Non credo di aver mai avuto né il tempo né il modo di pensare che il cibo sia qualcosa che ci si schiaffa in bocca perché si ha fame e basta. Mia nonna trascorreva le sue giornate ai fornelli, e io osservavo curiosa con quanta ritualità preparava il suo sugo e soprattutto cuoceva la sua pasta. Tutte le mie storie cominciano o finiscono con un piatto di pasta.La pasta per noi napoletani è un sentimento.
La frittatina di pasta aperta. Tutte le foto di Alessandra Mustilli
Poi nel tempo la ricetta si è evoluta ed è diventata la reginetta dei nostri cuoppi, il non plus ultra della nostra frittura da strada.Negli anni ho imparato a spaccarne centinaia, e ogni volta scoprivo nuovi mondi: con pochi piselli, con molti piselli, senza besciamella, con fiumi di besciamella, vegetariana o con montagne di carne macinata. A Napoli ognuno ha la sua ricetta, il suo ingrediente segreto e la presunzione di credere che il proprio sia in assoluto il migliore.In realtà è davvero complesso fare una classifica o decidere quali sono gli irrinunciabili, ma una cosa la voglio dire: per me, il fattore più importante che influisce sulla bontà della frittatina di pasta e che rende quell’esperienza valida, è il “crunch”. È quel suono che fa la pastella quando i denti la rompono al primo morso. Quel suono è tutto.Il fattore più importante, per me, quello che influisce sulla bontà della frittatina di pasta è quel suono che fa la pastella quando i denti la rompono al primo morso. Il crunch.
La frittatina di pasta da Isabella De Cham
Nella mente ho già i miei punti di riferimento, ma questa volta ho scelto di ampliare i miei orizzonti. Era un po’ di tempo che osservavo Isabella De Cham (una delle migliori pizzaiole in circolazione, celebre soprattutto per la pizza fritta ) e il suo lavoro e le foto delle sue frittatine avevano richiamato la mia attenzione per molti, lunghissimi mesi. Per cui, finalmente, in una giornata di sole mi metto in motorino con Alessandra e vado.Ci facciamo difficilmente largo tra la folla del Rione Sanità e attraversiamo il borgo Vergini. Quando entriamo Isabella ancora non c’è.Veniamo accolte da tante donne, forse una decina. Erano già con la divisa da lavoro e con le mani in pasta.La tagliatella paglia e fieno best frittatina dell’anno 2019
- orecchiette, broccoli, provola, parmigiano e pancetta
- sedanini alla parmigiana bianca
- spaghettoni con pesto di peperoni, salsiccia, noci, pinoli e parmigiano
- tagliatelle paglia e fieno, funghi misti e salsiccia
- pasta mista, patate, parmigiano e provola
- spaghetti ai 4 formaggi: gorgonzola, taleggio, groviera e grana
- spaghetti alla nerano con zucchine e provolone del monaco
da Ciro Oliva per la frittatina alla Genovese
Pochi passi più avanti incontro Ciro Oliva, cuoco slow food e Premio Gambero Rosso 2016. Ciro ha cominciato a lavorare con il padre all’età di 12 anni e un po’ di tempo dopo ha dato vita alla sua pizzeria Concettina ai Tre Santi– in memoria di Concettina Oliva che ha cominciato a friggere pizze nei primi anni ’50 – in Via Arena alla Sanità. Oggi Ciro è ormai una star riconosciuta e la sua pizzeria è stata inserita nella guida Michelin tra le sei migliori pizzerie d’Italia.Mi arriva questo scrigno fragrante di pasta dorata con un pentolino di rame che lo accompagna. È esattamente quello che speravo: un’aggiunta di genovese in cui pucciare la frittatina
Ciro Oliva e l'autrice durante l'intervista
da La Figlia del Presidente per salsiccia e friarielli
Comincio ad avere i primi segni di cedimento: sono a quota 9 frittatine più mezza pizza fritta in un paio d’ore, e in soli due posti, e sto per addentare la decima frittatina. Ma non è come sembra, non è mai come sembra.Maria afferra una frittatina, la immerge nella pastella e comincia a massaggiarla delicatamente come se fosse un bebè. “Chella è comm na creatur, la devi coccolare”
L'autrice e Maria Cacialli
da Salvatore di Matteo per quella con la provola
Ero ormai in uno stato catatonico, il sole cominciava a calare e avevo bisogno di un po’ di alcol per cominciare a digerire il cumulo di roba che avevo mandato giù. Una peroni al volo e si riparte.Quella che sto per raccontarvi è la storia della prima frittatina di pasta che ho mangiato in vita mia e che ha poi riempito il mio stomaco in tutte le serate e i post serata della mia adolescenza. L’ultima volta che l’ho mangiata ero rimasta un po’ delusa; era molliccia, troppo condimento e troppi piselli. Ma mi ero ripromessa di tornare e restituirgli la sua posizione.Noi nasciamo come friggitori, il mio bisnonno nel 1887 aveva una friggitoria a Porta Capuana citata anche nel primo libro di enogastronomia scritto durante la dominazione borbonica.
Le altre frittatine di pasta di Napoli
- il maestro Attilio Bachetti (Da Attilio alla Pignasecca) che oltre a fare la mia margherita preferita di Napoli fa una frittatina con il salame TOP
- Ciro Salvo e 50 Kalò, frittatina al ragù very crunchy – credo la passi nel pangrattato prima di friggerla, ma devo chiedere conferma al diretto interessato per non diffondere informazioni false e tendenziose
- Imperatore in Viale Colli Aminei, che ha scritto i corsi e ricorsi storici della frittatina di pasta.