Terry Gilliam è una macchina immaginativa in perpetuo funzionamento, le cui meraviglie grottesche lasciano spesso perplesse le grandi major del cinema. Il 21 aprile esce in dvd Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo, un altro dei suoi film che la gente con i soldi non voleva che facesse. L’ho chiamato per fare due chiacchiere.
VICE: Ho sentito che hai avuto dei problemi con i finanziamenti al film perché nessuno aveva capito l’idea, giusto?
Terry: Sì, siamo andati in America e abbiamo chiesto dei soldi, 25 milioni di dollari, per girare il film con Heath Ledger dopo Il cavaliere oscuro, e non abbiamo preso un soldo.
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Cos’è che non hanno capito?
Niente! Nessuno riusciva a capire che l’estate successiva la più grande star del pianeta sarebbe stata Heath Ledger, grazie alla sua parte ne Il cavaliere oscuro. Non capivano neanche questo semplice concetto, come avrebbero potuto capire il film? Insomma, io ho sempre avuto problemi di questo tipo. Vado alle riunioni e loro dicono “Oddio, adoriamo tutto quello che hai fatto, però quest’ultima storia che vuoi girare non ci convince molto.” Ed è sempre stato così, quindi non vedo come potrà cambiare questa situazione. Le persone in quella posizione, i guardiani del denaro, sono tendenzialmente conservatrici, con pochissima immaginazione, vorrebbero semplicemente produrre I banditi del tempo 2.
Credi che abbia a che fare con il fatto che il film non è un blockbuster, con un’idea di base riassumibile in uno striminzito “ragazzo perde ragazza”?
Be’, sì, ma questo è un problema che ho da tanto tempo. Non ho mai fatto storie di quel tipo: hanno tanti livelli, tante cose al loro interno. Quando qualcuno ha un progetto, lo mostra subito a gente del marketing, perché se non sanno come venderlo, non lo fanno neanche. Il business non è formato da persone che si appassionano ad un’idea e vogliono che questa si realizzi. Il business è formato da burocrati che vogliono dire no così possono mantenere i loro posti ben stipendiati il più a lungo possibile. È così da molto tempo ed è andata peggiorando negli ultimi anni, perché tutto è diventato sempre più burocratico. Il motivo per cui vengono prodotti i miei film è solo perché posso avere le grandi star, questo è il mio potere.
Parlando dei livelli e delle tue idee, questo film sembra un po’ moralistico, dice di essere cauti su ciò che si desidera e di tenere sotto controllo le proprie paure e i propri desideri.
Sì, be’, doveva pur essere su qualcosa. Ci sono già abbastanza storie su cose che diventano altre cose che vanno a finire in rovina. Tutti i miei film partono da un’idea o un pensiero su cui voglio ragionare e mi ci arrovello sopra più che posso. Mi piace creare film con più livelli, e fin dall’inizio ho notato che i bambini capiscono i miei film più in fretta degli adulti. I bambini sono più aperti verso ciò che li intrattiene e attira la loro attenzione – gli adulti, con il passare degli anni, cercano storie più dirette, o che si possano mettere in piccole scatolette così da potergli subito attribuire un significato. Sono generalizzazioni ridicole, ma l’ho notato molto spesso. Le persone che hanno visto questo film l’hanno trovato confusionario, non sapevano bene di cosa parlasse, mentre un ragazzino di 7 anni è uscito dalla sala e aveva capito tutto.
Per una buona parte del film, Parnassus non viene trattato bene dal pubblico. Voleva essere autobiografico come sembra?
Sì, cado spesso vittima dell’autocommiserazione. Tutti i personaggi del film hanno degli aspetti del mio carattere. Parnassus e io potremmo facilmente infilarci in discorsi tipo “Ok, sto invecchiando, a nessuno piace quello che faccio, il mondo è cambiato, bla bla bla.”
Ok. È stato fantastico vedere Tom Waits recitare la parte del diavolo.
Io penso che lui sia un dio vivente. È un uomo con cui andrei ovunque e per cui farei qualunque cosa. Lo sento davvero come uno spirito affine, anche se è un poeta migliore di quanto io non potrò mai essere.
Sembra che si sia divertito.
Oh, sì. È un grande. La sua voce fa già tutto il lavoro; potrebbe leggere l’elenco telefonico e sarebbe meraviglioso. E la cosa incredibile è che la bombetta che indossa nel film è la stessa che si è tenuto su per tutto il suo ultimo tour. Diceva che stava cercando un nuovo cappello per il tour, e la bombetta fu la risposta.
ALEX GODFREY