Crime

Un video spiega perché le vostre strisce di coca uccidono qualcuno dall’altra parte del pianeta

Distruggete la foresta pluviale, aggiungete prodotti chimici altamente nocivi, mescolate con violenza insostenibile e insaporite con crimine organizzato.

Condite con una buona dose di prodotti anestetici per denti e mettete in un’insalatiera.

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A quel punto non vi resta che aggiungere l’ingrediente finale: il consumatore di droghe occasionale. E oplà, avrete la ricetta della cocaina—almeno stando a una nuova campagna lanciata mercoledì dalla National Crime Agency del Regno Unito (NCA).

#EveryLineCounts (“ogni striscia—di cocaina—conta”) punta infatti a sensibilizzare i consumatori di droga a scopo ricreazionale sensibili ai temi sociali.

Gli stessi che—come si legge sul sito—ancora “non comprendono che i loro comportamenti occasionali hanno conseguente devastanti su bambini, comunità, e inquinamento nei posti in cui la cocaina viene prodotta.”

Un video animato spiega quali sarebbero gli effetti di produzione e traffico di cocaina in termini di morti, paura e devastazione, spiegando alla fine che senza i consumatori occasionali “niente di tutto questo avrebbe più senso,” e il mercato nero praticamente non esisterebbe.

I consumatori occasionali—spiega Tony Saggers della NCA—spesso “non hanno idea dei danni provocati dalle loro strisce.” Avendone contezza, continua, ne sarebbero scioccati.

“Quando fanno uso di cocaina, oltre a mettere a rischio la loro vita stanno alimentando un’industria che produce violenza, morte e distruzione.”

“Comprare cocaina finanzia lo sfruttamento delle popolazioni più povere; distrugge e inquina vaste aree di foresta pluviale, e porta all’uccisione degli agenti di polizia e di tutti coloro i gruppi criminali trovano sul loro cammino. Queste conseguenze sono generalmente ignote ai consumatori, quindi pensiamo sia giusto ne siano a conoscenza.”

La produzione di coca porta alla deforestazione di alcune delle zone di foresta amazzonica più sensibili a livello ecologico. Gli agenti chimici impiegati in laboratori di fortuna nel cuore della giungla inquinano l’acqua di cui flora, fauna e popolazioni locali hanno bisogno per sopravvivere.

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