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relazioni

Come capire quando la tua relazione è agli sgoccioli

Perché a un certo punto capita a tutti di trovarsi a tavola con l'altro, in silenzio, in attesa che la morte ci porti via.

Per nostra grande fortuna, il primo contatto con l'idea di "cuore spezzato" dovremmo tutti averlo avuto durante l'adolescenza. Da molti punti di vista, farti calpestare il cuore è più facile in quel periodo della vita in cui è accettabile piangere mentre scrivi il tuo diario, perché a) così ti prepari a farti spezzare il cuore da adulto e b) è meno probabile che tu decida di reagire alla fine della storia iscrivendoti a un corso di crossfit.

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C'è una differenza, però, tra questi colpi al cuore "subitanei" e quelli, consumati lentamente, che vivi dai vent'anni fino al giorno in cui morirai. Non sono situazioni che avresti l'intelligenza emotiva di affrontare alle medie; sono rotture da adulti—rotture che avvengono quando ormai le fiamme divampanti dell'inizio della storia sono un cumulo di carboni spenti; quando hai vissuto così tanto spalla a spalla con un'altra persona che siete ormai solo mobilia nella vita dell'altro, non certo fonti di gioia. Anche ora, mentre leggi questo articolo, magari stai pensando, 'No, mai successo, non so di cosa parlate,' e in questo caso o sei l'incarnazione dell'ideologia cristiana e finirai per sposare il bambino che hai baciato alle elementari, oppure stai all'occhio, perché è solo questione di tempo.

La strada che conduce alla rottura vera e propria è lunga e solitaria, piena di eventi spiacevoli. Oggi parleremo di alcuni di questi eventi. Se ti ritrovi in qualcuna di queste situazioni, forse è il momento di cominciare a prepararti alla morte della tua relazione. Anche se forse lo sapevi già, vero?

sad girl

Foto di Max Pixel.

I LITIGI SONO PIÙ FREQUENTI E IMMOTIVATI 

I litigi sono naturali, in una storia. Ovviamente ci sono delle eccezioni: quelle coppie con la schiena drittissima, senza una ruga in fronte, che "non hanno mai litigato", e che quando le incontri—a un matrimonio o un picnic, o alla festa che tua mamma ha organizzato per Natale, con le mani intrecciate e le facce stranamente simili—ti mandano fuori di testa senza che tu sappia esattamente perché, come se per mantenersi vivo il loro amore prevedesse continui sacrifici animali.

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Ma c'è una differenza—vero, quasi impercettibile—tra due persone che litigano per qualcosa ("Non te ne frega niente! Non porti mai fuori la spazzatura se non te lo ricordo io! Continui a lamentarti che guadagni poco ma ti compri montagne di roba!") e due persone che litigano per il niente ("PERCHÉ HAI ORDINATO DA QUEL CINESE CHE LO SAI CHE FA SCHIFO. CHI CAZZO CARICA LA LAVASTOVIGLIE IN QUESTO MODO. PERCHÉ USI IL MIO ACCOUNT PER GUARDARE QUESTA MERDA DI TELEFILM E MI SBALLI L'ALGORITMO DEI CONSIGLIATI DI NETFLIX"). Con una frequenza sempre maggiore, questi alterchi insorgono per il modo in cui l'altro beve dalla bottiglia, ride o usa una parola abbastanza banale nel contesto sbagliato più volte, e poi, ah, sì, la fine. Quando ti rendi conto che l'altro non ha fatto niente di sbagliato. È sbagliato, semplicemente.

IL SESSO FA SCHIFO 

Quando ti rendi conto che sei venuto pensando per tutto il tempo che fosse un'altra persona, è già troppo tardi. Il corpo dell'altro ha perso tutta la sua sensualità. Ma non nel senso "l'attrazione è persa ma ora che abbiamo trasceso il corpo ci amiamo più profondamente," più nel senso "oggetto sconosciuto che non ti fa nessuna impressione." Noterai di essere sempre più distaccato dall'esperienza fisica, metterai anche in atto un divieto di baciarsi come Julia Roberts in Pretty Woman, perché il gesto di affetto più basilare ti risulta offensivo. L'unica cosa accettabile è il contatto tra genitali. D'ora in poi, vale solo il genitali-genitali. Molto meglio le posizioni in cui non devi guardare in faccia l'altro. La pecorina è perfetta. Il sesso orale va bene, basta che non si azzardi a guardarti.

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Per fortuna spesso il sesso lo fate di notte, quindi puoi passare il tempo a fissare il muro, pensando a cosa significa tutto questo. Il sesso—l'unica gioia gratis che ti è data in questa vita di merda—che va male è il primo segnale che sta andando tutto a puttane, e considerato che è l'impulso più viscerale—fisicamente, mentalmente, emotivamente—non puoi limitarti a ignorarlo e sperare che passi tutto!

COMINCIA A NON FREGARTI NULLA DI COSA PENSA O SENTE L'ALTRO

Esperimento divertente: prova a visualizzare le storielle che seguono.

1) Immagina la tua metà a una finestra, il pavimento di legno scricchiola sotto i suoi piedi, fasci di luce biancastra entrano dal vetro, fuori è una giornata tiepida ma soleggiata, intorno a lui/lei lo spettro della polvere. Gli/Le hai appena mandato un altro messaggio in cui usi parole come "troia" o "faccia di merda", e lui/lei piange. Piange, piange, piange. Sei stato tu. Sei stato tu a far sentire così quella persona. Ha la faccia così arrossata che sembra arancione. Le gote rigate di lacrime. Ha varcato il limite—ogni illusione di dignità è stata abbandonata, piange senza ritegno—e non nasconde più il suo dolore, piange con il naso nella maglietta, le lacrime che restano appese alla mascella, singhiozzando, la stanza impregnata di odore salmastro. Ed è tutta, tutta colpa tua. Cosa provi?

A. Qualcosa
B. Niente

2) Un autobus si allontana. Ne conosci il rumore, no?, conosci bene il rumore che fa un veicolo così pesante in mezzo alla quiete della domenica. Riesci a sentire le voci dei bambini che giocano da qualche parte, lontano, con una palla rossa. La tua metà giace morta, il volto tumefatto, in mezzo alla strada, con un rivolo di sangue che esce dalla bocca, gambe e braccia linee spezzate. Voleva prendere il bus, ma è stato il bus a prendere lui/lei. Gli occhi aperti, ma vitrei. Più vicino. Più vicino al viso a cui una volta sussurravi "Ti amo". Cosa provi?

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A. Qualcosa 
B. Niente

3) La primavera è tutt'intorno a te. Il lavoro era tranquillo, quindi sei uscito presto—sei tornato a casa a piedi, perché era una giornata così bella, hai camminato con la musica nelle orecchie, per un'ora sei stato beato, non hai guardato nemmeno il telefono, hai solo strappato qualche foglia dalle siepi. Ed eccoti a casa, un po' sudato per la passeggiata, forse hai bisogno una doccia, quindi vai al piano superiore—ma aspetta, che cos'è questo rumore? No, non è il rumore della primavera! Fai irruzione in camera tua: la tua metà sta facendo sesso con un'altra persona. E non quel sesso terribile che fate voi due, a luci spente, niente sesso orale, ma non è ancora finito?—no. Sesso vero, con le dita dei piedi intrecciate. Ci sono barattoli di lubrificante aromatizzato ovunque. La persona con cui il tuo partner fa sesso ha un corpo perfetto. Nel momento esatto in cui entri il tuo partner gli sta carezzando il ventre con una piuma rosa. Non è semplice sesso: è quel sesso lussurioso che non fai da quella sera a Barcellona nel 2013. Cosa provi?

A. Qualcosa
B. Niente

RISULTATI

Più A: bene! Bene.
Più B: male. Male.

Sad girl 2

Foto di Chris Bethell.

NON RIESCI LETTERALMENTE A PENSARE A UNA SINGOLA PAROLA DA DIRGLI

Sai che cos'è un sad brunch? È come gli inglesi chiamano un brunch triste. Potrebbe sembrarti una cosa impossibile—i brunch ti piacciono moltissimo, sono il tuo pasto preferito della settimana—ma poi alzi gli occhi e di là dal tavolo c'è la persona che pensi di amare e: niente. "Ma quindi—" dici, prendendo il salino e scuotendolo abbastanza per far smuovere i cristalli all'interno, ma non abbastanza per far scendere il sale, "Quindi… cosa ha detto tua madre?" Ma non sai a cosa ti stai riferendo e ti arrampichi ancora un po' sui vetri, "Cosa ha detto l'altro giorno, dai, tua madre al telefono. Non hai chiamato tua madre?" e l'altro dice, "Oh" e "Sì, certo" e poi c'è una pausa, e uno dei due butta fuori tutto il respiro che ha in corpo, con un suono che ricorda il vento che fischia nel vuoto che si è creato nello spazio dove una volta avevate un cuore, e il tuo partner dice: "Oh, niente, niente, parlava del cane." E poi rimanete in silenzio per cinque minuti finché non arriva il cibo, e a quel punto dici, "Oh, finalmente." Il cibo vi salva, e solo quando arriva il conto ti rendi conto che non hai mai nemmeno pensato di instagrammarlo. Quando il brunch è un momento triste, capisci che è finita. Evita quello che gli inglesi chiamano sad brunch.

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SMETTETE DI PARLARE DEL FUTURO

Avete prenotato una vacanza insieme, idioti, e ora incombe sul vostro futuro come il primo anniversario della morte del nonno. Cominci a fare la cernita di quale amico single potrebbe sostituire il tuo partner, quando sarà il momento; perché non hai intenzione di perdere l'acconto risparmiato centesimo a centesimo dallo stipendio cancellando tutto. È troppo… brutto aspettare sei mesi, fino alla vacanza in Grecia, per chiuderla? Voglio dire, sì, perché è mezzo anno della tua vita e tu sarai mezzo anno più vicino ai trent'anni.

Se non avete ancora prenotato, nessuno dei due tirerà più fuori il discorso perché, nel bene o nel male, se ne parlaste poi sareste obbligati a passare due settimane insieme, sotto la patina di crema solare, e questo potrebbe darvi l'illusione che le cose siano tornate come prima—è difficile rimanere arrabbiato con l'altro quando sei in vacanza, con un drink in mano, ed è quasi l'ora del tramonto sul mare. Ma poco a poco anche la vacanza non basterà più, e finirete a litigare per due ore, all'inizio perché non sai dove hai messo gli occhiali da sole, ma alla fine ti ritrovi a urlare e sbattere la porta della stanza, farti un giro che dura 45 minuti e finire per dover chiedere alla reception la chiave di scorta per rientrare in camera. Sul volo di ritorno, state muti.

Quindi il consiglio è: non provare nemmeno a parlare di andare via insieme, potresti finire per rompere la delicatissima tazzina incrinata della vostra relazione.

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QUANDO TI SUCCEDE UNA COSA BELLA, NON È PIÙ LA PRIMA PERSONA A CUI LO DICI

Un servizio incluso nella relazione è che c'è qualcuno obbligato a sollevare la cornetta quando sei tutto eccitato perché ti hanno proposto un aumento di stipendio, tua sorella si sposa o hai appena visto un carlino bellissimo per strada, perché, ammettiamolo: a nessuno piaci abbastanza per sucarsi queste chiacchiere. In breve ti ritrovi a mandare messaggi a chiunque altro—un amico, tua madre (con cui hai un rapporto orribile), quella persona abbastanza carina con cui hai un amore platonico in ufficio—quando ti succede qualcosa di importante. E anche quando succede qualcosa di terribile. Vedi, quello che stai facendo è prepararti alla vita dopo la rottura, quando la persona che ti ama e ti odia di più al mondo sarai tu.

ABBRACCIARLO O AVERE UN CONTATTO FISICO TI FA RABBRIVIDIRE NEL PROFONDO

Ti ricordi quella volta che sei tornato a casa e l'hai visto in cucina in lacrime—la zia malata, qualcosa di simile; non hai capito bene; sono otto sere che fai di tutto per non stare a casa—e hai sentito quel piccolo scatto di dolcezza che provavi nei suoi confronti e l'hai abbracciato, una cosa che ti sembrava naturale un tempo ma ora no, e il tuo partner tira su col naso da dentro la tua spalla e tu lo tieni stretto e per un secondo pensi: sto abbracciando una polpetta di lacrime.

cuba

Foto di Jake Lewis.

FANTASTICHI SU UNA VITA DA SOLO O CON CHIUNQUE ALTRO, LETTERALMENTE CHIUNQUE ALTRO

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"Cavoli," sospiri, sognando a occhi aperti una pigra domenica mattina tutta per te, una mattina in cui andare a correre come continui a giurarti che farai, andare a bere qualcosa, incontrare gli amici che non vedi da secoli perché la persona con cui vivi dice di non sopportarli. Oppure: potresti andare a vivere a New York per un po'. Oppure: non volevi diventare vegano? Cucinare per te, senza la dieta "mi piacciono solo la pasta al ragù, le frittate e il pollo arrosto" che ti è imposta. Potresti essere libero. Potresti riempire la casa di fiori. Potresti riprovare a guardare Twin Peaks, che insieme non vi era piaciuto. Comprare un giradischi e riempire di musica la casa e la tua vita, senza bisogno di quella merda di mixtape di Soundcloud.

NON TI INTERESSA FARE PACE DOPO AVER LITIGATO

Prima ti facevi perdonare strisciando, piangendo, comprando fiori e lanciandoti in maratone di sesso orale, mentre oggi ti limiti all'obbligato, "Va bene, mi dispiace," e vai avanti a guardare quella serie non di merda prima che l'altro ti sballi di nuovo l'algoritmo.

TRADIMENTO

Ovviamente, tra i segnali che una relazione sta morendo, il tradimento con la T maiuscola è un buon metro che le cose non stanno andando come dovrebbero. Se esci, ti sbronzi e vai a letto con qualcun altro, be', è piuttosto dura andare avanti. Ma anche i piccoli tradimenti contano, e sono più insidiosi, perché non ti rendi conto di quello che stai facendo: mandi messaggi alla tua collega carina, hai ripreso a seguire le tua ex su Instagram, spargi like su Facebook. Tecnicamente non hai fatto niente di male, ma qualcosa si è insidiato nella tua coscienza: potresti tradire, no, se volessi farlo? Hai tutte le carte in regola. Hai un piano B. Il motore si avvia e le luci si accendono. Devi solo premere sull'acceleratore e rovinarti la vita.

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FINISCI A FARE ESPERIENZE QUASI ROMANTICHE CON GLI AMICI PER NON ROVINARTELE

Durante una passeggiata silenziosa, vi trovate davanti al nuovo ristorante che ha aperto vicino a casa. "Carino," dice uno, l'altro mugugna qualcosa. Un tempo—ai tempi d'oro, quando non riuscivate a passare un giorno senza l'altro, senza il suo dolcissimo viso—avresti continuato la frase, "Ci andiamo venerdì?" Magari lo fai anche ora, ma solo per buttarla lì, pur sapendo che non ci andrete mai, finché sei settimane dopo non ci siete ancora andati e ci finisci tu da solo dopo qualche birra con gli amici. Il pollo, comunicate una volta a casa, era "Ok," perciò stabilite che non vale la pena andarci insieme. Pensaci in questi termini: andare a cena con il tuo partner, ora, non farà che dare vita a un nuovo capitolo nell'enciclopedia delle serate a cui non penserai mai più. È solo uno spreco di soldi.

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Foto di Jake Lewis.

IN FONDO STATE INSIEME SOLO PERCHÉ AVETE ALTRI OTTO MESI D'AFFITTO CONDIVISO DA PAGARE

Senti, ok, ti capisco, perché tutti viviamo nell'ombra minacciosa dei nostri padroni di casa, e abbiamo paura di mandare loro una mail senza il nostro partner in cc per chiedere quali potrebbero essere le penali da pagare nel caso, il caso remoto in cui, magari, volessimo rescindere il contratto un po' prima, se fosse necessario, se fosse assolutamente necessario, per dire. Ma non è una ragione sufficiente per stare insieme. Andare a vivere insieme è un grosso passo—è il passo di mezzo tra "uscire insieme" e "sposarsi." Ma se va male, di tutti i viaggi all'IKEA e tutto il tempo passato a curare la pianta di aloe non rimarrà altro che un certo angolo del divano che piace a entrambi, e due routine mattutine completamente opposte ma in cui riuscite a non guardarvi in faccia nemmeno per un secondo. Mentre il tuo partner torna sempre più tardi dal lavoro e pare essere sempre al cellulare, tu conti i giorni che mancano—sono ancora otto stipendi! Solo altri 203 giorni d'inferno. Ma davvero, se la paura di restituire le chiavi e pagare la penale è l'unica cosa che ti trattiene dall'andartene, meglio finirla subito*.

*A meno che non sia un affitto davvero vantaggioso. In quel caso stringi i denti per un po', dai.

LA FINE: VACILLATE TRA ORRIBILI SILENZI E "DOBBIAMO PARLARE"

Se con l'occhio della mente riesci a vedere la tua dolce metà che ti prega di amarla e non te ne frega un cazzo, sei a tanto così dal messaggio con la botta definitiva. A questo punto della tua psicopatia preferiresti fare conversazione con un testimone di Geova ubriaco che rispondere a un suo messaggio. E non te ne frega un cazzo né del silenzio né delle parole. Perché ti senti intrappolato in una conversazione che non ti interessa, come quando il tuo amico al bar va in bagno e resti con uno che hai appena conosciuto. Niente in comune, niente da dire, nessun bisogno di fingere vicinanza, solo silenzio spesso come un muro. Quando finalmente parlate è il famoso scenario da "dobbiamo parlare" nel corso del quale all'inizio dite che sì, farete uno sforzo. Poi silenzio. Poi parlate. E via e via e via finché: la Fine.

…E ricordatevi: passati due anni, con la relazione dopo succederà tutto di nuovo da capo!

Thumbnail via Flickr. Segui @hannahrosewens, @joelgolby e @joe_bish su Twitter.