitter, ma i follower si chiamano "fan" come su Facebook. In dieci minuti me ne arrivano 5 anche se non ho fatto assolutamente nulla.

Su canali come #bored e #ask_questions, invece, si fanno o chiedono cose a caso. È qui che faccio la mia prima amicizia, sperando di poter regalare un paio di dollari a qualcuno: invece Uncvr non ha predisposto l'opzione "ricevi tip", perché "è la mia prima volta qui dentro, e volevo solo vedere come funziona."

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Mentre lo guardiamo prepararsi il caffè e leggere il Wall Street Journal siamo ancora in dieci a chiedergli cose e a dirci reciprocamente da dove veniamo. Alla fine restiamo solo io, lui e una norvegese che diventerà mia fan per un motivo imprecisato: Uncvr ci fa vedere un gelato, lo mette in frigo, e poi attacca a parlare della gentrificazione selvaggia di Brooklyn rappresentata efficacemente dal palazzo rimesso a nuovo da poco che si scorge dalla finestra della sua cucina. Ce lo fa vedere per amore del fact checking e dell'architettura neogotica.

"Ho letto di questa cosa su un magazine, ero curioso di provare," continua. Ed effettivamente, in questi tre giorni di perlustrazione, mi capita di trovare molte "prime volte" su YouNow––evidentemente in quella fase d'espansione tanto iniziale quanto massiccia da trovare sempre utenti nuovi che cercano di capire come funziona e cosa farci.

Malgrado gli iscritti stiano ancora prendendo le misure alle prospettive di guadagno e al frequentatissimo canale per utenti malesi, in molti sembrano essersi già conquistati una discreta popolarità sul mezzo, quantomeno sufficiente per riuscire a fare qualche soldo in maniera un po' più seria.

Per quanto sia molto facile trovare live numerosi e popolarissimi di simil-Bieber intenti a cotonarsi i capelli e a mostrare in split-screen i messaggi che ricevono sul proprio telefono, sono infatti le performance artistiche ad attirare l'attenzione, i like e le mance delle persone. Cantanti, ballerini, attori, battutisti, performer concettuali come quello che ha messo in streaming un primo piano dei propri jeans: sono loro a racimolare più soldi degli altri, a collezionare visualizzazioni e a essere scelti come utenti "raccomandati".

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Sono riuscito a scambiare due parole in privato con qualcuno di questi. VegZack, per esempio, è uno dei most popular della giornata: ha dei capelli ridicoli e canta a torso nudo su richiesta. Dice di esser riuscito a diventare partner di YouNow, e che per questo il sito gli concede di tenersi circa la metà dei suoi guadagni. Mentre assisto alla sua esibizione per qualche minuto, conto almeno 2800 bar ricevute––che dovrebbero corrispondere a qualche decina di euro.

Sebbene un po' riluttante all'inizio––perché su molte cose dice di non essere "autorizzato a parlare"––mi spiega che può fare tranquillamente a meno di un lavoro vero, e che per il momento riesce a sopravvivere con le sue prestazioni da younower. "Mi ritengo una social media personality, e la cosa mi permette di fare circa 100 euro al giorno; per broadcast come questi che posso mandare in onda dappertutto e che vanno dalle tre alle sei ore. Poi comunque più live fai, più guadagni," mi dice. Questa è la sua faccia mentre legge le mie domande e mi risponde in privato davanti ad altre 61 persone.

Krisj invece è una ragazza olandese ma vive da qualche parte negli Stati Uniti, in quello che sembra un loft gigante o una vecchia fabbrica di custodie da cintura per cellulari. È una ballerina e chiede alle persone di scegliere le canzoni sulle quali ballerà, per poter allungare sul marciapiede virtuale il suo cappello virtuale nel quale poi gli spettatori dovrebbero far cadere i loro spiccioli reali.

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Anche lei dice di prendere circa la metà dei guadagni, e di riuscire a tirar su dai 30 ai 40 euro a streaming: quando chiede l'età di spettatori, in un istante la parte destra dello schermo, quella col box delle risposte, viene invasa da una selva di "12" e "13": su 250 spettatori, solo uno ha più di 17 anni a parte me, che dico di averne 14 per non rovinare la media. Stando ai dati della società, il 75 percento degli iscritti avrebbe fra i 13 e i 24 anni––con tutte le conseguenze che la cosa può comportare, se si guarda agli articoli usciti dopo il lancio.

Tra una ragazzina che parla dei fatti suoi in camera mentre si guarda la punta dei capelli e un dj che suona per 0 persone, alla fine riesco a beccare alcuni dei gestori di YouNow che hanno deciso di mandarsi in streaming dal VidCond di Anaheim. Sono in compagnia di alcuni youtuber famosi negli Stati Uniti che sembrano tirarsela molto e dei quali ignoro l'esistenza.

Parlando con loro confermano l'obiettivo esplicitamente dichiarato sul sito: puntare a questi iscritti "vip" e soprattutto alla loro fanbase, per fare di YouNow la piattaforma nella quale queste divinità istantanee di internet raggruppano il loro massiccio seguito e convogliano il flusso di emoji. Attualmente il sito riceve centinaia di domande per diventare partner che arrivano da semplici utenti, da sedicenti social performer, o da agenti e managament artistico vario.

"Per usare al meglio YouNow c'è bisogno di costanza, pazienza, continuità: bisogna andar live più o meno alla stessa ora ogni giorno, non per molto tempo e non troppe volte in una giornata sola. Ma soprattutto bisogna interagire con tutti," spiegano, sperando di aver risposto alla domanda "Cosa bisogna fare per fare i soldi su questo sito".

Se ormai da anni siamo abituati alla presenza delle "star" dell'internet sui media mainstream, piattaforme come queste promettono di sbattersene di radio, tv, cinema, e giornali e costruire un piccolo e marginale mercato della notorietà autosufficiente, una specie di autarchia basata su interazioni, esibizionismo e carenze d'affetto latente. "Esser visti, farsi fare delle domande, sentire questa presenza: è gratificante," spiegava Snowmarite (68mila fan), illustratrice in streaming e partner di YouNow.

La più grande differenza con altre applicazioni simili sta infatti nell'avere già un modello di business evidente: se per Periscope e Meerkat è ancora difficile capire quale possa essere una fonte di entrate sicure, per YouNow si tratta semplicemente di alimentare questo grande mercato dell'ego e tenere per sé una parte sostanziale del guadagno. E le riserve di ego, su internet, sono potenzialmente infinite.

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