Come ci si droga in Italia e in Europa nel 2014


Foto di Patrick D Bortz.

Pochi giorni fa l’EMCDDA, l’osservatorio sugli stupefacenti dell’Unione Europea, ha pubblicato il report europeo del 2014 su mercato e consumi delle sostanze.

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Dai dati generali emerge una sostanziale stabilità o calo nel consumo delle droghe “tradizionali”, come cocaina, eroina, cannabis. Il mercato della droga si rinnova in meno tempo di quello impiegato da un parlamentare italiano a prenotare un volo per Beirut, e i cambiamenti essenziali riguardano le tantissime nuove sostanze sintetiche presenti sul mercato, ma soprattutto la tipologia dei consumatori.

La dicotomia abituale fra consumatori seriali e problematici e quella dei consumatori ricreativi sta diventando una galassia complessissima e a sé stante in cui è sempre più difficile tracciare delle categorie definite.

Andando nello specifico dei dati riguardanti le varie sostanze, infatti, viene fuori abbastanza chiaramente come determinati stereotipi sui consumatori si stiano svuotando rapidamente di senso. Ecco quanto emerge dopo una consultazione dei dati, estratti sia dal rapporto che da altre ricerche disponibili sul sito dell’osservatorio.

EROINA

Ad accusare più di Jerry Calà la fine degli anni Ottanta è rimasta solo l’eroina. Non voglio dire che sia scomparsa o che sia diventata una rarità; semplicemente, è la sostanza che ha risentito maggiormente del progressivo espandersi sul mercato di oppiacei sostitutivi sintetici e del cambio di forma mentis rispetto alle droghe della maggioranza dei fruitori. Ad esempio nel 2012 il fentanil ha causato più morti dell’eroina in Estonia, ed è solo una delle 80 nuove sostanze sintetiche inserite nel sistema di allerta rapido dell’UE

I dati mostrano che le morti per overdose e le richieste di trattamenti sanitari riguardanti l’eroina sono in forte calo in Italia così come in tutta Europa, da diversi anni, ma i conservatori saranno felici di apprendere che l’Afghanistan si conferma capocannoniere in fatto di esportazioni. Il tipo di eroina marroncino più comune in Europa arriva tutto da lì, mentre è molto più rara la qualità bianca, che in genere proviene dal Sud-est Asiatico.


Foto di Giorgi Nieberidze.

COCAINA

Anche la situazione riguardante il mercato di cocaina mostra segni di stabilità e vago calo. Ciò avviene persino in quei paesi dove il consumo, intorno al 2008, aveva raggiunto picchi enormi, come Inghilterra, Spagna e Danimarca.

In Italia, a livello di consumi, resta ancora molto più diffusa nel Nord Italia Che Lavora, mentre al Centro il consumo sembrerebbe esponenzialmente sempre più legato al crack. Fatto che, a suo modo, è una novità, visto che si tratta di una tipologia di consumo della sostanza relativamente poco diffusa in Italia.
 

METAMFETAMINA

Quello della metamfetamina è un commercio in controtendenza rispetto agli altri, visto che in Europa va alla grande ed è dato in crescita più o meno ovunque. Ha piazzato i suoi quartieri generali in Europa Settentrionale e Centrale; poco tempo fa in Belgio sono stati smantellati i due siti di produzione più imponenti segnalati sul suolo europeo.
 

NUOVE DROGHE

Le nuove sostanze sintetiche che ogni giorno entrano sul mercato non sono esattamente facili da monitorare per diversi motivi. Spesso la potenza di alcuni elementi fa sì che sia possibile creare dosi multiple a partire da quantità minuscole di principio attivo, pressoché invisibili agli esami tossicologici.

Inoltre mancano gli stilemi sociali associati al consumo: spesso si tratta di sostanze farmaceutiche legalmente in commercio e spesso a comprarle non sono tossici dall’aria tubercolotica e l’eloquio deprimente, ma poli assuntori funzionali che indossano vestiti puliti. La diffusione nella società di questo tipo di sostanze è più capillare e trasversale della dipendenza da droghe “classiche” che riconduceva anche a determinate categorie antropoligiche.

Allo stesso modo di come, in genere, l’elettore Forza Italia è riconoscibile a distanza manco avesse un animale morto appeso al collo e invece il renziano ti coglie in agguato dove meno te lo aspetteresti.

Sul mercato italiano sono comparsi i catinoni, con otto casi di intossicazione segnalati, tutti nel nord Italia fra Veneto, Toscana e Lombardia, dove sono stati necessari trattamenti sanitari per stati di ansia, panico e allucinatori.


CANNABIS

I consumi collettivi a livello europeo di cannabis possono considerarsi stabili. C’è un fatto interessante però: l’erba coltivata in Europa difficilmente lascia il mercato comunitario e viene consumata sul territorio. Lorenzin sarà felice di apprendere che fra il 2011 e il 2012 in Europa si è registrato un aumento delle segnalazioni di piante di marijuana da 5 a 7 milioni, sostanzialmente perché sono quadruplicati i sequestri realizzati in Italia. Nonostante la legislazione nazionale, quindi, l’abitudine alla coltivazione domestica (soprattutto al Sud Italia e nelle Isole, dove sono più alti anche i consumi) cresce esponenzialmente, rivelando un tipo di consumatore più consapevole ed esigente, meno disposto ad entrare in contatto con la malavita organizzata.

C’è anche l’importazione naturalmente: la marijuana in Italia proviene principalmente dall’Olanda, e solo in misura minore dall’Albania.

L’hashish acquistabile in Europa, invece, proviene quasi interamente dal Marocco, qualsiasi tipo di presunta charas indiana vi abbiano fatto pagare 18 euro al grammo. Comunque i consumi di erba sorpassano nettamente quelli di hashish sia a livello nazionale che europeo.


Via WikiMedia Commons.

In ogni caso dopo millenni di irreprensibile funzionamento delle versione originale siamo lieti di accogliere ufficialmente la versione parrucca in giro già da qualche anno, la cannabis sintetica in polvere prodotta quasi esclusivamente in Cina e spedita un po’ alla rinfusa, utilizzando per lo più mezzi di trasporto legali.

Mi sfugge la ragione per cui si possa desiderare della cannabis cinese in polvere, ma d’altronde non ho mai capito neanche la Lista Tsipras, il baseball e un sacco di altre cose. Fatto sta che in Spagna e in Finlandia piacciono un casino.


KETAMINA

Per i nostalgici e gli adolescenti da casa che se lo stessero chiedendo: la Ketamina è data in calo ovunque in Italia—e in Europa—e sì, probabilmente a questo è corrisposto anche un calo delle vendite delle copie di TAZ di Hakim Bey. Fatevene una ragione.


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