L'autore, mentre parla con una pensionata alla fermata dell'autobus. Tutte le foto di Vincenzo Ligresti.
Millennial è solo il nome fittizio sotto cui si nascondono precariato, implosione di reddito e disgregazione del salvagente del welfare su cui non possiamo più fare affidamento.
Fra queste sfighe ovviamente c'è il sistema pensionistico. Proprio qualche giorno fa si è tornati a parlare in toni entusiastici delle prospettive dei nati dopo il 1980 quando il presidente dell'INPS Tito Boeri ha dichiarato che in pensione ci andremo non prima dei 75 anni.
Se già di per sé l'età pensionabile si sta pericolosamente avvicinando alla soglia di longevità italiana (per gli uomini 79,4 anni), a questo va aggiunto che le pensioni saranno inferiori a quelle attuali. Pensioni che già adesso sono tra le più basse d'Europa, con un italiano su dieci che percepisce meno di 500 euro al mese.Ora, visto che solitamente vengo pagato per sperimentare tutte quelle stramberie umane che le persone comuni non vogliono o possono provare nella vita reale, ho pensato di vivere l'ebbrezza della vita di un pensionato medio di Milano almeno per un giorno. Tanto in pensione non ci andrò mai, no? Per prepararmi ho telefonato a mia nonna, che di anni ne ha 78 e riceve mensilmente una pensione al di sotto dei 1.000 euro, e mi sono fatto spiegare per filo e per segno la sua agenda settimanale, e quella dei suoi amici pensionati, così da capire bene quali fossero le mosse per immedesimarsi nel pensionato italiano standard.La prima cosa che ho capito parlando con mia nonna è che fondamentalmente la pensione è tutta una questione di ingegneria gestionale: lei negli anni ha imparato a bilanciarsi nella spesa del tempo guardando un sacco di televisione (una media di sei ore al giorno) fin dalle prime ore del mattino, appassionandosi a soap opera infinite ambientate in alberghi della Baviera—che già di per sé mi sembra un esercizio di sopportazione non da poco, perché che cazzo può succedere in un albergo in Baviera per 2.000 puntate?—facendo i lavori di casa, passando i pomeriggi nei mercati e supermercati, e occupando il resto della giornata insieme alla sua cumpa di anziani in vari spazi di aggregazione. Mia nonna non ha nessun tipo di interazione con sistemi di tecnologia moderna che vadano oltre l'uso del telecomando, così ho deciso di lasciar perdere per un giorno cose come iPhone e simili, supponendo che anche a me fra 50 anni capiterà di non aver dimestichezza coi device utilizzati dai giovani.
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L'autore mentre valuta dei kiwi al supermercato.
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L'autore mentre osserva e valuta i lavori in un cantiere di Milano.
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Uno spazio aggregativo per anziani a Milano.
L'autore mentre gioca a bocce insieme ad altri pensionati.
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L'autore mentre discute insieme ad altri pensionati di Milano.