FYI.

This story is over 5 years old.

News

Notizie del dopo-sbornia

I dipendenti fiorentini di Eataly hanno scioperato contro l'azienda, l'UE minaccia nuove sanzioni contro la Russia e un attivista pro-incesto è finito in carcere per aver scaricato materiale porno a tema Bart Simpson.

Ucraina
L’UE MINACCIA NUOVE SANZIONI CONTRO LA RUSSIA
Secondo l’Ucraina la situazione è già molto vicina alla guerra totale

Combattenti del battaglione del Donbas (Foto via)

(via)

L’Unione Europea ha dato alla Russia una settimana di tempo per bloccare le operazioni in Ucraina; in caso contrario imporrà nuove sanzioni.

Settimana scorsa la Nato ha riferito che la Russia avrebbe inviato oltre 1000 soldati in aiuto ai ribelli filorussi, mentre Mosca sostiene che gli unici soldati russi sul territorio siano i dieci paracadutisti atterrati "per errore" e già catturati.

Pubblicità

In occasione dell’incontro fra i leader europei a Bruxelles, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha avvertito che il suo paese è sull’orlo della guerra totale, aggiungendo che “Oggi stiamo discutendo del destino dell’Ucraina; domani potrebbe trattarsi di quello di tutta l’Europa.”

Queste dichiarazioni sono poi state corroborate dalle parole della presidentessa lituana Dalia Grybauskaite, che ha detto: “La Russia è praticamente in guerra contro l’Europa.”

Nel frattempo Alexander Zakharchenko—primo ministro dell’auto-proclamata Repubblica Popolare di Donetsk—ha dichiarato sabato che i ribelli filorussi stanno “preparando una seconda offensiva su larga scala.”

Guatemala

ESPULSI GLI EBREI ORTODOSSI DA UN VILLAGGIO DEL GUATEMALA
Il gruppo era stato accusato di voler "imporre la propria religione"

(via)

Gli ebrei ultra-ortodossi di San Juan La Laguna, un piccolo centro del Guatemala, hanno iniziato ad abbandonare le loro case venerdì in seguito ad alcune tensioni con la comunità locale.

Si tratta di 230 persone appartenenti al gruppo Lev Tahor, noto per le sue divergenze dal Sionismo. Dopo aver lasciato Israele negli anni Novanta, la comunità aveva risieduto negli Stati Uniti e in Canada. Sei anni fa si è stabilita definitivamente in Guatemala.

Secondo alcuni residenti il gruppo avrebbe voluto “imporre la propria religione.” Come ha dichiarato un abitante di San Juan alla stampa, “Abbiamo agito per legittima difesa e nel rispetto dei nostri diritti di persone indigene. La Costituzione [del Guatemala] ci dà protezione allo scopo di conservare e preservare la nostra cultura.”

Pubblicità

Da parte loro, i membri di Lev Tahor dichiarano di essere stati minacciati di “linciaggio” e di taglio di acqua ed elettricità in caso di mancato sgombero. Tuttavia sperano ancora di potersi stabilire altrove in Guatemala.

Eataly
ALCUNI DIPENDENTI DI EATALY HANNO SCIOPERATO PER LA PRIMA VOLTA A FIRENZE
I lavoratori hanno detto di essere stati "sfruttati e cacciati" dall'azienda di Oscar Farinetti

(via)

Un gruppo di lavoratori di Eataly, coadiuvati dal sindacato Cobas, ha indetto due giorni di sciopero a Firenze contro i tagli al personale e l'organizzazione del lavoro "arbitraria" che "non tiene assolutamente conto delle esigenze dei lavoratori e delle lavoratrici."

In un comunicato pubblicato su Facebook, i lavoratori hanno detto che "non è normale […] che un'azienda, un’azienda fiorente ed in piena espansione, conti all’inaugurazione oltre 120 dipendenti e che, a meno di un anno dall’apertura, ne conti la metà. Su questo drastico taglio nessuna spiegazione è stata data a noi lavoratori. […] Noi siamo solo soldi, numeri, voci di spesa. Nessuno ci ha mai considerato davvero persone, ma ingranaggi da inserire nel 'modello Eataly', un modello basato sulla grande distribuzione di prodotti alimentari, una macchina in crescita che non può incepparsi sugli individui."

I Cobas hanno spiegato che "il 90 percento del personale è precario con contratti a termine, di somministrazione e tramite agenzie interinali. In questi mesi 60 contratti alla scadenza non sono stati rinnovati." Si è trattato del primo sciopero al negozio Eataly di Firenze, inaugurato a dicembre da Oscar Farinetti e dall'allora sindaco Matteo Renzi.

Pubblicità

Diritti
IL TRIBUNALE DI ROMA HA RICONOSCIUTO L'ADOZIONE DI UNA BAMBINA A UNA COPPIA OMOSESSUALE
Si tratta del primo caso in Italia

(via)

In quello che è il primo caso in Italia, il Tribunale per i Minorenni di Roma ha riconosciuto l'adozione di una bambina che vive con una coppia omosessuale composta da due donne. La coppia ha avuto la bimba all'estero anni fa, con procreazione assistita eterologa, per "realizzare un progetto di genitorialità condivisa."

Nel testo della sentenza, i giudici hanno scritto che la bambina "è nata e cresciuta con la ricorrente e la sua compagna, madre biologica della bimba, instaurando con loro un legame inscindibile che, a prescindere da qualsiasi 'classificazione giuridica', nulla ha di diverso rispetto a un vero e proprio vincolo genitoriale." Negare "i diritti e i vantaggi che derivano da questo rapporto," prosegue la sentenza, "costituirebbe certamente una scelta non corrispondente all’interesse della minore."

Se da un lato tutte le associazioni gay hanno esultato per il verdetto, dall'altro in molti hanno storto il naso. Il senatore Carlo Giovanardi ha parlato di una sentenza "eversiva" che "scardina i principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico scolpiti nella Costituzione e dalle Leggi votate dal Parlamento."

Fratelli d'Italia, invece, ha pubblicato un manifesto contro le adozioni per le coppie omosessuali in cui si legge: "Un bambino non è un capriccio. No alle adozione per i gay. Difendiamo il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma." Peccato che la foto utilizzata nel manifesto fosse uno scatto (dal significato completamente opposto) del fotografo Oliviero Toscani, che ha dichiarato l'intenzione di chiedere "il massimo possibile del risarcimento."

Pubblicità

Ma cosa salta in testa a @FratellidItaIia di usare una mia fotografia per una cosa del genere? Verranno denunciati. pic.twitter.com/1MzTsu4nto

— oliviero toscani (@OToscani) August 31, 2014

Conflitti
PER RICOSTRUIRE GAZA CI VORRANNO ALMENO 20 ANNI
Lo afferma Shelter Cluster, organizzazione affiliata all'Onu

Una vista aerea della distruzione di Shujaiyya, nella Striscia di Gaza.

(via)

Shelter Cluster, organizzazione affiliata alle Nazioni Unite e alla Croce Rossa, ha pubblicato un rapporto in cui si stima che serviranno almeno 20 anni per ricostruire gli edifici danneggiati e distrutti nella Striscia di Gaza durante l'ultimo conflitto con Israele, in cui sono morti più di 2000 palestinesi (in maggioranza civili) e 71 israeliani (di cui sei civili).

L'organizzazione ha affermato che bombardamenti e combattimenti hanno distrutto più di 17mila edifici o abitazioni. Più di 5000 abitazioni dovranno essere riparate, mentre il deficit abitativo a Gaza si aggira sulle 75mila unità.

Secondo le autorità palestinesi, la ricostruzione potrebbe venire a costare più di 6 miliardi di dollari. Il blocco israeliano sulla Striscia di Gaza potrebbe tuttavia ostacolare i lavori, dal momento che impedisce il movimento di molti materiali per l'edilizia, cemento compreso.

Situazioni senza senso
UN ATTIVISTA PRO-INCESTO È FINITO IN CARCERE A CAUSA DI PORNO A TEMA BART SIMPSON
Aveva scaricato immagini in cui Bart faceva sesso con Lisa, Marge e la signora Caprapall

Pubblicità

(Foto via)

(via)

Andrew Smith, attivista pro-incesto della contea inglese di Cumbria, ha dovuto scontare nove mesi di carcere per aver scaricato contenuto pornografico raffigurante Bart Simpson e altri personaggi del cartone animato I Simpson.

Smith ha dichiarato che avrebbe voluto usare quelle immagini nel suo libro, allo scopo di dimostrare la legittimità dei rapporti sessuali tra familiari—da lui definiti un’“esperienza bellissima.”

Tra le intenzioni di Smith c'era anche la promozione di una campagna per l'abbassamento a 12 anni dell'età del consenso, nonostante l'uomo abbia dichiarato di non nutrire alcun interesse per i ragazzi di quell'età, aggiungendo: "Li odio, li farei fuori tutti."

Alla giuria della Carlisle Crown Court sono bastati 40 minuti per dichiararlo colpevole delle nove accuse di possesso di immagini proibite.

Realizzato con la collaborazione di Mac Hackett.