Himalaya viaggio sull'Everest
Il picco dell'Ama Dablam. Tutte le foto dell'autore.
Cultura

Foto spettacolari del mio viaggio sull’Everest

Per arrivare al campo base dell'Everest servono dieci giorni di cammino, fa freddo, si dorme poco e l’aria è quasi irrespirabile—ma ne vale la pena.
Giacomo Stefanini
traduzione di Giacomo Stefanini
Milan, IT

A settembre del 2018 sono partito verso una delle destinazioni più estreme della Terra—il campo base del Monte Everest, in Nepal, visitato da migliaia di escursionisti ogni anno.

L’impresa ha un che di masochistico. Chi passerebbe due settimane di sua spontanea volontà a camminare per diverse ore al giorno su e giù per erte ripidissime, portando 20kg tra zaino e ossigeno in spalla? Nonostante tutte le difficoltà, posso dire che sia stata una delle esperienze più belle della mia vita.

Pubblicità

Il Monte Everest, considerato la montagna più alta del mondo, si staglia a oltre 8.849 metri sul livello del mare e cresce in altezza ogni anno. Tra l’altro, questo primato è oggetto di acceso dibattito all’interno della comunità scientifica.

Tutto dipende, infatti, dalla definizione di “montagna più alta”. Se si considerasse il punto più lontano dal centro della Terra invece che dal livello del mare, il Monte Chimborazo nelle Ande ecuadoriane sarebbe il vincitore. Se si definisse in termini di montagna più alta dalla base alla cima, il record apparterrebbe al vulcano Mauna Kea nelle Hawaii, visto che una abbondante porzione è sommersa nell’oceano.

Ama Dablam, Nepal – Himalaya viaggio sull'Everest

Ama Dablam (6.812 metri), una delle vette più maestose del mondo.

Sottigliezze a parte, il Monte Everest è davvero altissimo. Per raggiungere il campo base dall’aeroporto più vicino serve più di una settimana a piedi. Arrivarci è diventato uno dei miei obiettivi da realizzare prima di compiere 30 anni. Esplorare l’Himalaya e la valle di Khumbu è stato un’esperienza mozzafiato: sono aree di una bellezza naturale e di un’energia spirituale incredibili, considerate sacre dai buddisti.

Circondato dalle vette dell’Himalaya, non sentivo alcuna pressione psicologica. Non c’era tanto da fare ogni giorno a parte camminare e svuotarmi la mente lasciandomi investire dallo splendore del paesaggio. La vita mi sembrava semplice, provavo pace e tranquillità.

Pubblicità
Phakding, Nepal – Himalaya viaggio sull'Everest

Un amico conosciuto a Phakding.

Il primo giorno è stato facile. Mi ha fatto credere che il viaggio non sarebbe stato così estenuante—un errore che ho riconosciuto a partire dal giorno due. La lunga e ripida escursione fino a Namche Bazaar, una cittadina nel distretto di Khumbu, è stata infernale.

Mentre camminavamo sempre più in alto, le giornate hanno preso una certa forma di routine. Ci svegliavamo presto, facevamo stretching, mangiavamo e ci mettevamo in cammino. Poi camminavamo, mangiavamo, e camminavamo ancora un po’. Una pausa per bere un po’ di tè nepalese, poi mangiare e ricominciare a camminare. A fine giornata cercavamo di dormire, sdraiati con la bocca aperta, cercando di respirare più ossigeno possibile in un’aria resa sempre più sottile dalla bassa pressione atmosferica.

Le principali stagioni per l’arrampicata sono la primavera e l’autunno, quelle senza monsoni. A settembre, quando sono partito io, la temperatura era gradevole—circa 10 gradi di giorno e 0 di notte. Quando abbiamo raggiunto il campo di Gorak Shep (5.150 m slm), la temperatura ha toccato il punto più basso, -15°C.

Kathmandu, Nepal – Himalaya viaggio sull'Everest

Un monaco buddista tiene in mano un recipiente per le donazioni di fronte a un tempio nel quartiere Durbar di Kathmandu.

Finalmente, dopo nove giorni e 65 chilometri, abbiamo raggiunto il campo base (5.364 m slm). Ricordo ancora nitidamente quel momento. Il vento era forte e il sole occhieggiava all’orizzonte, dietro le nubi. L’aria era sottile e a ogni passo sembrava di farne 50.

Avevo passato gli ultimi dieci giorni a camminare per raggiungere questo luogo. Ero completamente esausto. Ma alzando lo sguardo e abbracciando il panorama che mi circondava, non avevo alcun dubbio che ne fosse valsa la pena.

Pubblicità

Continua a scorrere per vedere le foto del viaggio:

Namche Bazaar, Nepal - Himalaya viaggio sull'Everest

Namche Bazaar (3440m), la porta dell'Everest, è un vivace centro turistico dove gli escursionisti possono fare le ultime spese di beni essenziali.

Sentiero da Phakding a Namche Bazaar – Himalaya viaggio sull'Everest

Il sentiero dal villaggio di Phakding a Namche Bazaar.

Namche Bazaar Himalaya viaggio sull'Everest

Le lavanderie a Namche Bazaar costano molto, quindi abbiamo optato per il lavaggio a mano.

Da Tengboche a Dyngboche, Ama Dablam, Nepal - Himalaya viaggio sull'Everest

Bandiere di preghiera tibetane sventolano davanti all'Ama Dablam. I tibetani credono che le preghiere elargiscano buona volontà e doni a tutta l'umanità tramite il vento.

Hillary Bridge, Nepal – Himalaya viaggio sull'Everest

Il ponte sospeso Hillary, l'ultimo prima di Namche Bazaar, è decorato con bandiere di preghiera e Khadas, scialli buddisti.

Da Namche Bazaar a Tengboche – Himalaya viaggio sull'Everest

Una delle meravigliose montagne himalayane tra Namche Bazaar e Tengboche.

Tengboche, Nepal – Himalaya viaggio sull'Everest

In cammino verso il campo base di Tengboche.