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Elogio della 'figa di legno' italiana

Le ragazze italiane sono note per essere difficili: "figa di legno" è uno degli insulti sempre in voga, al di là di tempi e mode. Tuttavia, abbiamo scoperto che questa condizione esistenziale ha più lati positivi di quelli che credete.

Foto via Flickr.

Qual è l'insulto più brutto che avete mai ricevuto?

Testa di cazzo? Brutta troia? La regina delle Olgettine? In quanto americana che ha vissuto per anni in Italia, ho capito che molto spesso, per quanto difficili da digerire, questi appellativi non andrebbero presi troppo sul personale: sono un riflesso incondizionato come quello di chi impreca al volante, e molti cambiano a seconda del periodo, della situazione e dell'interlocutore. C'è però un insulto che sembra resistere al tempo e alle mode, e ha la capacità di materializzarsi tanto in un commento sull'usabilità di Tinder in Italia quanto nelle riflessioni poetico-sociologiche sui video di Valentina Nappi. Sto parlando dell'etichetta "figa di legno", che ogni italiana si trova appiccicata addosso quando un ragazzo le interessa ma non ci va a letto, quando un ragazzo non le interessa, quando fa la stronza e basta.

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Ed è proprio quest'ultimo insulto che ho deciso di sviscerare—dal mio punto di vista attuale, ovvero di una che di solito vive a 6400 chilometri di distanza dall'Italia—interpellando italiane e italiani che mi aiutassero a costruire una fenomenologia della "figa di legno". Ho capito che era necessario affrontare l'argomento quando, recentemente, sono tornata a Milano per la Settimana della moda. I miei amici gay erano pieni di storie, mentre il quadro delle etero era a dir poco desolante. "Quest'anno non è successo un cavolo. Un tipo mi ha presa in giro per mesi su Whatsapp dopo che eravamo stati a letto un paio di volte… non potevo nemmeno contare sulle sue emoji." Ovviamente le lamentele arrivavano anche dalla parte opposta. "Di recente sono uscito con un'italiana… una rottura di palle che non ti dico. Preferisco una di Londra, o una svedese, un'asiatica. Qui sono tutte fighe di legno." Quest'ultima frase, sia chiaro, sono gli italiani a pronunciarla. Le uniche persone convinte, infatti, che le italiane siano delle scassacazzo sono gli uomini italiani. Quello che non capiscono è che la colpa è solo ed esclusivamente loro.

Tuttavia, sul concetto del "non darla" non solo i ragazzi, ma anche le ragazze italiane si sono fatti ormai un'idea piuttosto precisa. A partire dalla definizione, gentilmente offerta da Maria: "Fighe di legno. Non di ferro, non di altro materiale. Di legno, perché si sposano bene con le seghe, quelle che ti farai ogni volta che non te la darà. Bella, accessoriata e sempre profumata, perché una salviettina intima ha molte più probabilità di te di finire nelle sue mutande. Se la tira per la maggior parte del tempo, nutre la sua autostima ascoltando le storie delle amiche che si pentono della scopata della sera prima. Lei no. Non la dà. Spesso è associata alla cosiddetta 'gatta morta'. Abita le grandi città, e non è lo stile ma il suo mood a renderla tale. Ma che ruolo può avere ai giorni nostri? È lei che riesce ad essere vincente con gli uomini e ad aver capito come vanno trattati, oppure è solo una pennellata di ipocrisia?"

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Ok, ma perché le italiane sono considerate così difficili? "Sono difficili perché gli uomini ci provano come io ci proverei con una scimmia ritardata," mi ha scritto Alice su Facebook. Tutti avevano qualcosa da dire, ed è un peccato che molti ragazzi abbiano preferito rimanere anonimi, perché le loro frasi sarebbero state perfette su OkCupid. "La figa di legno è una bella ragazza, un dieci. Una brutta non può essere una figa di legno perché tanto nessuno ci prova."

Alcuni avevano elaborato descrizioni molto specifiche e geolocalizzate: "Per esempio, una bocconiana è una figa di legno. È una sfigata piena di soldi. Ha un background religioso, è ben inserita nel sistema e non ha mai preso facciate nel muro." Altri preferiscono applicare una regola matematica—"Se non viene a letto con voi manco alla quarta o quinta volta, è una figa di legno"—o andare per esclusione "Quindi, per dimostrare che non sei una figa di legno si potrebbe uscire insieme…"

Via via che le definizioni di figa di legno si facevano più specifiche, una cosa era ormai chiara: il sesso c'entrava relativamente. Nella pratica, in fondo, il concetto di figa di legno nasce per opposizione a una donna ideale che non esiste. Quando hanno a che fare con una donna gli uomini italiani si aspettano l'impossibile, eppure sono i primi a lamentarsi di quanto siano impegnative non appena queste formulano una qualsiasi richiesta. Ed è buffo, perché in realtà le italiane non chiedono poi così tanto. Anzi, ne lasciano passare un sacco. Tante non si aspettano nemmeno che il loro uomo sia fedele. Ok, forse sono un po' più impegnative di una croatamericana, ma è solo perché noi ci accontentiamo di scampare al diabete e alle bombe.

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Ma sono le italiane a essere davvero fighe di legno? O sono gli italiani a essere qualcos'altro? Ma soprattutto, vale la pena operarsi per smentire quest'associazione? Arrivata a questo punto non ne sono così convinta, perché penso che l'unica cosa sensata sia ribaltare completamente i piani. Andare oltre. Anzi, lo dico chiaro e tondo: se fossi cresciuta in Italia io stessa oggi sarei una figa di legno, e anzi dovremmo tutte esserlo.

Prendete me, per esempio: io sono sempre stata l'esatto opposto di una figa di legno, eppure anche così non ci ho guadagnato niente. Gli uomini mi odiavano lo stesso. E sapete perché? Perché ero una "cagna". "È assurda, in Italia, la quantità di insulti a disposizione di chiunque voglia esprimere un'opinione sulla vita sessuale di una donna," mi ha detto Claudia, una delle ragazze che hanno risposto al mio appello su Facebook. "L'ho capito l'altro giorno, quando un ragazzo mi ha chiamata rizzacazzi perché avevo postato una foto in cui ero piuttosto scollata. Ovviamente è stato uno dei primi a mettere like."Morale, tanti vi odieranno indipendentemente da ciò che fate. Quindi, già che gli insulti li prenderete comunque, meglio avere il coltello dalla parte del manico.

E intendo anche dal punto di vista economico: basta fare un po' di statistica. Chiara Ferragni è appena diventata la prima blogger in assoluto a comparire sulla copertina di Vogue. Una volta l'ho vista da vicino, a Tribeca. Indossava dei vestiti che tecnicamente non sono nemmeno ancora stati inventati, ed era seguita da uno stuolo di fan in adorazione. Forse il vero segreto è questo: MENO offri al mondo, PIU' questo vorrà darti qualcosa in cambio. E io lo so bene—non potete immaginare la quantità di uomini con cui mi sono vista obbligata a fare la carina solo per l'abbondanza di foto della sottoscritta senza niente addosso che avevano sul cellulare.

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Per fare la figa di legno ci vuole il legno, e per fare il legno ci vuole un albero, quindi non deve sorprendere il fatto che questo disegno sia così vero.

Inoltre, essere una figa di legno lascia aperte molte possibilità. Nessuno me ne ha data una definizione univoca. L'aspetto migliore dell'essere una figa di legno è perciò il rebranding costante. Inquadrate la definizione di figa di legno della persona con cui avete a che fare e adeguatevi. La definizione che vi è stata applicata non deve necessariamente essere veritiera. Anzi, potete fare tutto il sesso che volete con le persone di cui vi frega relativamente, l'importante è che con quello che vi piace diate il peggio. Sbizzarritevi, fate richieste insensate! Che so, chiedetegli di ascoltare quello che avete da dire! E chiedetegli pure di farvi delle domande!

Io credevo che essere carina e gentile con gli altri fosse la cosa più importante del mondo. Non mi piacevo, quindi facevo il possibile per piacere agli altri. Mi mettevo a novanta (letteralmente e metaforicamente) per far sì che avere a che fare con me fosse il meno complicato possibile, soprattutto in compagnia maschile. Ultimamente però ho capito che fare la carina non è affatto importante. Essere forte lo è molto di più, e a volte fare quella carina e gentile è la strada più complicata per diventare forti. Le ragazze fanno un sacco di cose per non sembrare "stronze". Si lasciano prendere in giro a scuola, a letto fanno più di ciò che vorrebbero e a volte simulano persino gli orgasmi. Avrei voluto essere più stronza con gli uomini, e non esserlo stata a sufficienza è uno dei miei pochi rimpianti. Tanto al giorno d'oggi la moda è fare la facile online, perciò credo di poter affermare che la nuova regola sia essere una ragazza facile online e frigida nella vita reale. A saperlo prima, avrei potuto risparmiarmi qualche mazzata.

Guardando indietro, mentre scrivevo un libro che nessuno vuole pubblicare, ho notato che per colpa dell'insicurezza ho permesso a molti uomini di farmi del male. Le fighe di legno fanno il contrario. Le italiane, in generale, fanno il contrario. Ed è bello così.

Tea parlerà di Fashion Language alla Nuova Accademia Di Belle Arti a Milano il 21 maggio dalle ,18 alle 22. Inoltre, il 22 maggio terrà un workshop sulle molestie sessuali, sempre a Milano.

Segui Tea su Twitter: @teahacic